Progetto di UN MANUALE PER FORTINI

Fortini lplc

[Questa è una scaletta preparata da Ezio Partesana. Al progetto hanno aderito finora: Ennio Abate, Filippo Grendene, Luca Ferrieri, Luca Lenzini,  Maurizio Gusso, Donato Salzarulo. Altri che volessero farlo e partecipare al lavoro di gruppo possono scriverci a: poliscritture@gmail.com]

Introduzione allo studio delle opere di Franco Fortini

Un manuale è un testo serio dalla vita breve, va studiato per sapere come fare una cosa, e poi deve essere lasciato da parte quando si passa dal leggere al fare. Perché tra le tante discussione sul rapporto tra teoria e prassi i manuali sono, probabilmente, un esempio chiaro di come trascorrere dall’una all’altra, e tanto per chi li scrive quanto per chi li adopera.

Sulla fortuna o sfortuna critica e letteraria di Franco Fortini cose sono state dette. Ma per quanto astuti e corretti gli scritti che analizzano i motivi per i quali le opere di Fortini sono sempre meno presenti nelle librerie e sempre più lontani dai lettori, non possono mutare la situazione; neanche un manuale, è vero, può farlo, ma almeno è in grado di togliere di mezzo una delle cause della difficoltà, forse la più semplice ma non certo l’ultima in ordine di tempo.

Ecco detto già quasi che cosa si propone di fare, e cioè mettere insieme un testo che dia tutte le informazioni indispensabili per chi volesse leggere e studiare Fortini senza aver avuto, per età anagrafica o possibilità di studio, modo di sapere chi fosse e cosa abbia detto e scritto nel corso della sua vita.

Un manuale con siffatti principi deve per forza di cose rivolgersi a lettori che non possono essere presupposti come dotati di una cultura generale di livello alto. E così gli scritti che saranno il corpo del libro, devono impegnarsi a rinunciare a dar per scontate conoscenze politiche, letterarie e storiche, ma anche a evitare termini tecnici se non indispensabili o a spiegarli bene quando inevitabili. È uno sforzo e un esercizio che, credo, non sarebbero dispiaciuti allo stesso Fortini.

Il manuale dovrebbe essere diviso in più parti, indipendenti tra loro sebbene, va da sé; coerenti e correlate.

1) Sinossi I della vita di Fortini e della storia d’Italia dal 1941 al 1994. Dovrebbe essere un racconto, non una tavola divisa per colonne, una spiegazione più che un elenco, un collegare cose apparentemente distanti sforzandosi di scegliere i nessi e di esplicitarli, non un’inutile completa serie di eventi biografici, titoli e fatti storici.
2) Interruzione I: dieci motivi per i quali è importante leggere Fortini. Chi l’ha conosciuto o l’ha studiato spieghi in cento parole semplici perché leggere Fortini, perché solo nei suoi suoi scritti e non altrove si trova “quella cosa lì”, che cosa si perde a non farlo.
3) Antologia I: scelta di interventi politici di Fortini, debitamente introdotti e contestualizzati. Vanno bene articoli di giornale o registrazioni radiofoniche, interventi in assemblee o lettere private, un po’ di tutto insomma. E anche a scapito della correttezza biografica, bisognerebbe tendere a presentare il Fortini “giovane” come una preparazione al Fortini maturo, senza soffermarsi troppo, insomma sull’evoluzione ma partendo semmai dagli anni della collaborazione ai Quaderni Rossi.
4) Saggio I: Fortini e la Nuova sinistra. Lavoro grande, lo so, ma si tratta di ricostruire la storia degli interventi politici di Fortini, grosso modo da Quaderni Rossi alle lezioni a San Vittore.
5) Variazione I: la poesia politica di Brecht. Spiegare, in modo elementare, chi fosse Brecht e perché scrivesse sopra tutto poesie politiche. Dare anche qualche esempio.
6) Antologia II: Poesie politiche di Fortini. Naturalmente introdotte e contestualizzate, ma non commentate dal punto di vista delle storia delle letteratura.
7) Sinossi II: gli amici e i “nemici” in poesia di Franco Fortini, Pasolini, Noventa, Montale, etc. etc. Solo coloro con i quali ha avuto un rapporto diretto, non i “grandi” della letteratura; non Manzoni, non Dante e non Tasso per intendersi. Anche qui un racconto, non una tabella.
8) Saggio II: Poesia lirica di Fortini. Credo che si possano raggruppare per tematiche le poesie di Fortini che hanno a che fare con la religione, l’età, l’amore, la morte e via dicendo, e cercare di vedere somiglianze e differenze con gli altri poeti del ‘900.
9) Saggio III: Fortini e la filosofia. È la parte che potrei svolgere io… raccontare la Scuola di Francoforte e spiegare perché sia stata così importante per Fortini.
10) Interruzione II: Dieci poesie di Fortini scelte e commentate dal altrettanti suoi amici o studiosi.
11) Antologia III: Tra poesia e prosa. Presentare per quanto possibile lo stesso oggetto trattato ora in versi ora in prosa da Fortini.
12) Variazione II: Raccogliere e raccontare gli attacchi che furono portati a Fortini da intellettuali vari, spiegando le ragione dei suoi avversari ma senza necessariamente prendere posizione e difendere Fortini, anzi semmai…
13) Antologia poetica di Fortini senza commenti. Come se la lettura fossero gli “esercizi” messi alla fine del manuale.

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