Archivio mensile:Ottobre 2015

E forse parlerai con quello che non sei mai stato

Lucini immagine Corsi

di Marcella Corsi

 

 

Gianmario Lucini è stato un poeta (non aggiungerei aggettivi), un editore coraggioso, un critico attento, sensibile, un umanista, un animatore socio-culturale a tutto campo e… una persona assolutamente amabile. Soprattutto uno che vale la pena leggere.

Ad un anno dalla sua morte, nel ricordarlo, vorrei far ‘vivere’ ancora le sue parole, perché mi hanno convinto, talora affascinato. Mi hanno anche aiutato, e penso possano farlo anche per altri. La sua è una poesia che aiuta a vivere. Continua la lettura di E forse parlerai con quello che non sei mai stato

A un anno dalla morte di Gianmario Lucini

Gianmario Lucini stupefatto

Raccolta di  poesie, commenti e ricordi a cura di E. A.

 Pubblico qui in occasione del primo anniversario della morte di Gianmario Lucini (28 ottobre 2014) i testi pervenutimi dopo il mio appello su FB da persone che l’hanno conosciuto e apprezzato e non l’hanno dimenticato. Altre riflessioni su di lui o sulle sue opere appariranno man mano  nei prossimi mesi. Un grazie a tutti/e. [E.A.]

Postilla. Aggiungo in APPENDICE altri contributi man mano che arrivano [E. A.]
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Considerazioni sul tempo (di vita)

Escher a

di Franco Nova

Sembra intuitivo il fatto che la linea di scorrimento temporale avvenga sempre in un unico senso, sia irreversibile. Come si dice, la freccia del tempo sarebbe costantemente rivolta in avanti; gli avvenimenti si snoderebbero insomma dal passato verso il presente, dal presente verso il futuro, e mai in direzione contraria. “Non ci si bagna due volte nello stesso fiume” (cioè nella stessa acqua di quel dato fiume), poiché quest’acqua, proprio come il tempo, non può mai scorrere a ritroso, dalla foce alla sorgente. Continua la lettura di Considerazioni sul tempo (di vita)

L’avventura. Viaggio a Roma di settembre

goethe

di Donato Salzarulo

  1. – Contravvenendo al noto proverbio che “Di Venere e di Marte / né si sposa, né si parte / né si mette mano all’arte”, decido di salire su una freccia rossa da Milano Centrale per Roma Termini la mattina di venerdi 25 settembre, alle 10 e 15.

Sono in compagnia di Lucia, la mia seconda figlia, conosciuta nella tribù famigliare per i suoi ritardi o per i suoi arrivi trafelati, all’ultimo minuto. Prendo perciò le mie precauzioni e le dico che il treno l’abbiamo alle dieci e che ci conviene partire dalla stazione metropolitana di Cologno Nord  verso le nove. «Così abbiamo anche il tempo di prenderci un caffè insieme». Continua la lettura di L’avventura. Viaggio a Roma di settembre

Donne e uomini

godimento ederle

di Arnaldo Éderle

 

Le donne donne donne donne donne
sono tutte donne con culi e seni
che passano per le strade e le profumano
di carne di donna e se la godono
ad ogni passo, e fingono di sistemarsi
la gonna e invece si accarezzano il culo
e ridono. Continua la lettura di Donne e uomini

Canto per Maddalena

Maddalena in estasi del Caravaggio ermitage_caravaggio

di Antonio Sagredo

e ancora mi scrive…

e ancora mi scrive di bende che prestano al sangue le parole
perché solo dai morti mi aspetto un sincero tradimento nel tragitto,
perché io possa presentarti Pierrot e Arlecchino nell’orto degli ulivi
che la gloria si giocano a testa e croce per un bacio di lusinghe. Continua la lettura di Canto per Maddalena

La parola superflua di Erri De Luca

Erri De Luca

di Marco Gaetani

 

La vicenda dello scrittore Erri De Luca, processato per aver sostenuto in un’intervista che la linea ferroviaria per treni ad alta velocità in costruzione in Val di Susa debba essere a ogni costo «sabotata», è abbastanza nota per esimere dal richiamarla qui nel dettaglio. Ricostruzione precisa cui del resto procede lo stesso autore napoletano nella sezione intitolata «Cronaca» di un libretto pubblicato dall’editore principale di De Luca (Feltrinelli) proprio nei giorni del processo. Alle pagine di La parola contraria si può fare riferimento per alcune considerazioni che, a partire dall’episodio in questione (davvero «minuscolo» in rapporto a ciò che accade in Val di Susa, come scrive De Luca?), si tentano con il proposito di uscire dalla cronaca spicciola, di sfuggire al chiacchiericcio proliferante nell’immancabile (quanto falso) dibattito mediatico. Continua la lettura di La parola superflua di Erri De Luca

Il Novecento passato a contrappelo (2, 3, 4)

1914 18

Qui di seguito le tre  schede già comparse sul gruppo POLISCRITTURE FB.  Le successive saranno pubblicate  sul sito e su FB  contemporaneamente. [E. A.]

di Ennio Abate

GRANDE GUERRA: Essere soldati nella Prima guerra mondiale (1914-1918)

Nel suo «Il secolo breve», lo storico Eric Hobsbawm presenta così i campi di battaglia dove i soldati al fronte venivano a trovarsi:

«Milioni di uomini si fronteggiavano dalle opposte trincee, protette da sacchi di sabbia, dove vivevano come animali in mezzo ai topi e ai pidocchi. Di tanto in tanto i loro generali cercavano di rompere la situazione di stallo. Giorni, perfino settimane, di incessanti bombardamenti di artiglieria – che uno scrittore tedesco chiamò più tardi «tempeste d’acciaio» (Ernst Jünger, 1921) – dovevano “ammorbidire” la resistenza del nemico e costringerlo a ripararsi nei cunicoli sotterranei, finché al momento giusto ondate di uomini scavalcavano il parapetto della trincea, in genere protetto da rotoli e reticolati di filo spinato, entravano nella «terra di nessuno» , un’area piena di fango e di pozzanghere, di crateri provocati dalle granate, di mozziconi di alberi e di cadaveri abbandonati, per avanzare sotto il fuoco delle mitragliatrici che li falcidiavano. E sapevano benissimo di andare al massacro» (Erich Hobsbawm, Il secolo breve, Rizzoli, pag. 38, Milano 1994). Continua la lettura di Il Novecento passato a contrappelo (2, 3, 4)

CANTIERI DI POLISCRITTURE “Guerra&Guerre” di Giulio Toffoli

GUERRA 2

In un incontro della redazione di Poliscritture del 5 ottobre 2015 sono stati elencati schematicamente una serie di temi su cui lavorare nei prossimi mesi:
1. Mezzi e linguaggi ;
2. Stato o sovranità nazionale, democrazia, cittadinanza, post-democrazia;
3. Alimentazione (Expo), nutrire, distribuzione delle risorse;
4. Paesaggio, paesaggi, geografia umana, risvolti nelle arti;
5. Ecologia/ ecologia profonda (Arne Naess);
6. Storia, memoria e uso pubblico (e distorto) della storia;
7. Poesia esodante (quale poesia oggi?);
8. Trasparenza;
9. Guerra/e;
Su ciascuno di essi singoli redattori proporranno delle scalette ragionate, che verranno pubblicate sul sito di POLISCRITTURE (e su POLISCRITTURE FB) anche per sollecitare critiche o suggerimenti ed eventuali collaborazioni da parte di quanti ci seguono. Qui sotto pubblico la scaletta preparata da Giulio Toffoli. [E.A.]
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