PER UN BUON  2016 DI POLISCRITTURE. A mo’ di augurio

Logo testata da Ferrieri 1

RACCOMANDAZIONI

AI COMMENTATORI E COLLABORATORI DI QUESTO SITO

Quando scrivi un commento:

  1. rileggilo almeno un volta (i più esigenti suggeriscono tre volte); eviterai  fastidiosi errori (di battitura,  di ortografia, di grammatica);
  2. rileggilo, specie se hai scritto di getto o per istinto; magari aspetta qualche ora prima di pubblicarlo; capirai meglio se l’effetto che avrà sui potenziali destinatari è proprio quello che vuoi;
  3. scrivi commenti brevi (e con frasi brevi): 10, 20, massimo 30 righe di solito bastano per dire l’essenziale;
  4. se il tema è complesso e hai molte cose da dire, fa’ una lista per punti (ma ricorda che, invece di un commento, puoi anche scrivere un post* e proporlo a Poliscritture);
  5. stai al tema del post, non divagare; e, se puoi, al tuo commento dai un titolo che aiuti i lettori a coglierne la chiave principale;
  6. non è un commento scrivere: «mi piace»; «concordo con Tizio o Caio» senza argomentare il tuo punto di vista; su Poliscritture il tifo non serve;
  7. evita le “guerre di opinione” a colpi di messaggi e contro messaggi; o di prolungare il botta e risposta con singoli commentatori: Poliscritture è uno spazio pubblico e il singolo è tenuto a rivolgersi a tutti i lettori (noti e ignoti), non solo ad un/a amico/a o antagonista;
  8. quando le discussioni non catturano diversi commentatori e diventano polemiche a due, è bene fermarsi; ma, se ritieni giusto continuare, fallo per posta elettronica con i più direttamente interessati;
  9. quando rispondi a un altro commento, evidenzia all’inizio della risposta i brani rilevanti del messaggio originario,  per facilitare così la comprensione di quelli che non lo hanno letto o non lo ricordano;
  10. se vuoi proporre un articolo già apparso sul Web, non riportarlo per intero nello spazio commento; scegli uno o due suoi brevi brani che ritieni significativi e  indica il link dov’è reperibile per intero; chi vorrà, approfondirà;
  11. evita di usare nickname, a meno che non ci siano ragionevoli motivi  di riservatezza o prudenza.

Quando proponi un testo da pubblicare:

  1. informati sul progetto di Poliscritture (leggi qui: https://www.poliscritture.it/chi-siamo/);
  2. per farti un’idea meno vaga di Poliscritture, dei suoi commentatori e collaboratori, dai un’occhiata ai vari post e commenti del sito (anche i meno recenti);
  3. Poliscritture vuole essere luogo di leale confronto tra posizioni culturali e politiche anche molto diverse; la moderazione degli interventi (per il momento di E.A.) sarà tollerante e generosa, ma non esiterà a bloccare commenti-troll** disturbanti o esibizionisti.
*  messaggio (ma anche articolo o saggio) inviato a un gruppo di discussione in Intenet
**nel gergo di internet e in particolare delle comunità virtuali, è un soggetto che interagisce con gli altri tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l'obiettivo di disturbare la comunicazione

2 pensieri su “PER UN BUON  2016 DI POLISCRITTURE. A mo’ di augurio

  1. Grazie ad Ennio per queste indicazioni che mi sembrano non solo doverose ma anche necessarie. Ragion per cui il rispetto di alcune di queste è imprescindibile dal buon andamento del sito stesso.
    Ho invece una certa perplessità a fronte dei punti 3) * e 4) * i quali, è ovvio, non possono essere interpretati alla lettera ma, mi sembra, non tengano conto del piacere della scrittura che va oltre il bisogno di comunicare il solo ‘essenziale’.
    E che non sempre (mi riferisco al punto 4) chi interviene ha materiale sufficiente per scrivere un post: a volte la complessità del tema emerge proprio dall’insieme dei commenti che verranno via via a proporsi a seguito degli stimoli dati.

    Con gli auguri di un proficuo 2016.
    Rita

    *
    3) scrivi commenti brevi (e con frasi brevi): 10.20, massimo 30 righe di solito bastano per dire l’essenziale;
    4) se il tema è complesso e hai molte cose da dire, fa’ una lista per punti (ma ricorda che, invece di un commento, puoi anche scrivere un post e proporlo a Poliscritture).

  2. @ Rita Simonitto

    Punto 3: Si può «dire l’essenziale» in un *commento* (che è una forma precisa di comunicazione rivolta a destinatari abbastanza concreti, anche se non presenti fisicamente) senza castigare il «piacere della scrittura», ma adattandolo invece al contesto.
    Mi pare una buona sfida per i *poliscrittori*: potrebbero rendere «essenziale» anche il loro «piacere della scrittura».
    Altro discorso se si punta al piacere della scrittura che cancella o non tien conto dei potenziali destinatari o alle parole “in libertà”.

    Punto 4: Anche costruire un post che rielabori o riepiloghi vari commenti mi pare un modo di riportare l’attenzione dei lettori alla pluralità delle voci che qui intervengono. È un’operazione da praticare più spesso. Un post può richiedere più tempo a chi lo scrive, ma va più dritto verso la costruzione del *noi* che è una delle ragioni di Poliscritture.

    P.s.
    Abbiamo bisogno anche di *riprendere* a distanza di tempo alcuni dei temi più importanti trattati in precedenti post e persi di vista.
    Per il cartaceo abbiamo la rubrica «riprese». Vedremo cosa fare per trovare una soluzione simile anche per il sito.

Rispondi a Ennio Abate Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *