Le spie bambine

La grande Allusione: 1974-2015 – I ruoli del femminile di Marcella Campagnano,

per l’ 8 marzo

di Giorgio Mannacio

Sciamano a nascondino, una cercando
un paravento lacerato; un’altra
il cannocchiale d’una serratura
che un’incombente immagine rovescia
nel contrario lontano.
Non ci sono per loro
cifrari indecifrabili;
ogni gesto che scorgono è seguito
per pura curiosità
perché lo sanno bene che si parla
della loro infelicità.

8 pensieri su “Le spie bambine

  1. Il titolo è perfetto, sono le bambine che fanno così.
    Forse anche le donne adulte trattengono per sé una curiosità viva per come il mondo a trazione maschile si figura, consapevole delle proprie – profondamente affondate nella storia e tuttavia orribilmente protratte – malefatte, la loro condizione: estranea, ribelle, infida.
    Perché in effetti è così, si capisce tutto presto, fin da bambine. Eppure siamo simpatiche, no?, a sciamare a nascondino, a scrutare, a allontanare
    Non ci sono per loro
    cifrari indecifrabili.
    E’ un bell’omaggio, di uno che sa osservare, “spie” ha valore oggettivo e soggettivo. Quest’anno però, manifestazioni in tutto il paese, e in altri 49.

  2. …la poesia di Giorgio Mannacio mi rimanda al ricordo di com’erano una volta discrete e, in apparenza, quasi inesistenti le bambine: a muoversi sempre per nascondersi, per celarsi, per spiare non viste …apparentemente giocose e spensierate, ma in realtà consapevoli dell’infelicità della loro condizione femminile…ma forse un tempo lontano
    per l’8 marzo

    la sciamano-bambina
    è accolta nel cerchio
    di braccia festanti
    e, a turno, innalzata
    al cielo stellato
    nella notte primordiale

  3. A proposito di spie. Ci sarebbe da scrivere una poesia su queste (adulte, credo, e d’ambo i sessi, credo:

    GeopoliticalCenter

    11 ore fa ·
    Oggi finalmente è stato svelato #vault7. La giornata è stata convulsa, facciamo un primo doveroso riepilogo.
    1) Vault7 è il nome dato da Wikileaks alla più grande (a loro dire) pubblicazione di documenti segreti.
    2) I documenti e i files sono stati recuperati da una rete *isolata* ad elevata sicurezza, all’interno del Center for Cyber Intelligence (CCI, un ramo della CIA).
    3) Dai primi 8000 documenti, emerge che la CIA è in grado di disseminare ogni tipologia di apparecchiatura elettronica (da una macchina, alla vostra webcam) di svariate tipologie di malware, trojan, botnet ecc.
    4) In Europa, gli hacker della CIA entrando da Francoforte e sfruttando il trattato di Schengen, hanno avuto una mobilità totale (Francia e Italia comprese). Emerge che il consolato americano a Francoforte altro non sia se non una base CIA per l’hackeraggio.
    5) Come già appreso durante l’affaire Hacking Group, la CIA è in grado di condurre attacchi elettronici anche a reti *disconnesse* dall’internet. (attacchi di prossimità)
    6) E’ emerso che nessun programma di messaggistica sia esente dall’intromissione della CIA.
    7) Sembra che sia FBI che CIA fossero al corrente di una serie di debolezze di sicurezza di alcuni tra i più diffusi smartphone. Le agenzie però non sono intervenute per poter sfruttare queste debolezze.
    8) Sembra che la CIA si sia fatta sottrarre parte del potente arsenale di cyberweapons.
    Nostre considerazioni
    a) data la natura della rete violata (isolata), siamo chiaramente di fronte alla 4^ talpa dell’era wikileaks.
    b) la portata di quanto accaduto oggi (sebbene siamo solo all’inizio, mancano ancora decine di migliaia di file che verranno pubblicati in futuro) è quantomeno enorme.
    c) a chi oggi dice (e sono in molti a dirlo) che “si sapeva già”, “dov’è lo scandalo, lo sanno tutti”, vogliamo ricordare che se 6 mesi fa avesse dichiarato di mettere un cerotto davanti alla propria webcam, per paura di essere spiato, qualcuno avrebbe invocato per lui un TSO. Al massimo gli avrebbero dato del complottista.

    E anche sforzarsi (magari scrivendo in prosa) di rispondere a questa domanda:

    PROBLEMA. COSA DEVONO FARE GLI “SPIATI” (NOI TUTTI/E)?

    1. È ben noto che ambasciate e consolati siano sempre stati centri di spionaggio e anche di traffici illeciti: quelle “valigette” coperte da immunità diplomatica…
      Naturalmente tutto ciò che circola su internet e altre reti, specie quelle che non sono sotto il nostro diretto ed esclusivo controllo, può essere spiato. In questa categoria rientrano anche i telefoni, i cellulari e ogni tipo di ricetrasmettitore. Per quanto riguarda l’interno del proprio pc anche questo può essere spiato in remoto se si riesce ad installarvi un opportuno virus. Operazione però che implica una certa incuria del possessore. Si può evitare prendendo semplici accorgimenti quando si gira sul web o si ricevono messaggi. Ciò vale anche per la webcam del pc. La webcam però deve essere accesa o la deve accendere il virus (il che potrebbe smascherarlo). Bisogna anche stare attenti agli antivirus!
      Pertanto che devono fare gli spiati?
      L’uso di pizzini ben custoditi per i dati importanti è consigliato. Evitare comunicazioni compromettenti oppure diffondere artatamente notizie che vadano a nostro vantaggio. Se si fanno operazioni online sui conti correnti occorre tenerli sotto controllo. Se non vogliamo essere localizzati spegnere il cellulare e magari staccare la batteria. Io sono su internet dal 1993 e non ho mai avuto cognizione che l’interno del mio pc fosse spiato. Tra l’altro ne ho cambiati tanti. Non ho mai subito un furto sul conto corrente (ad eccezione di quelli della banca stessa).
      Per il resto: ma abbiamo davvero tutti questi segreti da nascondere?

  4. Ennio,
    non ti sorge nessun dubbio su Assange ?
    Io qualcuno ce l’ho, però non ho motivi per sostenerlo, quindi faccio collegamenti :
    Trump accusa la Russia di averlo spiato prima delle elezioni
    Putin lo ricambia servendogli Assange con il contorno di informazioni che abbiamo letto.
    ma Assange chi lo paga ?questa è la domanda.
    altrimenti, se avesse fatto tutto quello che ha fatto ( e non credo per amore della libertà e della giustizia ) in questi anni, solo per ridursi a essere confinato in una ambasciata a Londra, sarebbe un eroe.
    ma sono abbastanza vecchio e scettico per credere agli eroi come lui.
    scusami

    Follow the money, pls.

    1. Si tenta di porre limiti alla rete.
      Questa potrebbe essere la spiegazione. Ma è tardi, e non converrebbe nemmeno alla CIA: se è vero che può accedere a ogni cosa, bisogna che la cosa si possa muovere in libertà, altrimenti non avrebbe senso.

      Bella la poesia di Mannacio, sa entrare nella confidenza. All’inizio, qualche indeterminativo di troppo ( tuoni e fulmini!)

    2. La mia proposta era ironica. Comunque non è piacevole essere sballottati nella guerra psicologica tra vari servizi segreti…

  5. …la guerra “in pantofole”

    Spenta la luna – nottegiorno-,
    televisori, smartphone, internet
    s’accendono e indefessi spioni
    collezionano informazioni.
    La guerra si accende e si spegne
    sugli schermi d’occidente,
    ma lei non dorme mai
    fredda calcolatrice
    d’ogni “nemico”,
    feroce capitalista
    d’ogni pensiero…
    E noi nel pallottoliere impazzito?
    Conserviamo almeno la ragione…

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