Fiano e l’antifascismo: l’esito inevitabile

Dialogando con il Tonto (15)

di Giulio Toffoli

Questo dialogo  continua  una discussione  che si è sviluppata su Poliscritture nei mesi scorsi  qui e qui . [E. A.]

Piove a dirotto e mi avvio, uscendo dalla biblioteca, verso casa quando sono affiancato da un’ombra che mi dice:
“Ricordi qualche tempo fa quando parlando della nuova proposta di legge Fiano contro il neofascismo esprimevo tutti i miei dubbi”.
Mi volto e lo vedo che gocciola come una fontana coperto solo da un cappuccio:
“Tonto, che fai qui? Ma sì che lo ricordo. Però visto la pioggia conviene che ci ripariamo sotto la pensilina del bus. Sono in attesa del 10 che mi porta a casa …”.
“Allora – aggiunge con enfasi – non hai letto le ultime dichiarazioni dell’ineffabile sodale di Renzi?
Eccole, mi sono tenuto la pagina del giornale dove son scritte:
«L’antifascismo è la matrice di chi difende le opinioni di ognuno, ma è la storia che ci ha insegnato che cosa è stata la mancanza di libertà, che non fu solo dell’ideologia fascista, poiché il secolo scorso ci ha insegnato che altre ideologie, anche il comunismo sovietico, furono ideologie di morte e sopraffazione, questa storia ci ha insegnato che la difesa della libertà di espressione passa attraverso il riconoscimento dei limiti interni alla democrazia»
Inutile aggiungere altro se non: Come volevasi dimostrare.
Di questi difensori della libertà c’è davvero da aver paura”.
“Sono senza parole – gli rispondo – Arrivato a questo punto esporrò sul mio balcone la bandiera rossa con falce e martello e attendo che vengano a prendermi … I «limiti interni alla democrazia» di Fiano puzzano di un ipocrita totalitarismo.
Che tristezza, che misera fine per l’antifascismo … per fortuna che sta arrivando il 10.
Ci vediamo Tonto sperando in un tempo meno bigio”.

2 pensieri su “Fiano e l’antifascismo: l’esito inevitabile

  1. ….il ” riconoscimento dei limiti interni alla democrazia” è la negazione stessa della democrazia, aprendo le porte a discriminazioni arbitrarie….,non credo perciò che certe manifestazioni di gruppi che si definiscono neo fascisti o neo nazisti possano essere perseguite per legge come espressione di una effettiva volontà di riorganizzare il partito fascista, in quanto come tale è un’esperienza storica che appartiene al passato, e di veri nostalgici ne sono sopravvissuti ormai pochi, tuttavia sono fenomeni inquietanti che vanno considerati, chiedendoci il loro significato reale nella nostra società e cosa mai succeda nei loro retrobottega…Contrastarli con altri valori che si traducano in fatti sarebbe opportuno, solo le idee però non bastano…

  2. Winston Churchill:
    *Bizzarro popolo gli italiani. Un giorno 45 milioni di fascisti. Il giorno successivo 45 milioni tra antifascisti e partigiani. Eppure questi 90 milioni di italiani non risultano dai censimenti*
    Come a dire: attenzione a coloro che sono “più realisti del Re”!
    R.S.

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