Il campione

di Angelo Australi

Seduti vicino a me un ragazzino con la madre. La madre lo interroga, cosa fa il campione dopo aver vinto la coppa?

Il ragazzino risponde, è come se i suoi sogni non si fossero ancora realizzati, si allontana dal campo mentre i suoi compagni stanno ancora festeggiando

Questa immagine che incontriamo al centro del racconto di Lorenzo Mercatanti “Una giornata intera in anticamera”, pubblicato nella collana di narrativa ideata dal Circolo Letterario Semmelweis, sembra indicare un contrattempo riflessivo alla frenetica giornata di lavoro che il personaggio, rappresentante di tessuti, cerca di concludere con qualche commissione andata a buon fine. Il dialogo rubato tra madre e figlio è uno dei tanti ricordi che si affaccia fuggevolmente tra una telefonata e l’altra, mentre il personaggio attende di essere ricevuto da un cliente per prendere l’ordinazione di un articolo del quale, proprio durante l’attesa, viene informato al cellulare dal suo fornitore che è finito fuori produzione. Nell’impaziente attesa l’agente di commercio legge La Nazione, telefona, rimugina in testa una sequela di situazioni di vita quotidiana che spuntano come bagliori, in un presente che si dilata senza mai perdere la sua dimensione materiale. [A. A.]

Anche la madre e il bambino sono un semplice ricordo che affiora dall’onda del quotidiano vivere: il personaggio (che non ha nome, come del resto accade in altri racconti di Lorenzio Mercatanti) è in attesa che sua figlia esca dalla scuola di musica dove impara a suonare, non è sicuro che sia la viola, o la fisarmonica. Nel flashback memoriale anche il bambino e la madre sono in attesa del fratello che ancora non ha terminato la sua lezione di musica, lui ha tra le mani Il Campione, un libro che ha preso alla biblioteca. Il Campione è un romanzo dello scrittore inglese David Storey ambientato nell’Inghilterra del nord degli anni ‘Cinquanta, quando la vita degli operai e dei minatori non aveva altra speranza che quella di sopravvivere uscendo da quel mondo, e nel personaggio principale il rugby acquista il significato metaforico per agganciare una possibilità di riscatto dalla sua difficile e squallida esistenza di minatore. Il bambino da questo romanzo non ha mai staccato gli occhi, dice la madre, lo ha letto in un pomeriggio.

Invece il campione a cui fa riferimento il nostro personaggio è un nuovo articolo tessile da proporre in sostituzione di un altro non più in produzione. La cosa lo manda in bestia, lo inquieta più del solito, perché in un momento di recessione presentarsi dai clienti con un nuovo prodotto, specie se questo dovrà sostituire qualcosa che già aveva trovato un suo spazio di mercato, diventa un’impresa impossibile.

Non è un momento facile per l’industria tessile pratese e l’agente di commercio, nel giornale che sta leggendo, aspettando di essere ricevuto, si sofferma proprio su di un articolo che affronta il problema di questa difficile situazione economica. L’articolo, scritto da Rosalba Carbutti su La Nazione del 20 novembre 2017, riporta in forma statistica i dati di una crisi strutturale dell’industria italiana che sembra ormai irreversibile, denunciandone la drammaticità riportando anche i dati degli imprenditori che strozzati dalla congiuntura negativa finiscono per suicidarsi. Anche il personaggio principale del racconto è testimone del suicidio di un collega che si chiama Ennio, e questo ricordo s’intreccia a quei momenti di confusione suscitati dall’attesa e dalle telefonate di lavoro.

Il racconto di Lorenzo Mercatanti Una giornata intera in anticamera, ci ricorda che oggi il lavoro di un agente di commercio ha una sua spietata oggettività quotidiana che restringe il campo visivo delle aspettative, mentre gli affetti, impastando i ricordi alle conversazioni fatte al cellulare, diventano semplici accessori mentali. Passato e futuro sono articolati nel presente come attimi in cui, se uno si sforza di fare sintesi, finisce per uscirne pazzo. In questo disordine affettivo può salvarci solo la scrittura, perché l’autore è in grado di concentrare stilisticamente il conflitto spazio temporale in una frazione infinitesimale di vita, dove la realtà, scandita dai ritmi di un linguaggio colloquiale che diventa poesia, ci colpisce con tutta la sua assurdità. Lorenzo Mercatanti insegue un suo percorso narrativo dove la bellezza, anziché svelarsi, tende piuttosto a nascondersi dietro un velo d’ironia. E questo è un pregio che va sottolineato, se non altro perché chiede al lettore di fare lo sforzo di entrare nella banalità della cronaca con un procedimento per niente scontato, che travalica il cinismo dei nostri tempi.

Le edizioni del Circolo Letterario Semmelweis sono realizzate in piccole tirature numerate che non finiscono in libreria. Chi vuole ricevere il libro, può contattare l’autore stesso, a questa email:

lorenzo@mercatanti.it

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