Roberto Bugliani

Roberto Bugliani, La disciplina dell’attenzione, Link Edizioni, Lamezia Terme 2019

Nel tentativo di sfuggire a una crisi esistenziale, un gringo (un italiano) si rifugia in un paese dell’America Latina da lui scelto a caso – e mai specificato nel corso della narrazione, dove fa la conoscenza di Édison, personaggio singolare che sbarca il lunario coi mestieri più improbabili, tra cui quello di “consejero” per le persone che vogliono espatriare. Mentre i due conversano seduti al tavolino d’un bar, Édison presenta al gringo la sua amica Xiomena, la cui superba bellezza fa innamorare il gringo. Ma il sospetto che tra Édison e Xiomena esista un’intima complicità fondata sulla condivisione d’un segreto da cui lui si sente escluso, lo consegna al tarlo della gelosia.

Durante la sua permanenza nel paese latinoamericano dove tutto è possibile e nulla è come sembra, il gringo affronta situazioni di vario genere e si trova coinvolto nelle vicende più disparate, che si concludono con un evento luttuoso che lo indurrà a lasciare il paese. Benché Xiomena gli si sia concessa in un momento d’abbandono, il rifiuto della donna di fuggire con lui da una situazione divenuta insostenibile lo getta nello sconforto del perdente, acuito dallo scoprire la reale natura del rapporto che la lega a Édison. Ma la telefonata fatta dal gringo prima di recarsi in aeroporto per lasciare il paese lo pone sotto una luce inattesa e quanto meno ambigua, fa vacillare la credibilità del personaggio e arricchisce di un’ulteriore angolatura di senso il romanzo.

Con alcune varianti (l’entrata in scena d’un secondo gringo e d’un nuovo consejero di nome Gilmer), il capitolo finale ripropone temi e situazioni presenti nel primo capitolo. Tale ciclicità consente al lettore di ri-leggere con occhi straniati la vicenda del gringo in un paese dove a separare verità e menzogna è un sottile velo di nebbia.

Un altro aspetto caratterizzante il romanzo è che nel corso delle vicissitudini del gringo riportate dal Narratore con modalità ora comiche, ora tragiche, s’innestano gli interventi dell’Autore, che a sua discrezione s’intromette nella narrazione allo scopo di richiamare, con rimbrotti e tiratine d’orecchi, l’attenzione del Lettore che rischia di smarrirsi tra le pieghe digressive del romanzo e che va invece indotta con costanza a disciplina.

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3 pensieri su “Roberto Bugliani

  1. …dev’essere interessante il romanzo di Roberto Bugliani, cosi’ come viene presentato, sembra una sciarada di situazioni e di personaggi – si muovono tra luci e ombre di un continenete misterioso- che, per essere risolta, richiede “la disciplina dell’attenzione”…Anche l’immagine di copertina lo suggerisce: penso si riferisca al banco di un mercato locale strabboccante di mercanzia, molto colorito e accattivante, dove pero’ appare difficile orientarsi nella scelta di un oggetto o di una vivanda…soprattutto se “stranieri”. Ma l’autore ci mette in guardia dall’individuare un qualsiasi protagonista, a cui affidare per intero la nostra fiducia…straniero chi? Non credo si tratti di un romanzo “giallo” che inoltre, di questi tempi e con la “Signora” troppo reale tra noi, impallidirebbe di significato…Ma lo chiedo a Roberto Bugliani, se possibile…

    1. @ Annamaria Locatelli, scusa se ho letto solo ora, e rispondo volentieri alla tua domanda. La sinossi, che ormai è ciò che le case editrici chiedono imprescindibilmente e tassativamente, a volte al posto stesso del manoscritto (così si fanno un’idea senza perdere tempo a leggere il testo), in questo caso è insufficiente e limitata, e si presta a equivoci. Non è un romanzo giallo, e si svolge in un paese latinoamericano poco conosciuto, uno di quelli appartenenti al “patio trasero” dell’Impero, di cui i media si occupano solo in occasione di eventi eccezionali. Il romanzo ha una struttura ciclica, ossia l’ultimo capitolo rimanda, per temi e situazioni, al capitolo iniziale. L’immagine di copertina rappresenta un banchetto di mercato guatemalteco, “accattivante”, credo, per i colori sgargianti, ma non si riferisce al paese latinoamericano descritto nel romanzo.

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