Lettera aperta ai cittadini di Cologno Monzese

di Samizdat Colognom



“PROBABILMENTE NON HO DETTO TUTTO”. EH, SI’!
Angelo Rocchi ha presentato il programma elettorale – #avantiinsieme.

Cari cittadini di Cologno, ma ascoltatelo questo sindaco uscente di Cologno, di nome Angelo Rocchi! Visitate la sua pagina Facebook. Non vi lasciate impressionare dai 70 commenti di tifosi/e e dalla oltre tremila visualizzazioni. Andate al sodo, misurate le parole, i gesti di questa sua PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE – #AVANTIINSIEME. Ragionate! Quanti punti ha elencato e trattato – ahi noi – troppo velocemente! Come un ladro furtivo, che non ha tempo, non dimostra, non porta dati. Pare un piazzista! Voilà, signore e signori di Cologno Monzese! Noi faremo una nuova piazza. Noi faremo la digitalizzazione. Noi riqualificheremo Villa Citterio. Noi riutilizzeremo la struttura ASL destinata finora ai malati di Aids.Beh, anche a non voler fare i pignoli, sono progetti, sono buone intenzioni. E solo il futuro ci dirà se tali opere – ammesso che siano tutte utili e necessarie – verranno realizzate. Ed eccolo che beve un bicchier d’acqua e riattacca con l’elenco delle “politiche” verso le famiglie, i giovani, gli anziani, le scuole; e delle iniziative lavorative, culturali, sportive; e ancora verso le associazioni, il commercio locale, l’ambiente, la viabilità.

Ma sempre toccata e fuga! Ha assegnato 50 appartamenti di case popolari, ma le richieste quante sono state? E che conoscenza la sua Amministrazione ha degli effettivi bisogni abitativi di Cologno? Perché su ognuno di questi problemi – vere montagne da scalare – lui corre veloce e parla generico e sfuggente? Ne parlerà più approfonditamente con i suoi (amici di partito, assessori, rappresentanti della Coalizione)? Quando poi sfiora certi problemi “caldi” – gente che perde il lavoro e perde anche la casa e finisce in strada o in povertà – alt! – viene fuori il suo animo leghista, sbrigativo, repressivo, classista. Insinua sospetti. Eh, sì, ci sono cittadini (quanti?) che “strumentalizzano i servizi sociali”. E non esita un minuto a bollare come autori di reati (!) persone che, abbandonate a se stesse (anche dalla Sua Amministrazione), per disperazione hanno trovato rifugio nelle cosiddette “case occupate”. O pretende che chi oggi si trova in crescente difficoltà (citasse almeno il dato sulla povertà in Italia![1]) debba dimostrare lui i requisiti per essere assistito. E già, i suoi Servizi Sociali hanno altro da pensare! Anzi li ha chiusi. Ci pensa lui, da solo! Quando trova il tempo tra un selfie e una schitarrata benefica!Dice che lui e i suoi assessori si sono posti il compito di sistemare ogni anno una scuola, le cui attrezzature erano “arretrate” o in stato di degrado. Benissimo. Ma è vero o no che molte sistemazioni erano state previste dalla precedente Amministrazione? E non ha il coraggio e l’onestà di riconoscerlo? Di dare, insomma, a Cesare quel che è di Cesare, senza prendersi tutto il merito?Fate soprattutto attenzione al momento in cui – sempre reticente e vago – sfiora la questione del PGT. Si sa che è il “capitolo” che fa più gola ad affaristi e speculatori d’ogni razza e partiti. Lui il PGT l’”ha ereditato”ma quello “non ha prodotto nulla”. Perché dei “41 piani attuatitivi” ne sono partiti soltanto 3 o 4? Spieghi meglio, per favore!Cosa effettivamente in 5 anni Rocchi e la sua Amministrazione hanno fatto di più e meglio rispetto alle precedenti Amministrazioni? Io non l’ho capito ma sfido qualsiasi cittadino di Cologno, anche suo tifoso, a dimostrare che lui invece ha capito e a spiegarmelo.

E poi vi piace il suo politically correct? Basta chiamare gli anziani “diversamente giovani”o cancellare “la parola ‘emergenza abitativa’” per gli sfrattati per dar ai primi una vecchiaia decente (come si è visto con l’epidemia di Covid alla Mantovani?) e ai secondi un’abitazione decente?Da cittadino di Cologno (abito qui dal ’64, provengo come tanti dal Sud, ho partecipato alla vita politica e culturale di questa città) vi dico come la penso su alcune cose:

1. Avevamo una Biblioteca funzionante e d’avanguardia, che attirava con le sue iniziative gente anche da Milano. Ci può spiegare Rocchi perché ha decapitato uno dei più preparati e seri dirigenti che l’aveva fatta crescere da zero negli anni della più dura immigrazione?

2. Rocchi si vanta dell’aiuto che ha dato a studenti stranieri (ben “40mila euro per integrare i ragazzi stranieri”). Ma si ricorda che nel 2017 ha chiuso la Scuola d’Italiano per stranieri e il Centro Culturale Donne? E non perché quei servizi non funzionassero, ma per cieca intolleranza verso persone come noi, già integrate nel tessuto sociale di questa città; e soltanto per dimostrare che qui a Cologno ormai era la Lega che comandava. E l’ha fatto proprio lui questo scempio, lui che un po’ straniero a Cologno lo è, venendo a comandare qui dalla sua agghindata Cernusco, che negli anni dell’immigrazione si è preservata dall’arrivo di noi terroni respingendoli o “regalandoli” tutti a Cologno, a Sesto, a Cinisello.


3. La cultura per Rocchi sarebbe una fisima di “quelli con la puzzetta sotto il naso”. Ma è lui che ce l’ha questa puzzetta! E’ lui che snobba la cultura vera facendo il populista (“Se tu a un vecchietto gli propini la cultura dei sepolcri imbiancati, il vecchietto tura su e va al bar”). Manco ci pensa che tra la cultura delle sagre o delle bancherelle dei commercianti e quella vera ci può essere circolarità e contaminazione e non contrapposizione! Manco ci pensa che sono le sue proposte culturali (il campo dei longobardi, quello della Wehrmacht davanti Villa Casati, Povia) che non ci conciliano con la storia di Cologno, che è città nata dalle migrazioni degli anni 50 e 60 e collegata da allora ai punti alti di una cultura metropolitana aperta (milanese e non solo) e non con fantasie da Medio Evo o da nazisti.Per finire. Ma Rocchi è stato davvero Sindaco di Cologno? Sì, ufficialmente sì, ma per modo di dire. Ha galleggiato su Cologno come un Re Travicello. Non conosce né ha voluto/potuto conoscere questa città nelle sue pieghe sociali più profonde. Si è chiuso in Villa Casati in mezzo al ristretto ceto dei politici e affaristi che l’appoggiano. Come in una rocca feudale appena conquistata. In questi anni Villa Casati è diventata Villa Rocchi. E da lì ha governato (sempre per modo di dire). Ma come? – direte, se è sempre in giro a stringere mani, a farsi vedere ai mercati, a fare selfie com’è di moda adesso? Appunto, questa è la politica spettacolo, la politica del fumo. A noi manca l’arrosto.

P. s.
Come fa un sindaco a dire a un cittadino, che gli chiede cosa pensa di fare con l’area della Torriani [2], che la risposta gliela darà in privato!

Note

[1] Le statistiche dell’Istat sulla povertà. Sono quasi 1,7 milioni le famiglie in condizione di povertà assoluta con una incidenza pari al 6,4% (7,0% nel 2018), per un numero complessivo di quasi 4,6 milioni di individui (7,7% del totale, 8,4% nel 2018).16 giu 2020

[2] Minime notizie qui

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