Ricordare Leonardo Sciascia


di Giorgio Riolo

Quello che segue è un articolo scritto nel gennaio 2020 per l’anniversario della nascita di Leonardo Sciascia. Quest’anno è proprio il centenario. Si ripropone l’articolo tale e quale per ricordare e per rendere ancora una volta omaggio a questa grande figura.

Tanto più amata da chi scrive proprio per la forza e il rigore del pensiero critico e antisistema, per la ferma concezione della letteratura come disvelamento della realtà e per il suo profondo spirito antiretorico. Uomo di poche parole, da persona di “tenace concetto”, (da uno dei protagonisti storici da lui citati in Morte dell’inquisitore). Totalmente estraneo a ogni narcisismo, a ogni opportunismo, a ogni esibizione ecc.

All’inizio di gennaio è andata in onda una puntata-inchiesta di Report. Terribile quadro del Potere nella storia italiana. Tutto Sciascia, mi veniva di pensare. Anche perché il terribile quadro che l’inchiesta mostrava aveva un crocevia, non l’unico, nella Sicilia. Il crocevia e il profondo intreccio di mafia, Stato, politica, servizi segreti, massoneria, neofascismo, Cia ecc. ecc.

Nella puntata, il lucido Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna, così si esprimeva “…ma come si fa a dire “servizi deviati” quando a congiurare erano i vertici dei servizi segreti e dello Stato?”. Il “doppio Stato”, o il gramsciano “sovversivismo delle classi dominanti”, tipici nostri, almeno dall’Unità a oggi.

Ma non dimentichiamo la continuità nella nostra triste storia. Sempre a proposito di Sicilia e Sciascia. Strage di Portella della Ginestra 1 maggio 1947 e la banda Giuliano. La prima “strage di stato” e la strategia della tensione… La banda infiltrata da un confidente dei Carabinieri e da uno al servizio dell’ispettore Messana (ex Ovra fascista in Jugoslavia), massimo grado della polizia in Sicilia. Mentre Giuliano ammazza carabinieri e poliziotti, il colonnello Luca, capo del Comando repressione banditismo siciliano, lo incontra (tante testimonianze). Stato-mafia-sovversivismo ecc.

Le trame e l’impostura del potere. Sciascia è questo. E tanto si è fatto in questo gennaio 2021 e tuttora si fa per ricordarlo, nella stampa, nei media in generale, nella Rete, ristampando le sue opere. Naturalmente nei media mainstream poco spazio è dato all’intellettuale autenticamente critico del potere. Ma questo è compito oggi di chi ne rivendica, pur nella limitatezza delle proprie capacità, non dico l’eredità, ma semplicemente l’essere stati influenzati da lui che ci ha offerto strumenti e parole per decifrare, e denunciare, la realtà, nostra e del mondo.

L’articolo di Giorgio Riolo pubblicato su Poliscritture il 7 gennaio 2020 si legge qui.

Sempre su Leonardo Sciascia il 20 giugno 2019 scrisse Marco Gaetani qui

2 pensieri su “Ricordare Leonardo Sciascia

  1. Ottimi ed importantissimi davvero questi articoli-ricordo di Leonardo Sciascia. Grazie per queste pubblicazioni, e auguri sempre per il vostro prezioso lavoro.
    Saluti cari da Mariella Bettarini

  2. Incontrai Leonardo Sciascia qualche decennio fa presso la Società Letteraria di Verona. Il suo tono era pacato e convincente nell’affrontare il tema delle radici storiche della mafia in Sicilia. Ho pensato da subito che i suoi libri, per i coinvolgenti contenuti, per la chiarezza e per l’ incisiva espressività del linguaggio, si palesassero come dei classici, alla pari di Calvino o di Moravia.
    Doveroso perpetuarne la memoria e incentivarne la lettura.

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