Baumschule – Vivaio di Elena Grammann

NUOVA RUBRICA DI POLISCRITTURE 3
narrativa, critica e traduzioni

‘Vivaio’ in senso botanico si dice in tedesco ‘Baumschule’: ‘scuola degli alberi’. È una bella parola. Una parola che fa pensare alle piante che crescono e prendono forma; ma accanto allo spontaneo del germogliare e svilupparsi c’è anche l’idea di un’educazione, l’esercizio di una consapevole cura.

Mi sembra un buon nome per una rubrica che si occuperà di letteratura e proporrà critica, traduzioni, narrativa inedita: racconti o stralci di testi più ampi.

La penso come un’impresa collettiva che vorrei caratterizzata dalla disponibilità degli autori, soprattutto di narrativa, a discutere i loro testi. Nei limiti del possibile mi piacerebbe che ci fosse un avvicendarsi dei ruoli: che l’autore compaia a sua volta come critico e, perché no, il critico come autore. Insomma, l’idea è che si formi una rete di “scriventi” che acquisiscono consapevolezza attraverso la messa in comune delle proprie riflessioni.

Immagino che l’invito a essere disponibili alla discussione possa incontrare delle resistenze. L’autore di narrativa osa di più e dunque “si espone” più del critico. Di conseguenza è più suscettibile, questo è comprensibile. Però vorrei spezzare il meccanismo per cui si intascano gli elogi della propria côterie e la cosa finisce lì. Non che non si possa lodare, anzi, ben vengano gli applausi; l’importante è che siano motivati e comunque aperti a un eventuale contraddittorio. Sappiamo che la lode fa piacere ed è psicologicamente importante, ma non porta lontano.

Così parte questa avventura. Speriamo che abbia buon vento, e che bello e cattivo tempo siano ugualmente di vantaggio alle nostre piantine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *