Sottosopra di Cristiana Fischer

NUOVA RUBRICA DI POLISCRITTURE 3
Parole della differenza femminile

Il femminismo, che si dichiari tale o no, è un chiarimento che le donne hanno raggiunto sulla loro posizione nel mondo, dopo che hanno cominciato a partecipare a studi e lavoro. Scoprendo immediatamente, senza troppa meraviglia, che in fondo avevamo sempre saputo che per stare al mondo i migliori consigli ce li davano le madri maestre nonne e zie; che trasmettevano la loro esperienza anche circa i rapporti con l’altro sesso, padri fratelli mariti e figli maschi.

Da secoli infatti avevamo sotto gli occhi che l’agorà e il tempio, l’esercito e i tribunali, li gestivano loro, e se li riservavano gelosamente. Con la conseguenza che eravamo divisi, loro e noi, e dentro di noi: tra produzione e riproduzione, pubblico e privato, guerra e cura, apparati ideologici e educazione emotiva, una cosa a me una a te.

Il bastone che oggi ci viene gettato tra i piedi per intralciare un ripensamento di queste divisioni che non tengono più, punta a parificarci su un livello terzo, neutro. Che però non solo è contraffatto, il neutro è una categoria astratta, ma svapora tra schegge e specchietti.

Sottosopra significa invertire il senso: leggere in trasparenza relazioni diverse in quello che già c’è, che abbiamo davanti. Raccogliere riflessioni femminili sul mondo che abitiamo tutte e tutti, nati da due, comprese quelle riflessioni che anticipano un mondo postumano.

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