3 pensieri su “In morte di Augusto Vegezzi

  1. Tra l’incommensurabile destino di ogni minima entità creaturale Eraclito rassegna ogni creatura al suo incomprensibile percorso e significato. Un estremo ateismo che potrebbe persino confluire in un divino sconosciuto.
    Credo che così sia.

  2. Addio Gughi, amico caro di tempi forse migliori e speranze di certo naufragate. Sit tibi terra laevis.

  3. Su Poliscritture avevo pubblicato vari suoi scritti:
    https://www.poliscritture.it/2014/06/25/morte-di-un-uomo/
    https://www.poliscritture.it/2014/05/11/i-famei/
    https://www.poliscritture.it/…/la-madonna-del-solletico…/
    https://www.poliscritture.it/…/stralci-di-un-romanzo…/
    E anche alcune poesie di suo fratello Nello:
    https://www.poliscritture.it/2014/04/09/poesie/

    A rileggere poi gli scambi – non senza attriti – che abbiamo avuto su FB da molti anni (i primi quando era ancora vivo Attilio Mangano) risento il malinconico canto del cigno di una sinistra in disfacimento.
    Quanta distanza dal tempo in cui lessi e cominciai a ricordare il suo nome accanto a quello di Fortini su questa antologia (immagine sotto) .

    P.s.
    Da “Argomenti umani” (pag. 205 Morano ed. 1969)
    «Prima di istruire, prima di educare bisogna procurare quell’assetto di vita comoda, indipendente, dignitosa che rende possibili istruzione e educazione. Mal si insegna l’abbicì ad uno che ha fame… Meglio sapere nulla che sapere ed essere obbligati ad agire a rovescio» (Ippolito Nievo)

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