E berardinelleggiar m’è dolce in questo mare

Nessuna descrizione della foto disponibile.
Da POLISCRITTURE SU FB. In margine a un post (https://www.facebook.com/matteo.marchesini.754) e in dialogo – spero – con Francesco Brusa che l’ha commentato.

di Samizdat

Francesco Brusa

Secondo me [Marchesini] così la butti un po’ in caciara. Quello che chiami “rapporto malato con la verità” era in realtà [da parte di Fortini] attenzione e fedeltà assoluta al “dover essere” (suo e dell’ambiente politico-culturale in cui ha pensato di volta in volta di riconoscersi), che magari portava a forzature ed “estremismi”, ma che ha sempre rappresentato un sincero sforzo di proiezione in avanti del pensiero. Lo stesso Bellocchio lo riconosce come tale.
Non è goliardica “caciara”. E’ scelta politica “fogliacea” abilmente mascherata di letteratura “etica” individualista. Sulla scia del suo maestrino Berardinelli “il saggio o il sapiente […] l’‘orientale’ che vive in un altro presente – un presente liberato dalle scorie delle ideologie, dalla chimera del futuro, e quindi dalle velleità dei progetti di dominio […] una mente taoista. “, come scrive sopra (PER ALFONSO BERARDINELLI, NATO L’11 LUGLIO (dal Foglio) https://www.facebook.com/…/pfbid02sXjtQD4USYnqNu9tubd8W…).
Francesco, questa – (Mughini non docuit?) – è la novissima “giovane critica”.
Che si è “dimessa da tutto” (ma non dai giornali, i quali – lo sanno anche i bambini – non hanno a che fare “con l’ordine sociale e con il potere economico e politico” (perché, se no, come e dove si va a fare i “Socrate giornalista”?).
Che sbandiera l’esser “nato “in una famiglia operaia old fashion”” per pavoneggiarsi della “condizione berardinelliana”(sic!) alias comunemente piccolo borghese.
Che finge “un senso di radicale inappartenenza”, ma s’appaga della nicchia (di potere piccolo borghese) in un rapporto ambivalente non opposto ma subordinato “a quello degli amici borghesi, rivoluzionari e no”.
Che quanto più la realtà sociale italiana è stata spronata negli ultimi decenni all’io-io dell'”individualismo proprietario” (Barcellona) tanto più si rappresenta in malafede un’Italia come “paese nemico dell’individualismo”.
E Berardinelli avrebbe “la gioia di vedere ogni mattina la realtà dalla prospettiva di chi non rappresenta altri che sé stesso”?
Ma mi faccia il piacere!
Parla a nome di questo individuo-massa ex piccolo borghese e lo gratifica e lo coccola nella sua pretesa di “diversità” dagli ex borghesi e dall’ex proletariato.

1 pensiero su “E berardinelleggiar m’è dolce in questo mare

Rispondi a Vittorio Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *