Il conflitto supremo

di Franco Nova

La laida mietitrice
arrota la falce lunare.
Con quella crea terrore,
non in me che la odio.
Troppa ormai la vita
che senza avvertirti
t’ha voltato le spalle
e offre la testa alla falce,
la cui luce è ora rossa.
M’allontano dalla serva,
sdegnato del tradimento.
Pochi sembrano saperlo:
la vita ha più innesti e
alcuni sputano veleno
sull’infame quand’essa
acumina la sua falce.
Resistono gli impavidi e
chi sa quanto dureranno,
ma la resa non sarà mai
vergognosa per viltà. 

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