Poliscritture Colognom. Per fare un sindaco ci vuole…

Riordinadiario 3-7 marzo 2023

di Ennio Abate

….meno colognosità. Pubblico  i miei interventi, i commenti di amici e amiche, i  documenti (manifesti, comunicati stampa) già comparsi negli ultimi giorni sulla pagina FB di POLISCRITTURE COLOGNOM. Ruotano attorno al problema del vuoto politico, che  si svela nella sua miseria a Cologno Monzese, città dell’hinterland  milanese di ex immigrati che votavano a sinistra e ora votano Lega e Fratelli d’Italia. La discussione  ha per tema le prossime – si terranno a maggio – elezioni comunali.  E dà uno spaccato veritiero e allarmante della crisi politica come  oggi  viene rappresentata (o teatralizzata? o annacquata?) nella mente e nelle parole di individui concreti in una situazione dannatamente concreta. E finora senza vie d’uscita. Ci si dibatte, infatti, tra vecchie logiche di partito e  ricerca di un nuovo che stenta a essere definito. Colognom come microcosmo dell’Italia d’oggi? Può darsi.

3 marzo

MISERIA POLITICA DELLA COLOGNOSITÀ
Cambiate i segretari, i coordinatori, ecc., ma le idee nuove dove sono? Seguite questi passaggi:

  1. 4 luglio 22 su POLISCRITTURE COLOGNOM https://www.facebook.com/…/colo…/posts/5237514563019174/

PREPARIAMO BENE IL DOPO ROCCHI
Gianluigi Sordi
“Penso che sicuramente come sempre si partirà da chi sarà l’ esponente della candidato sindaco per la sinistra”.

[E. A.] E se proponessimo una LISTA DEGLI AMICI DEL CIRCOLO LA COMUNE DI COLOGNO MONZESE? E come candidato sindaco Antonio Tagliaferri?
Così tanto per cominciare a ragionare?
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  1. 14 novembre 2022 POLISCRITTURE COLOGNOM

ALMENO A MILANO I RAGIONAMENTI SULLE CANDIDATURE (ALLE REGIONALI) SI FANNO ALLA LUCE DEL SOLE (CFR. QUESTA PAGINA DI FB DI Matteo Prencipehttps://www.facebook.com/…/pfbid02JuxtJkq5sCK3vHXwgc7k1…).

QUI A COLOGNO MONZESE (PER LE COMUNALI) LI DEVI CERCARE CON IL LANTERNINO SU QUALCHE PAGINA DI FB: SMOZZICATI E RETICENTI. CFR., AD ESEMPIO, QUELLA DI Pino Angelico (QUI: https://www.facebook.com/…/pfbid02kiw7SxJC3iZJ5XjLCJqGQ…).

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  1. Renato Scuffietti1 marzo ore 10,50 su “Sei di Cologno se…”

https://www.facebook.com/…/7001…/posts/6116761935011012/

Il popolo democratico di Cologno Monzese ha votato in maniera differente rispetto alla linea dirigente del partito della nostra città e non solo. Forse è troppo presto per chiedere un cambiamento che questo voto impone ma dai primi segni vedo che poco o nulla cambierà. Mi raccomando avanti così.

Risultati finali delle Primarie a Cologno Monzese:

VOTANTI 571

SCHLEIN 393

BONACCINI 176

SCHEDE BIANCHE 2

GRANDE AFFERMAZIONE DI ELLY SCHLEIN

Beppe Russo

Mancano 2 mesi e mezzo (poco più di 75 giorni) alle prossime elezioni amministrative di Cologno e ancora non si sa chi è il candidato sindaco a sinistra. Gli altri si sono mossi da tempo, in maniera velata o meno. Con la destra colognese spaccata in due e con gli accadimenti che hanno portato al commissariamento del comune, si presentava una occasione ghiotta per muoversi per tempo e “battere il chiodo finchè è caldo”, ma il PD colognese ancora dorme. Nel frattempo la sig.ra Zarina di Cologno, presidia il territorio da mesi e mesi, presenziando ogni iniziativa e luogo. Il ” NON CI HANNO VISTO ARRIVARE” di Elly Schlein è quanto meno attuale per il PD colognese

Renato Scuffietti a Beppe Russo è vero in parte, anche “loro” non sanno bene come muoversi e di ufficiale non c’è nulla .. forse Rocchi . a sinistra ci sono un po’ di ragionamenti da fare in chiave locale , vi sembra facile , domando, schierarsi con dentro Renzi e Calenda ? e 5 stelle?

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RIASSUMENDO E RAGIONANDO
io arrivo a queste conclusioni:

  1. Il commissariamento è stata la dimostrazione della incapacità politica della destra e della sinistra.
  2. La falsa alternativa che ci viene riproposta è passare dalla padella (Rocchi & C. o Perego & C). alla brace (resti scomposti e rissosi del centro sinistra) o rimanere nella padella (Rocchi & C. o Perego & C..
  3. Isolarsi da questa palude a cui si è ridotta la politica a Cologno. Frenarsi dalla foia elettoralistica che ti fa ingoiare coalizioni che sono armate brancaleone o liste di bandiera o civetta o di civismo gregario. Studiare. Fare un gruppo culturale o un forum o un semplice circolo di lettura, dove – per principio – si discuta e non si sprechi il proprio tempo a inseguire i capricci e gli intrighi di PD, SI, CSD. Tutto ciò non è utopia ma elementare ecologia della mente e del cuore.
    Se l’avessimo fatto già dal 2017 (ai tempi del COMITATO 16 MARZO contro la chiusura della scuola d’italiano per stranieri) o dal 2018 (proposta di COLOGNO BENE COMUNE), oggi forse avremmo un gruppo dirigente cittadino capace di far politica e, al momento adatto, anche di tentare la carta del governo della città.
    Invece, si va avanti coi cambiamenti in un bicchier d’acqua (sporca): Loredana Manzi che sostituisce Giovanni Cocciro; Loredana Verzino che sostituisce Luisa Zontini, che aveva sostituito Loredana Verzino; e la ridicola, improvvisata proposta di un “giovane” (Daniele Durante) alle Regionali. E così via smarrendosi e confondendo.Potrebbe essere un'immagine raffigurante testo

Ennio Abate

Non piangere già adesso, Adelia Denti Aspetta le elezioni comunali.

Adelia Denti

Mah, Ennio, piango perché percepisco anche io aria di smarrimento, ma non potendo dare un contributo concreto per aiutare a superarlo posso solo dispiacermene. Come te penso ci siano state occasioni come quelle citate che se portate avanti potevano aiutare a costruire una alternativa, in particolare l’esperienza del Comitato 16 Marzo che, in contrapposizione alla chiusura della Scuola di italiano per stranieri e del Centro interculturale donne, aveva visto unite diverse realtà del territorio e sarebbe stato una conquista riuscire a mantenere in vita il comitato; non era stata una cosa da poco, sul piano della politica cittadina, essersi trovati concordi su quello che deve e può fare il comune in relazione agli immigrati; riuscire a considerarlo un buon punto di partenza, per proseguire il confronto, poteva essere politicamente lungimirante, ma evidentemente non eravamo all’altezza.

Ennio AbateAdelia Denti Grazie Adelia. C’è soprattutto un vizio di fondo che ha frenato e poi stroncato in questi anni tutte le spinte genuinamente unificatrici presenti in mezzo a noi e che ho voluto ancora una volta denunciare con questo post: l’incapacità dei dirigenti di PD, SI, CSD, ArtLista ad accoglierle e a farle maturare politicamente per il tanto sbandierato “bene comune”.

Parlo di INCAPACITA’ POLITICA. Hanno sempre – in varia misura e con le dovute differenze che ora non analizzo – messo sempre in primo piano il proprio interesse di partito o di lista. Hanno sempre preferito – come sta accadendo ancora adesso per l’individuazione del possibile candidato sindaco di uno sfiancatissimo e rissoso centro sinistra – discutere tra di loro, nascondere le difficoltà di comunicazione tra loro stessi, bloccare la libera discussione assembleare. Altro che Forum! Non si sono mai degnati di rispondere alle sollecitazioni mie o di Mauro Cambia e chissà di quanti altri che chiedevano: ma come mai questo silenzio? perché non parlate? chi aspettate?

Ennio Abate

AL VOLO/ RICORDANDO SEBASTIANO TIMPANARO

“con l’avvertenza, secondo quanto [Sebastiano Timpanaro] scrisse nell’82, che «è stata la chiusura di ogni seria prospettiva comunista ed egualitaria a collocarmi, mio malgrado, fra gli “isolati”; e, benché vecchio, non considero il mio isolamento come definitivo, qualora quella prospettiva si riaprisse» (p. 29).

(da https://www.ospiteingrato.unisi.it/luca…/)

Ennio Abate

Ai 23 che hanno visionato quest’articolo: possibile che nessuno/a abbia da dire nulla? Vedete che non ve lo impedisce FB (che non sarebbe lo strumento adatto per discutere etc.) ma la vostra coscienza: o troppo sporca o troppo pulita. Ed è in questo silenzio che cresce lo schifo della gente per la Politica.

Meri Micalizzi a Ennio Abate ciao Ennio! Sono tra coloro che hanno visionato, cercando di leggere e soprattutto carpire, per capire, cosa stia succedendo a pochi mesi dal voto. Sono rimasta a ottobre, se non sbaglio, con l’idea, così avevo capito, che presto ci saremmo incontrati nuovamente per una serata, la prima di alcune che ci sarebbero state, nella quale avremmo parlato/ascoltato di guerra, tema proposto proprio da te. Poi a dicembre con un “comunicato ” che personalmente mo è anche piaciuto. Poi nulla. Almeno su Facebook e non riuscendo quasi mai a partecipare non è detto che qualcosa sia maturato, cambiato. Certo è che questo vuoto lascia molto spazio a chi non vorrei più governasse la nostra città, ma l’alternativa quale è?

Ennio Abate a Meri Micalizzi Ciao Meri. Io una spiegazione del “vuoto” l’ho data nella REPLICA a Maurizio Attanasi. Su quella (infelice per me) serata del 6 ottobre nell’Auditorium di via Petrarca, sulla mancata serata per discutere della guerra in Ucraina, sul “comunicato” congiunto e sul qualcosa che sarebbe “maturato” in vista delle prossime elezioni comunali sarebbe bene che intervenissero gli organizzatori – CSD, ARtLista, SI.

P.s.

Puoi seguire ora sulla pagina FB di Mauro Cambia
(https://www.facebook.com/mauro.cambia/posts/pfbid023QnqFtENHhQ3URiWYK9ryw3vT9awQUhY5XiVdydPkeo6cQ9E8hm7nweBrSr2asd3l) gli strascichi polemici di quella serata del 6 ottobre.

Maurizio Attanasi a Ennio Abate piccola, piccola riflessione perché non mi piace e non riesco a dare un grosso contributo via fb. Sono d’ accordo in tantissime cose con te. Credo però che non bisogna solo studiare, conoscere altrimenti Ennio rischiamo di creare un gruppo di intellettuali ancora una volta lontano dalla classe. Ed inoltre come hai scritto tu bisogna parlare di elezioni ma io credo che le elezioni siano un mezzo non il fine. Sull’altare della necessità di governare e sul tema del bravo amministratore si sono sacrificati tanti principi e forse si è favorito, anche con questa mania, l’astensionismo dilagante.

Ultima nota : nessuno vuole essere testimonianza, solo testimonianza sterile testimonianza. Ma ci sono alcune cose cui non si può rinunciare; anche perché a furia di indietreggiare su alcuni temi siamo arrivati al deserto attuale .

UNA REPLICA AL COMMENTO DI Maurizio Attanasi IN RISPOSTA AL MIO PRECEDENTE ARTICOLO “MISERIA POLITICA DELLA COLOGNOSITÀ”

Maurizio ha scritto:

piccola, piccola riflessione perché non mi piace e non riesco a dare un grosso contributo via fb. sono d’ accordo in tantissime cose con te. credo però che non bisogna solo studiare, conoscere altrimenti ennio rischiamo di creare un gruppo di intellettuali ancora una volta lontano dalla classe. ed inoltre come hai scritto tu bisogna parlare di elezioni ma io credo che le elezioni siano un mezzo non il fine. sull’altare della necessità di governare e sul tema del bravo amministratore si sono sacrificati tanti principi e forse si è favorito, anche con questa mania, l’astensionismo dilagante. Ultima nota : nessuno vuole essere testimonianza, solo testimonianza sterile testimonianza. Ma ci sono alcune cose cui non si può rinunciare; anche perché a furia di indietreggiare su alcuni temi siamo arrivati al deserto attuale .

Io dico invece:

Cerchiamo di capirci. A Cologno non c’è nessun rischio di «creare un gruppo di intellettuali». Non è mia intenzione. Anzi bisogna dirsi – e senza offesa per nessuno – una cosa amara: non è neppure possibile, perché i livelli culturali presenti tra la popolazione di Cologno lo impediscono. Non ho i dati precisi, ma credo che i laureati siano una infima minoranza della popolazione di Cologno e una gran parte di essa si è dovuta fermare alla scuola media inferiore o superiore.

Io, perciò, parlo di *gruppo/i pensanti*. E pensare, anche se in difficili condizioni materiali – il poco tempo disponibile da chi lavora (specie se il lavoro è precario); il tempo abbondante ma rovinato dalle preoccupazioni e dal senso di isolamento dei disoccupati o degli anziani e dei vecchi pensionati) – è possibile. A patto che ci siano gruppi volenterosi e organizzati che spingano a pensare, discutere e organizzarsi su alcuni temi essenziali e cruciali. E che non ci si perda in chiacchiere, che non scuoteranno mai quanti – in assenza di meglio – si consolano guardando la TV che gli propone sogni per ricchi e benestanti.

A Cologno non esiste un *gruppo pensante* né di destra né di sinistra. Quel che resta dei partiti della Prima Repubblica o le stesse Liste civiche (nate dalla loro crisi) sprecano l’intelligenza dei pochi seguaci quasi sempre e completamente su beghe elettoralistiche.

Le elezioni hanno una loro (residua e minima) importanza. Ma sprecare la propria intelligenza e la propria passione politica esclusivamente e soprattutto per le competizioni elettorali significa avvelenarsi mente e cuore, inaridirsi, incarognirsi contro avversari veri o presunti, diventare paranoici e permalosissimi. E alla fine, di fronte alle ripetute sconfitte, avere reazioni qualunquiste o rintanarsi nel “privato” (cioè, in un isolamento rancoroso assediato da fantasmi).
Tanto più se lo stillicidio di riunioni più o meno noiose e secretate tra presunti “addetti ai lavori”, che spesso sono dei maneggioni della bassa politica e ne sanno meno dei “cittadini comuni”, non produce nessuna idea significativa sulla città e su come amministrarla. E se, alla fine, la classica montagna partorirà – dopo mesi di intrighi, di veti, di calcoli da cattivi ragionieri, di pettegolezzi e odi reciproci – il classico topolino: il candidato di centro sinistra chi sarà? un giovane o quasi giovane – politicamente alle prime armi – e mandato allo sbaraglio da piccole burocrazie che sanno di essere impresentabili?

Il mio ragionamento è semplice. Se quella che fu la sinistra vive una crisi irreversibile che neppure la nuova segretaria Schlein riuscirà ad arrestare, se a livello di Cologno è palese l’incapacità di PD, CDS, ArtLista, SI di accordarsi su un candidato credibile e affidabile per presentarsi ad uno scontro elettorale con una destra pur spaccata tra Rocchi e la Perego, che senso ha sprecare le energie dei pochi che ancora si occupano di politica e imporre ai propri elettori un’ennesima batosta?
Si salva così il salvabile? Si avanza? O persino il salvabile viene dissipato da quella cieca foia elettoralistica? Che è una trappola sia per le burocrazie di partito che per una eventuale Lista di testimonianza.

Se si è in grado di testimoniare solo a livello elettorale, vuol dire che qualcosa non funziona nel rapporto con la società.
Se poi i valori testimoniati sono soltanto astrattamente giusti ma non sono stati ripensati nella realtà mutata e restano non più percepibili a quella «classe» frantumata e opaca ridotta a “gente” manipolabile dalla TV, qualcosa ancora non funziona.
Come si fa allora ad uscire dal “deserto attuale” senza un orientamento e una bussola?

4 marzo

Sogno Schlein

SOGNATE, SOGNATE, TANTO VI SVEGLIERA’ LA GUERRA (IN UCRAINA E NON SOLO…)!

“il fatto che il provinciale Bonaccini attragga i favori dei moderati liberal-socialisti mentre la mondializzata Schlein attragga il voto della sinistra-sinistra è solo in apparenza un paradosso. Direi in effetti che mentre una figura come quella di Bonaccini è sostanzialmente omogenea al tipo di elettorato che il PD ha perduto – la classe operaia, i ceti più sfavoriti, la gente “semplice” che non parla inglese, insomma quelli che volgarmente si chiamano perdenti – una figura come quella di Schlein è del tutto omogenea al tipo di elettorato che oggi vota per la sinistra, e non solo in Italia: la medio-alta borghesia colta e metropolitana, i vincenti. La sconfitta di Bonaccini ha in questo senso una connotazione storica: rappresenta il divorzio ormai quasi definitivo della sinistra politica rispetto alle classi dei “lasciati indietro”, di chi vive in provincia, è attempato e non ha alti titoli di studio, di chi si sente estraneo alla galassia LGBTQ+, insomma di tutti coloro che ormai votano per la destra, soprattutto per quella più buzzurra e meno educata. Mentre il voto per Schlein sancisce definitivamente la conversione dei partiti di sinistra a corifei di una middle class studentesca, americanizzata, molto urbanizzata e molto jet set. Perché sono proprio queste élite a riprendere oggi l’eterno sogno della sinistra, il sogno di una società senza élite. Solo chi appartiene alle élite più alte può crederci.”

Samizdat Quindi, o mangi ‘sta minestra (di sinistra?) o salti dalla finestra? Com’è piccolo piccolo il mondo massmediale del signor Sergio Benvenuto e dei suoi amici.

(da https://www.leparoleelecose.it/?p=46274)
LEPAROLEELECOSE.IT

Mauro Cambia

Non ho compreso. In che modo è piccolo il mondo massmediale dell’autore dell’articolo?

Ennio Abate a Mauro Cambia E’ piccolo piccolo perché la comunicazione dei mass media è falsa ed orientata contro di noi. A mio parere il ragionamento di Benvenuto è ipocrita perché si ferma ad essa. E non coglie, perciò, la realtà (tutta la realtà), a cui ho accennato con il riferimento alla guerra.

Ennio Abate

SEGNALAZIONE

Schlein, una segreteria ad alto rischio
di Rino Genovesehttps://www.terzogiornale.it/…/schlein-una-segreteria…/

Stralcio:

Elly Schlein, a cui molti consigliano di evitare di essere “divisiva”, dovrebbe invece esserlo al massimo grado per liberarsi di coloro che cercheranno di affossarla restando nel partito. Dovrebbero andarsene i renziani rimasti all’interno del Pd – l’intera corrente di Base riformista – e anche qualcun altro; ma c’è da scommettere che per il momento non lo faranno, cercando, più proficuamente, di farle ostruzionismo dall’interno. Dopotutto – non dimentichiamolo – si tratta di un partito mezzo democristiano, di cui più della metà degli iscritti avrebbe voluto Bonaccini come segretario. È allora praticamente certo che questo corpaccione molle farà resistenza.

Ennio Abate

SEGNALAZIONE

Il meraviglioso mondo di Elly Pubblicato il 30 Settembre 2022 ·di Giovanni Iozzoli
https://www.carmillaonline.com/…/il-meraviglioso-mondo…/

Stralcio:

Io ho idea che Elly scenda sullo stesso terreno – che a me non piace – di Giorgia Meloni, cercando di proporre un calco, più civile e progressisticamente potabile, del medesimo immaginario. Giorgia ha usato il suo corpo, il suo essere donna, la sua maternità, per dare un’aura di credibilità alla propria leadership – e questo è molto “de destra”: votate una brava mamma italiana e fidatevi. Ma Elly, in fondo, la mette sullo stesso piano; vuole dire: anche io “tengo famiglia” ma la mia è più moderna della tua e sullo stesso mercato il mio prodotto è più competitivo perchè convivo con una donna! Ma Elly, scusa: ma chi se ne frega? Perchè dovresti risultare più convincente o affidabile? Per le tue scelte affettive? Ma saranno bene affari tuoi. A me elettore devi parlare d’altro. Tanto il modello di Giorgia sarà ancora maggioritario, almeno per una altra trentina d’anni. Quindi il controcanto risulta oggettivamente inefficace, anche sul mercato elettorale.

Paola Lodato

Se mi consente, non sono d’accordo su tutto. Oggi c’è più che mai bisogno di sinistra, c’è più che mai bisogno di occuparsi delle persone fragili, c’è più che mai bisogno di stare accanto ai lavoratori, su questo siamo d’accordo. La Schlein oggi, secondo la mia opinione, incarna la voglia di cambiamento, è brava a comunicare, risulta convincente; da tempo il PD non aveva un personaggio così carismatico. Inoltre ritengo che non sia necessario nascere “poveri” per essere di sinistra e rappresentarli. Marx apparteneva alla borghesia, Enrico Berlinguer era un nobile sardo.Bonaccini è un ottimo amministratore. È stato preferito a Elly tra i tesserati PD che forse non avevano una grande voglia di cambiare..Adesso sta a Schlein passare dalle parole ai fatti, staremo a vedere.

Ennio Abate a Paola Lodato Se sono rose (di nuovo tipo: Schneil?) fioriranno. O presto appassiranno. Si rilegga meglio l’articolo di Rno Geovese da TERZO GIORNALE che ho segnalato sopra. Là troverà alcune solide ragioni contro le sue (rispettabili) opinioni. Il “bisogno di sinistra” è un desiderio ma non bastano i desideri per smuovere i culi pesanti dei burocrati del PD. E’ certo che boicotteranno la Schneil. Ce la farà a buttarli fuori dal partito? Stia lei a vedere. Poi ne riparleremo, spero.

Paola Lodato a Ennio Abate staremo a vedere. Il problema per i”culi pesanti” è che la gente, non chi è organico a loro, ma la gente fuori dai circoli, si è espressa in modo chiaro e inequivocabile. Se i burocrati non ascoltano la gente, il PD, quel PD, muore e per quanto mi riguarda, non vado al funerale, metaforicamente parlando.

5 marzo 2023

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Ennio Abate

UNA PRIMA OBIEZIONE A QUELLA CHE HA GIA’ INIZIATO LA CAMPAGNA ELETTORALE, MENTRE PD & C. LITIGANO O TESSONO INFINITI INTRIGHI IN SEGRETE E NON ARIEGGIATE STANZE

“a partire dai più piccoli e dai giovani”…
Gentile candidata sindaco (vero?) e Vicesegretaria Lega, tenga presente che a Cologno la maggioranza della popolazione è anziana e spesso abbandonata a se stessa.

P.s.
A mo’ di documentazione da “poliscriture colognom” 29 luglio 2022
https://www.facebook.com/…/colo…/posts/5305378799566083/

GERONTOCITTA’: UN BEL PROBLEMA

Mi pare interessante questa proposta di Mauro Cambia di ripensare Cologno *al futuro* partendo dal tema dell’invecchiamento della popolazione. È un tema tradizionalmente per specialisti e, aggiungerei, per riformatori. Da vecchio vorrei pormelo senza farmi troppe illusioni. E tenendo, ad esempio, ben presente che, se i venti di guerra soffieranno sempre più forti, avendo quasi tutte le forze politiche (PD in testa) scelto di sostenere la guerra in Ucraina , il tema rischia di essere presto sotterrato e dimenticato. A conferma di quanto i problemi anche settoriali o che ci vogliamo porre a livello locale sono intrecciati e condizionati da quelli generali. Ma non rinunciamo a ragionarci su. Mauro fa notare giustamente che il fenomeno tenderà a crescere (lo confermano le statistiche). E che è bene discutere di « come la città deve accompagnare questo cambiamento». Andremo di sicuro verso la «gerontocittà»? Per cui ci sarà una maggiore richiesta di «servizi di assistenza sociale e medica» o di forme di trasporto diverse da quelle attuali? O si avrà una crescita di nuclei monofamiliari e un aggravamento dei problemi di solitudine? O si moltiplicheranno le proposte di formare delle «Comuni di vecchi» (invece di quelle tutte giovanili del ’68) o housing sociale (edilizia sociale, o edilizia residenziale sociale o edilizia abitativa sociale)?
E che fine faranno i giovani o i bambini? Mauro paventa la fine di qualsiasi idea ( o utopia) di «città a misura di bambine/i ragazze/i e giovani». A me pare impossibile. Ci sarà o dovrà essere affermata la necessità di mantenere una certa proporzione tra vecchi, giovani e bambini. Muteranno le percentuali di queste categorie o generazioni e i rischi di una gerontocrazia andranno combattuti. Ed, infatti, Mauro propone di « attirare giovani sotto i 25 anni» anche a Cologno Monzese e accenna proposte adeguate a questo obiettivo. Ad esempio, « una defiscalizzazione temporanea comunale della casa e dei servizi rivolta a nuovi residenti». Il discorso sul piano razionale fila. E bisognerebbe approfondirlo. Che diranno i candidati sindaci in pectore o le varie coalizioni in formazione?

Alessandra Roman Tomat

Il problema esiste. Diciamo così: Rocchi si è posto (anche giustamente) il problema di una città troppo povera e ha ritenuto che potessero rinforzarla i quartieri di qualità. Se riteniamo questa strada sbagliata (oltre che classista anche destinata a fallire, prezzi troppo alti, troppo cemento che già non ci manca, la città è comunque periferica) l’alternativa sono i giovani. Si tratta di “coltivare” () dei cittadini che per ovvie ragioni sono più dinamici degli abitanti della geronto-città. La proposta di Mauro è interessante.

Gianluigi Sordi

In un passaggio di questo “volantino” della Sig.ra Perego leggo:Sento di aver cercato di intraprendere al meglio il ruolo di politico e dell’amministratore locale…Mi chiedo: Ma per meglio si intende di aver fatto cadere la giunta e far sì che il comune di Cologno Monzese sia ad oggi Commissariato a causa dei SUOI interessi personali e di partito??

Gianfranco Liparulo

L’analisi è buona. Mi domando a parte il “topolino”, chi potrebbe essere un candidato credibile da presentare. Forse 1 o 2 ci sarebbero anche, ma rifiutano l’incarico.Chi rimane?

Ennio AbateGianfranco Liparulo Io avevo fatto da subito il nome di Antonio Tagliaferri ma il silenzio (imbarazzato? ostile?), i calcoli di bottega e le divisioni interne di partiti e liste civiche non hanno certo incoraggiato a ragionare su questa possibile e affidabile (per me) candidatura.

Gianfranco Liparulo a Ennio Abate infatti lui è uno dei 2 del mio commento sopra, ma non vuole…

Ennio Abate a Gianfranco Liparulo  aNon vuole perché forse altri non vogliono. E come si fa a volere se sono mancate anche le condizioni preliminari per una decente valutazione della proposta? L’incapacità politica si vede anche dal silenzio. Non tanto di Tagliaferri, cosa spiegabile. Ma dei vari manovratori in ombra. Tutto molto triste e penoso.

Gianluigi Sordi a Ennio Abate analisi dura e cruda, tralascio il passaggio sui laureati e sulle menti pensanti o intellettuali, che di laureati ne abbiamo a dismisura ma che non sono stati usati pere loro capacità, ma solo per riempire le liste….e poi scaricati. Ma Ennio vorrei anche leggere una proposta scritta in parole povere facilmente comprensibile. Il tempo stringe è anche vero che i social sono un ottimo mezzo di divulgazione, Ma in una società con un età media alta e poco incline hai social forse è il caso di trovare la quadra e scendere tra la gente

Ennio Abate a Gianluigi Sordi Ho dichiarato che non ho i dati oggettivi sul grado di istruzione scolastica della popolazione di Cologno. Che non è questione trascurabile. Anche se non c’è nessuna conseguenza automatica tra un’alta percentuale di laureati e una buona politica. Un solo esempio mitico per capirci: Di Vittorio. Perciò ho parlato di *gruppi pensanti*. Non capisco invece a chi chiedi “una proposta scritta in parole povere facilmente comprensibile” o “la quadra”. Io ho iniziato a farla dal novembre 2022 proprio prendendo spunto dal tuo commento e avrai visto il tipo di reazione che c’è stata: il silenzio di tutti i dirigenti del PD, di SI, di CSD, di ArtLista. Cioè proprio di quelli che dicono di “stare in mezzo alla gente” e mi rimproverano di fare “l’intellettuale”. E’ alla loro porta che devi bussare. Se ti aprono, fammelo sapere.

7 marzo 2023

Ennio Abate

VABBE’ 1

E’ L’ORA DEI COMUNICATI STAMPA CHE COMUNICANO CHE A DUE MESI DALLE ELEZIONI A SINDACO TUTTI VOGLIONO COMPORTARSI RESPONSABILMENTE.

Maurizio Attanasi a Ennio Abate c è chi cerca di comportarsi responsabilmente sempre, non solo a due mesi dalle elezioni

Ennio Abate

SEGNALAZIONE

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Meri Micalizzi a Ennio Abate ah, ecco qualcosa che comincia a chiarire il nulla del dopo dicembre. Peccato

Ennio Abate

VABBE’ 2

CSD: COMUNICATO STAMPA DEL 07.03.2023 O DELLA PATETICA RETICENZA

La faccia sua era faccia d’uom giusto,
tanto benigna avea di fuor la pelle,
e d’un serpente tutto l’altro fusto;

(Inferno, Canto XVII)

Quale mente contorta ha scritto questo comunicato? Non ci vedo «coraggio». E’ solo un rattoppo su un vuoto politico durato mesi. Coraggio ci sarebbe, se spiegasse il perché mesi di trattative più o meno segrete, non abbiano prodotto – e siamo a due mesi dalle prossime elezioni ! – né il nome di un candidato sindaco né un programma. Di chi la/le responsabilità?
P.s.

Analisi (per chi avesse tempo per leggere)

Il comunicato di CSD è reticente perché:

  1. Dice mezze verità («La destra, responsabile della crisi che ha portato al Commissariamento del Comune, tra molte divisioni e contraddizioni») perché in Consiglio Comunale non c’è stata solo la Destra e anche l'”opposizione” va valutata nei suoi limiti.
  2. Vanta come “informativo” l’infelice e sprecato incontro del 6 ottobre 2022 nell’Auditorium di Via Petrarca, tutto volto a una retorica recriminazione al passato sulla “cattiveria“ della Giunta Rocchi: bruttissimo segno premonitore del marasma ora evidente di tutti i gruppi dirigenti del boccheggiante centro sinistra.
  3. Dopo mesi di silenzio dichiara pomposamente – manco si trattasse del Comitato Centrale della vecchia DC o del vecchio PCI! – che « CSD ritiene pertanto che sia arrivato il momento di informarei cittadini, le associazioni, i movimenti che operano nel sociale».
  4. Ripete – stancamente e in burocratese – obbiettivi («uno schieramento ampio e credibile, con un programma semplice, concreto e realizzabile, rinnovato nelle persone e nei contenuti, che riesca ad individuare un candidato/a competente che conosca il funzionamento di una buona amministrazione, i bisogni della città e sappia ascoltare i cittadini»che non sono stati raggiunti in tutti questi laboriosi (o inutili?) tavoli di trattative tra partiti e liste civiche.
  5. Non è capace di interrogarsi sulle responsabilità di questo vuoto politico, di cui l’astensionismoè il sintomo. Galleggia su questo ignoto, male interpretato per partito preso: «Le recenti elezioni regionali hanno dimostrato che anche a Cologno molti cittadini non si sentono più rappresentati e nemmeno lontanamente ascoltati». [E ci volevano le ultime regionali per capirlo?].6. Si crogiola nelle illusioni: «Pensiamo che nella città ci sia una forte attesa[Non sarà per caso sfiducia?] rispetto alle scelte che il centrosinistra sta per fare [!] e che gli elettori siano pronti a sostenere [provate a fare inchiesta e avrete delle sorprese…] una proposta [ma dov’è?] che guardi oltre i singoli recinti e le rendite di posizione e, salvaguardando il pluralismo, indichi una direzione chiara.» [Quale, se non è venuta fuori?]7. Come al solito, copre il vuoto politico, la colognosità con la giaculatoria degli «occorre», «devono», «siamo consapevoli delle difficoltă e degli ostacoli di questo percorso», perché «riteniamo necessario un cambiamento». [E chi non vuole un cambiamento sotto le elezioni!]

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