di Luca Ferrieri
venerdì 12 marzo 2010
Stralcio:
Se vogliamo quindi utilizzare il termine moltitudine in azioni poetiche e culturali dovremo cominciare a chiarire molto bene che esso non ha nulla a che vedere con la cosiddetta cultura di massa e con la massificazione, che esso vuol essere altra e antitetica cosa rispetto all’utilizzo che del bene comune, del senso comune, del luogo comune ha fatto e fa l’industria cultu-rale oggi divenuta potenza planetaria. Ancor di più dell’industria culturale occorre diffidare quando pretende di vendere con il pro-dotto anche l’aura e l’etichetta di esclusività
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