Archivi categoria: LATITUDINI

Ovunque e con ogni mezzo

Amore per le diagnosi e poesia

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di Donato Salzarulo

 1- Da diversi giorni conservo nella tasca sinistra del pantalone il foglietto fucsia di un post-it. Sopra è annotata la diagnosi della radiografia che Francesca ha fatto alla fronte. Si trattava di capire se i suoi mal di testa dipendessero dalla sinusite o da altro. Dovendo relazionarsi quasi quotidianamente con un gruppo di professori ai quali il consiglio più lieve che si possa dare è di cambiare mestiere, ero propenso a sostenere che questa fosse la causa principale dei suoi malori. Comunque, non è di questo che voglio parlare. Voglio parlare del mio innamoramento per le diagnosi. Le leggo, le rileggo, le raccolgo. Continua la lettura di Amore per le diagnosi e poesia

Su “La poesia dell’Isis”

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di Luca Chiarei

Segnalo l’articolo pubblicato nel numero 1132 di “Internazionale” dal titolo “La poesia dell’Isis”. Si tratta della traduzione di un articolo uscito sul “The New Yorker” a firma di Bernard Haykel, direttore dell’istituto per gli studi trans-regionali del Medio Oriente, Nord-Africa e Asia centrale della Princeton University e professore di cultura orientale e Robyn Creswell, docente di Letterature Comparate all’Università di Yale, poeta e redattore della rivista The Paris Review. Per chi l’ha perso potete trovare qui l’originale e una traduzione dal sito Asiablog.it.  Davanti ad un titolo di questo genere la prima reazione è stata quella dello spiazzamento: ma come, la poesia, l’arte della bellezza e del sublime associata allo stato islamico, al califfato dei tagliatori di teste e della dittatura teocratica? Continua la lettura di Su “La poesia dell’Isis”

Kirghizistan: crocevia importante tra le rivoluzioni “colorate” e le guerre della NATO

Presentazione di Marinella Correggia 

Non è poi così lontano il Kirghizistan.

Questa repubblica dell’Asia centrale insieme a Kazakhstan, Tajikistan, Turkmenistan, Uzbekistan, fino alla caduta dell’Urss si chiamava Republica socialista sovietica kirghisa. In un mondo in piena turbolenza, fra guerre, destabilizzazioni, terrorismo, l’area – la Hearthland – è un crocevia il cui controllo geopolitico suscita appetiti. Il piccolo paese ha sfrattato nel 2014 una base statunitense. Un evento mal digerito dalla superpotenza, tanto che una parte dei kirghisi teme manovre destabilizzanti da parte di chi vorrebbe attrarre il paese nell’orbita occidentale. Continua la lettura di Kirghizistan: crocevia importante tra le rivoluzioni “colorate” e le guerre della NATO

SCRAP-BOOK DAL WEB. Ewa Lipska tradotta da Paolo Statuti

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A due voci

– Non sarò più tua moglie.
– Non sarò più tuo marito.
– I bambini non capiranno cos’è accaduto.
– Bisogna mandarli al cinema. Continua la lettura di SCRAP-BOOK DAL WEB. Ewa Lipska tradotta da Paolo Statuti

SCRAP-BOOK DAL WEB – C.H. Sisson Reader

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da C. H. Sisson Reader, Carcanet, Manchester 2014

Tristia

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It is because of exile I am here,
The utmost tip of the world, for old age
Brings one to the edge of what one lived among.
Before departure I was of that race
Which passed the time but thought of something else,
But now time fills the whole horizon: Continua la lettura di SCRAP-BOOK DAL WEB – C.H. Sisson Reader

Da “Le anime di Marco Polo”

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di Giancarlo Baroni

L’anima di Marco

Quante bugie
hai raccontato? L’anima
stava al di qua della soglia
dove il corpo si trasforma in luce
e libera un’energia che ci proietta

in nuove dimensioni. Se
– dice lasciando
un’ennesima traccia – se il viaggio
in mezzo alle parole non ti basta
perché non vai? prova. Continua la lettura di Da “Le anime di Marco Polo”

Tra le foglie

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di Cristiana Fischer

La fotografia di una collina boscosa, al centro una casa, il testo di scrittura. Chi è l’artista della figura, chi trasmette la scrittura? Chi ha inquadrato il paesaggio da lontano (saluta e salva) chi articola e modera parole nel testo e sottoscrive un’opera che vive da sé impersonale e collettiva insieme? (Quasi in collegamento con la grafologia che analizza le firme dei dirigenti delle corporations, una sigla sull’operare collettivo.) Continua la lettura di Tra le foglie

Il poeta e la sua città: Sagredo/Lecce (3)

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di Antonio Sagredo

Passato leccese

Lo sapevo, lo presentivo, lo sapevo.

La città scampanava di fiori le chiese,
i bambini ronzavano attorno i campanili.
Il noviziato arrossiva sotto il chiostro barocco,
i limoni scotevano l’aria dal torpore di sangue
scivolato dal turchese! Continua la lettura di Il poeta e la sua città: Sagredo/Lecce (3)

La valle

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di Maria Teresa Granati

Sono nata in un paese di collina davanti a una grande valle, tra altre colline e altre valli, ma di fronte alla mia casa c’era quella che ancora oggi mi sembra la più bella e armoniosa.
La guardavo dalla finestra o dalla porta di casa, o quando camminavo sulla strada che porta al paese o dal belvedere che chiamiamo Pincio. La vedevo sempre uguale e sempre diversa, col mutare delle stagioni, di giorno e di notte, con la pioggia e col sole; mi incantava soprattutto con la neve, quando magicamente si trasfigurava.
Mi sono abituata, crescendo, a considerarla una sorta di rappresentazione del reale, del mondo, dell’altro da me, di cui tuttavia sentivo di far parte. Per un certo periodo, credo verso la fine delle elementari, sono stata convinta che fosse più o meno al centro del mondo, ma allora sapevo, dell’Italia e dell’Europa, quello che c’era nel manuale delle elementari o poco più. I miei primi viaggi, a Urbino, Firenze, Napoli, li devo al Liceo “Leopardi”, che ho frequentato a Recanati. Continua la lettura di La valle

Milano incroci

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di Cristiana Fischer

La Tangenziale Est verso La Gobba corre alta, da un lato l’incrocio tra la Martesana e il Lambro, dall’altro la cupola vuota con l’Angelo che regge a braccio teso il pesce per la coda. Senza code si entra in Palmanova, la crisi smagrisce il traffico anche a Loreto. Sempre gli stessi percorsi. Capatina di collegamento in centro, capolinea del 15 in piazza Fontana, la Banca dell’Agricoltura è diventata Montepaschi, altri disastri. La bambina non smette di parlare e giocare: è frutta o verdura? cotta o cruda? il colore di fuori è uguale a quello di dentro? Continua la lettura di Milano incroci