
Traduzione di Franco Tagliafierro e Elisa Sanchez-Casas
Traduzione di Franco Tagliafierro e Elisa Sanchez-Casas
dal romanzo “Il dottor Živàgo” e da precedenti rivisitazioni TRADUZIONI LIBERE E “LIBERATE” DI ANTONIO SAGREDO (da 2 dicembre 2020 a 9 gennaio 2021)
Amleto Quando cessarono dal fondo i bisbigli entrai in scena, malfermo ed incerto mi poggiai ad una porta, cercando d’ascoltare se vi fosse in lontananza qualcosa in un eco che la vita mi doveva.Continua la lettura di Boris Pasternàk, Otto poesie
Tutte le interviste dei militanti di AO, solo in parte utilizzate nel libro, si trovano al link: http://www.comune.bologna.it/iperbole/asnsmp/interviste.html della Fondazione Marco Pezzi di Bologna, dove si trovano anche alcune istruzioni per poterle leggere.
La presentazione del libro avverrà lunedì 22 febbraio alle 17.30 necessariamente on line. Introdurrà Luigi Ferrajoli.
Il libro si può comperare in libreria, su Amazon e sul sito della casa editrice www.mimesisedizioni.it al costo di € 20.
Il nuovo libro di Angelo Lumelli è il risultato della riscrittura della sua opera poetica. L’autore ha definito l’operazione una “ripronuncia”, che vale come un nuovo dire, un tornare alla voce, a un magico daccapo, e con ciò mandando all’aria una delle poche cose
certe della letteratura, il fatidico “testo”, quanto di più sacro e intoccabile, allorché, diventato “figura”, impone di non essere sfigurato. Invece, un lavoro accurato di scavo, di rimozione, di sostituzione ha investito le pagine del passato – anche di quello recente –
lasciandole nuove. Ha salvato solo i titoli: cosa bella cosa, trattatello incostante, bambina teoria, seelenboulevard1… Quindi è un libro inedito, ed è un libro della vita.
( Da Destinazione e origine. Per un’introduzione all’opera di Angelo Lumelli di Eugenio Gazzola)
Su Franco Fortini, Ventiquattro voci per un dizionario di lettere
di Elena Grammann
Continua la lettura di Fortini e la scienza della divulgazione
di Giuseppe Natale
Che la crisi della democrazia si debba risolvere strangolandola e che gli strangolatori – per litigiosità e insipienza – debbano essere proprio i partiti, rappresentanti del “popolo”, incapaci di governare prima e ora tutti (tranne – formalmente – FdI) genuflessi davanti a Draghi, una specie di podestà catapultato apparentemente dall’esterno, è cosa pericolosa e inaccettabile. Forse nulla contiamo più, ma testimoniare – ciascuno con le proprie convinzioni – il nostro dissenso mi pare il minimo. Pubblico perciò la denuncia a caldo di Giuseppe Natale, collaboratore di Poliscritture. Si tratta di una lettera che ha inviato a «il manifesto» (e al «Fatto quotidiano»). [E. A.]
Continua la lettura di Mattarella e il governo di “alto profilo”
di Ennio Abate
Pubblico la mia prefazione a questa raccolta di poesie in dialetto di Fosco Giannini
Due osservazioni sul mondo del lavoro
di Davide Morelli
Un intervento pacato e attento sui drammi sociali quotidiani seppelliti dalla chiacchiera dei social e della “politica”. [E. A.]