Tutti gli articoli di poliscritture

Il futuro è Nato?

di Marisa Salabelle

Si è svolto a Venegono superiore (Varese), il 4 e 5 febbraio 2023, il convegno dal titolo “Il futuro è Nato?”, organizzato da “Abbasso la guerra” in collaborazione con diverse altre associazioni. Un convegno particolarmente nutrito di interventi, con relatori di livello tra i quali Manlio Dinucci, Alex Zanotelli, Alberto Negri, Antonio Mazzeo e altri. I temi toccati sono stati diversi: l’identità e l’evoluzione della Nato, le sue campagne militari, i suoi rapporti con L’Europa e l’Italia, il rischio nucleare, l’inquinamento e le malattie legate alla sua attività sui vari territori, l’informazione e la disinformazione. Continua la lettura di Il futuro è Nato?

Scene di famiglia dall’interno

di Marga

Correva l’anno… e certo che correva. Così come fanno tutti gli anni: è nelle loro corde. Ma quell’anno correva in modo troppo disordinato. D’altronde anche gli stessi movimenti degli umani erano caotici, c’erano tumulti, si vociferava di aspettative di cambiamento, dell’avvento di un Salvatore che avrebbe aperto una nuova Via (e da lì se ne sarebbero generate delle altre) e tutto ciò creava un grande polverone che si mescolava a quello sabbioso che veniva dal deserto. E davvero non c’era pace tra gli ulivi. Quindi quell’anno correva così vertiginosamente da avvolgersi su se stesso creando un vortice dentro il cui imbuto venne risucchiata una ignara coppia nonché l’asinello su cui la donna, in avanzato stato di gravidanza, stava caracollando. Continua la lettura di Scene di famiglia dall’interno

Il pensiero creatore, ultima speme

di Franco Nova

Il tramonto rosso acceso
di un occidente protervo,
il grigio teneramente disteso
in un oriente disattento,
suscitano sentimenti d’odio
o puro piegarsi all’abulia.
Voglia d’afferrare l’ignoto
e desiderio di nulla sapere;
sempre in contrasto fra loro,
l’uno non eliminerà l’altro.
La tragedia irrompe da un lato,
dall’altro si spegne nel noioso
ripetersi d’una piatta quiete.
L’Umanità procede comunque
senza nulla capire di dove va,
s’immagina un futuro sublime
e si perde nella ripetizione
d’usuali azioni che crede diverse.
Finirà con sua somma inutilità e
l’Universo non ne avrà sentore.
Né una perdita né un guadagno,
si spegnerà una sola lampadina
fra miliardi che ancora brillano,
uomini presuntuosi e sciocchi
soltanto fili della lampadina.
Mai muteremo l’Universo
per noi solo cielo stellato che
ignora la nostra vanagloria.
Diamoci pure un nido migliore,
ma abbiamo pure il pensiero;
creiamoci un altro mondo,
in cui vivremo sempre
dopo la fine dell’Universo.
Smettiamo di voler cambiare
quello in cui alloggiamo;
la nostra fortuna è pensare
d’essere destinati all’eternità
d’un mondo senza materia,
accolti da deità da noi create.  

Pensieri disordinati su pace e guerra

di Marisa Salabelle

Da qualche anno faccio parte del movimento PaxChristi e in particolare del “Punto pace” di Pistoia. Non sono credente, ma sono cresciuta in ambiente cattolico e al mondo cattolico sono rimasta in parte legata; PaxChristi è un movimento non clericale, aperto al mondo laico e alle altre religioni; d’altra parte, di questi tempi, una delle poche voci che si alzano chiare e nette contro la guerra è quella di papa Francesco. Continua la lettura di Pensieri disordinati su pace e guerra

Il conflitto supremo

di Franco Nova

La laida mietitrice
arrota la falce lunare.
Con quella crea terrore,
non in me che la odio.
Troppa ormai la vita
che senza avvertirti
t’ha voltato le spalle
e offre la testa alla falce,
la cui luce è ora rossa.
M’allontano dalla serva,
sdegnato del tradimento.
Pochi sembrano saperlo:
la vita ha più innesti e
alcuni sputano veleno
sull’infame quand’essa
acumina la sua falce.
Resistono gli impavidi e
chi sa quanto dureranno,
ma la resa non sarà mai
vergognosa per viltà. 

L’amore questo sconosciuto

di Pasquale Mastrantoni 

Nella mente gracidano rane,
donne di tempi lontani
cacciate dal percorso seguito
in cerca della Divina cui
dedicare tutta la mia vita.
Non la trovo, tracimo di sollievo
per questa fortuna d’eccezione.
Una rana, la più perfida
mi contraddice e turba
la mia ferma convinzione.
Non questa o quella donna
illumina la tua anima e
ne cancella ogni ombra.
E’ l’amore, empito ignoto
che ti conduce in cielo;
e tu voli senza ali né fatica.
Tutto è chiaro intorno a te,
non c’è limite né orizzonte.
All’improvviso pur nel nulla
sbatti contro l’invisibile;
che cos’è non lo capisci,
ma è la fine del tuo volo.
Sotto di te riappare la Terra
e il gracidare delle maledette
scuote di nuovo il tuo udito.
Sii realista: vivi in basso,
non fantasticare l’ignoto.
 

Der Erzähler refurbished. Benjamin revisionato da Baricco

di Marco Gaetani

Ripubblico questo saggio  già comparso sul vecchio sito non più accessibile di POLISCRITTURE 20210-2013 . Ricordo che è, però, presente  nel PDF del n. 8 di Poliscritture – rivista cartacea  del dicembre 2011 (scaricabile qui) [E. A.] Continua la lettura di Der Erzähler refurbished. Benjamin revisionato da Baricco

Un amore che tutto travolge

di Pasquale Mastrantoni

 
Bagliori accecanti sui bastioni della città,
solo esistenti nei miei occhi a difesa
della mia anima assalita dai predoni.
Vogliono rapire la bruna Dionisia
pur essa mia fantasia per difendere
quel miscuglio di teneri sentimenti
aggrediti dalla cruda vita del reale.
Eppure è per un momento esistita
questa fanciulla col sorriso di fata,
ma credo rivolto a maschio rovente
che le recitava una poesia dai versi
sciolti da ogni forma di pudore.
Sentivo la poesia cantata da costui,
ma cresceva la bellezza della fanciulla
con invisibili baci dalle labbra
a schiudere in me la porta della gioia.
Finirà presto questa sensazione
d’avere accesso alla casa nel bosco
ormai circondata da quei bagliori.
Ho capito allora: la sete d’amore
s’è fatta travolgente e mai più
sarà spenta dal veleno d’un risveglio,
che l’animo mio non cercherà
nel mondo reale così squallido.
Quella città è in fondo un Paradiso,
i bastioni costruiti dal mio amore