Archivi tag: Danilo Montaldi

Ricordando Gianfranco Fiameni

di Ennio Abate

Con Gianfranco Fiameni ebbi alcuni incontri e scambi attorno al 2002 e negli anni seguenti fino al convegno del 2006 a Cremona su Danilo Montaldi a cui partecipai (qui). Poi ci perdemmo di vista. Pochi giorni fa pensavo a lui, alla sua amicizia con Danilo; e, controllando sul Web, ho saputo che è morto nel 2016.  Lo voglio ricordare nella cerchia di Poliscritture con una sua testimonianza sul gruppo cremonese di Unità Proletaria e due appunti del mio diario del 2002. E’ un modo minimo per rendergli omaggio in un tempo così ingrato verso quanti a ragione poterono chiamarsi compagni fino agli anni Settanta del Novecento. Faccio presente che ho ripreso dal Web (qui) la testimonianza di Fiameni. E’ in una edizione un po’ approssimativa (mancano le indicazioni della data e del luogo dell’intervento e non sono venuto a capo di alcuni nomi citati) e me ne scuso. [E. A.]

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Due note al Bellocchio di Marchesini

a cura di Samizdat

Matteo Marchesini, giovane e brillante critico letterario, ha oggi pubblicato su LE PAROLE E LE COSE 2 un’approfondita riflessione, “L’UMANITÀ È ANTIQUATA. SUI SAGGI DI PIERGIORGIO BELLOCCHIO”. Ho lasciato su quel sito “fratellastro” di Poliscritture fin dalla nascita queste due stringate considerazioni. [E. A.]

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Maschere

T. N., Maschera che cancella i desideri nello specchio, 1980

di Ennio Abate

Andavamo in manifestazione verso Roma con giovani compagni. Pozzanghere e grosse lastre di pietre sul cammino. Alcuni ci sguazzavano. Io cercavo di evitarle saltando sulle pietre asciutte. Ho saltato anche un torrente e ho cambiato strada. Ero in campagna. Un casolare. Qui dicevo abitano cent’anni? ( campano cent’anni?). Ho visto un vecchio alto di statura e robusto, ma quasi cieco. Cosa gli era accaduto? L’ho preso per un braccio e l’ho aiutato a sedere. Ma d’un tratto è crollato a terra. Mi son avvicinato al suo volto. Sembrava una maschera di bronzo, come quella di un antico guerriero ( immagini di Micene?). Si sono avvicinati dei passanti. Io singhiozzavo dicendo: questo è Montaldi…

(Diario 9 gennaio 2004, Sogno)

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Già tra noi…

Storie di migranti raccolte da Jorida Dervishi

a cura di Ennio Abate

Pubblico stralci dell’introduzione e di alcune storie di vite migranti di “La mia storia è la tua storia”, un libro in via di stampa scritto e curato con passione dalla giovane Jorida Dervishi di origini albanesi e tutor universitaria a Milano. L’ ho letto in bozze e la mia riflessione, che ora fa da prefazione al libro, oltre a richiamare temi già toccati qui su Poliscritture, vuole essere anche un riconoscimento convinto del lavoro di integrazione fatto da tanti anni, attraverso i corsi d’italiano a favore dei migranti, dal “Centro di cultura popolare” di Pioltello, in particolare nella sede di Seggiano che ho sia pur saltuariamente frequentato. [E. A.]

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Da Renzo Tramaglino (meridionale) a Samizdat. Scavando nel mio ’68

di Ennio Abate

1. Che fatica dopo cinquant’anni! Cancellato un futuro possibile, appena intravisto, è – ahimé – ancora: Continua la lettura di Da Renzo Tramaglino (meridionale) a Samizdat. Scavando nel mio ’68

Kaethe_Kollwitz_Die_Freiwilligen

Che fare quando nulla pare sia possibile fare?

di Ennio Abate

In evidenza. Pima pubblicazione 28 feb. 2016

Lettera aperta a Giulio Toffoli ma non solo a lui

"O frati", dissi "che per cento milia
 perigli siete giunti a l'occidente,
 a questa tanto picciola vigilia

d'i nostri sensi ch'è del rimanente,
 non vogliate negar l'esperienza…[di?]

Caro Giulio,
rispondo sinceramente e pubblicamente e non nell’ambito più “protetto” degli scambi tra redattori di Poliscritture al tuo ultimo commento (qui). Perché non giova nascondere le divergenze tra me e te, dato che non sono poi tanto diverse da quelle che esistono tra me e altri redattori o commentatori o collaboratori esterni a Poliscritture. Continua la lettura di Che fare quando nulla pare sia possibile fare?