Archivi tag: Donbass

Stretti Perigliosi

di Paolo Di Marco

1- Qualche nota a partire dal dibattito Rovelli-Sofri

L’intervento di Rovelli sulla pagina FB di Sofri (qui) ha un tono molto pacato ed anche accorato, esprime concetti e riflessioni che potremmo dire di grande buonsenso e largamente condivisibili anche da chi ha sensibilità diverse.
D’altro tono la risposta di Sofri (qui),  assai elaborata, studiata ad arte direi. Continua la lettura di Stretti Perigliosi

Sul libro di Andrea Graziosi

L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia

di Ennio Abate

So che la guerra in Ucraina a quasi  dieci mesi dal suo inizio (24 febbraio 2022) è allo stallo ma continua  a produrre morti e distruzione –  un temporale sul quale incombe il fantasma di un nube apocalittica. So pure che gli schieramenti contrapposti nel dibattito dei primi giorni di guerra si sono stancamente cristallizzati e vengono ripetute  le stesse accuse o gli stessi argomenti. Per lo più propagandismo piatto.  Mi sono, perciò, imposto di seguire da lontano e in silenzio i commenti o gli articoli che sull’argomento riesco a captare. Ma il libro dello storico Andrea Graziosi, segnalatomi da un amico, per scrupolo ho voluto leggerlo e commentarlo. Malgrado avessi letto con sospetto l’elogio che ne ha fatto l’”interventista” Adriano Sofri sulla sua pagina FB. Forse – mi sono detto – offre dati o argomenti che ignoro. O che potrebbero farmi rivedere o correggere la posizione che ho preso  allo scoppio della guerra e nelle riflessioni immediatamente successive (ad. es. qui e qui). Continua la lettura di Sul libro di Andrea Graziosi

Russia-Ucraina. Tra princìpi teorici e prassi politiche in 10 punti

di Giorgio Mannacio

1.
Mi  chiedo come mai – ipotizzando una guerra in cui siano esattamente  individuabili chi è l’aggressore e chi l’aggradito – entrambi finiscano per chiedere la pace.
Questa meraviglia paradossale implica prima di tutto – a mio giudizio – un discorso sulla guerra. Fallita ogni costruzione di modelli di pace perpetua, resta la realtà sempre presente di guerre più o meno estese. Messa d parte una spiegazione   connessa con radici antropologiche – che finiscono per legittimare ogni tipo di aggressione lasciando da parte ogni ricerca sulle specifiche “ ragioni “ dei conflitti – sembra necessario cominciare dalla posizione di alcuni princìpi inderogabilmente umani. Dobbiamo credere di nascere liberi e precisare questa affermazione riguardi anche a quelle strutture stabilmente organizzate nelle quali si manifesta  la inalienabile politicità del nostro genere.
In base a questa affermazione di libertà mi sento di sostenere – come ho scritto su Poliscritture tempo fa – che ogni Stato è libero e deve essere lasciato libero di organizzare la propria struttura  interna come meglio (o peggio) crede.
Se la guerra è definibile come aggressione per ridurre in qualche modo l’esistenza di  uno Stato o cambiarne la “qualità di vita“, siamo di fronte ad una guerra  contro il principio di libertà.
Fuori di ogni reticenza: non si deve esportare – con l’aggressione guerra –né la democrazia né la dittatura. Per coerenza ne deriva che i possibili conflitti interni ad uno Stato vanno considerati atti di gestione del potere di quello Stato e non debbono interessare altri Stati se rimangono “interni“ a chi li subisce.
Alla luce di quello che attendibilmente conosco penso che vi  sia stato realmente il feroce conflitto interno tra parte dei cittadini ucraini e parte dei cittadini ucraini favorevoli ad un cambio di struttura socio-politica e come  tali inclini ad una secessione.
In coerenza con le premesse la stessa valutazione negativa applicherei nell’irreale ipotesi di un’invasione ucraina della Russia notoriamente non democratica.
Il “vantaggio“ teorico del modello che ho disegnato sta nel fatto di permettere – concettualmente e cioè come regola di comportamento – la coesistenza di diversi Stati in un livello minimo di reciproca tolleranza.
Ignoro totalmente se il conflitto interno all’Ucraina (la guerra civile in atto – a quanto letto – dal 2014 ) abbia comportato reali rischi alla vita russa. Continua la lettura di Russia-Ucraina. Tra princìpi teorici e prassi politiche in 10 punti

Guerra in Ucraina. Prese di posizione (8)

Questo articolo mi pare ottimo (e disperato)…[E. A.]

L’Europa nel gorgo dei nazionalismi (qui)

Il revanscismo russo rientra in una vicenda storica iniziata nel 1914, che il comunismo non è riuscito a interrompere

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