Archivi tag: Franco Cardini

Guerra in Ucraina. Prese di posizione (10)

Tabea Nineo, Maschera del sospetto, 1980

RIORDINADARIO 22 febbraio – 4 marzo 2022

di Ennio Abate

 

22 febbraio

Leggo su FB  nella pagina di Brunello Mantelli: « La decisione di Putin di considerare annullati gli accordi di Minsk (Minsk II) è gravissima. Sebbene non attuati da entrambe le parti (Russia ed Ucraina, ancorché firmatari) quegli accordi rappresentavano una cornice negoziale entro cui aprire trattative. Il riconoscimento unilaterale delle Repubbliche separatiste del Donbass e l’invio ufficiale di truppe russe al loro interno sono pressoché sinonimo di guerra. Che poi sia la coda (il Donbass) che muove il cane (la Russia) o viceversa è sicuramente materia di riflessione, attuale e ancor più futura, ma allo stato una qualche reazione dura da parte di Usa + UE mi pare del tutto indispensabile. Sgradevole da dirsi e da pensarsi, ma non mi pare esistano alternative, ora. L’unica, fragile, via, per riaprire un qualche dialogo con Mosca è qui e adesso reagire con molta durezza. Con tutti i rischi che ciò comporterà».
Che prontezza. La presa di posizione non mi piace. Anche perché è immediatamente corredata  da insulti sprezzanti  nei confronti dei primi commentatori che la criticano e vengono accusati – a freddo e senza argomentare –  di essere dei Quisling, dei Pavolini, dei Pétain.  Evito di commentare. Continua la lettura di Guerra in Ucraina. Prese di posizione (10)

I memoricidi della memoria selettiva

di Lorenzo Galbiati

Nella logica della critica dialogante che Poliscritture ha sempre praticato pubblico questo intervento di Lorenzo Galbiati, pur avendo delle riserve in parte già espresse in un mio precedente confronto con lui (qui). Le approfondirò nel corso della discussione che spero si apra e sia a più voci. [E. A.]

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Appunti politici (2): Improvviso poco musicale

ennio-appunti-politici-2

di Ennio Abate

« Allora cerchiamo di capire, nei limiti del possibile, quali sono le dinamiche in gioco e il posto che noi, come nazione nello scacchiere, occupiamo». (Simonitto)

1.
«Cerchiamo di capire» mi sta bene. Chi sono quelli che devono cercare di capire è, mi pare, alquanto incerto, perché – per me – è incerto chi sia questo “noi” che deve capire e cosa deve capire. È un «noi, come nazione»? Mi pare che rispondano sì Bugliani, Fischer, Paraboschi e Simonitto (e ovviamente, in altre sedi e per ora non in questo post, Buffagni e La Grassa). Continua la lettura di Appunti politici (2): Improvviso poco musicale