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Adorno sul concetto di genio

(Parlando a me stesso)

a cura di E. A.

1. Il concetto di genio è […] sbagliato poiché le creazioni artistiche non sono creature e gli uomini non sono creatori.

2. L’estetica del genio [è falsa poiché] sopprime il momento di finitezza del fare, della tέχνη nelle opere d’arte a favore della loro assoluta originalità […] e con ciò mette al mondo l’ideologica concezione dell’opera d’arte come di un qualcosa di organico ed inconscio, ideologia che poi si allarga a torbida corrente dell’irrazionalismo. Fin dall’inizio lo spostamento d’accento dell’estetica del genio sul singolo […] distoglie anche dalla società, assolutizzando il singolo.

3. I produttori di opere d’arte significative non sono semidei bensì uomini fallibili, spesso nevrotici e minorati.

4. Il momento della verità nel concetto di genio va ricercato nella sostanza dell’opera [contro “le pacchianerie biografiche sugli artisti”].

5. Il concetto di genio, quando sul finire del XVIII secolo venne in auge, non era ancora per nulla carismatico; secondo l’idea di quel periodo ciascuno doveva poter essere genio, purché si esprimesse in maniera non convenzionale, come natura. Genio era atteggiamento, era “vivere genialmente”, quasi intenzionalità; solo più tardi […] se ne fece una grazia divina.

6. Il genio diventa tanto più ideologia quanto meno il mondo è mondo umano.

(da T. W. Adorno, Teoria estetica, pagg. 287-288, PBE Einaudi, Torino 1977)

Speriamo arrivi una ben diversa epoca

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di Franco Nova

Quand’ero giovane, avevo ali forti e instancabili,
ma non conoscevo le montagne.
Quando fui vecchio, conobbi le montagne
ma le ali stanche non tennero più dietro alla visione.
Il genio è saggezza e gioventù.
 

(Edgar Lee Masters, Spoon River)

Quest’autore, di cui saccheggerò ancora il bel libro di poesie, è uno di quelli che mi fanno amare la “Merica”. In effetti, mi sono formato, dai dieci anni in su, al cinema, alla musica leggera e jazz, alla letteratura, di quel paese aborrito per tutt’altri motivi. Poi ho letto, magari con ancora maggiore piacere, i russi, i francesi, Dickens e Oscar Wilde, ecc. Non ho mai però smesso di amare quanto di americano ho appena nominato. E Spoon River è stata la mia passione continua, mon livre de chevet. Continua la lettura di Speriamo arrivi una ben diversa epoca