Archivi tag: Lyotard

Vetrine di Pietra Ligure

di Donato Salzarulo

1.
Per un po’ l’ho chiamato pomposamente “paradigma della vetrina”. Classico lampo della mente, l’intuizione è emersa nei circuiti cerebrali, durante una camminata mattutina sul lungomare di Pietra Ligure. Erano le nove e zero otto del sette maggio (tanta precisione è dovuta soltanto al cellulare). Stavo percorrendo la solita strada per andare a comprare i giornali. All’altezza del molo, la luce solare attraversava intensamente le larghe vetrate della giostra permanente per bambini. Attraversava e rifletteva, creando un effetto piacevole, uno spettacolo che attrasse la mia attenzione. Continua la lettura di Vetrine di Pietra Ligure

Nietzsche come fondamento della metapolitica?

Franco Fortini, Una lettera a Nietzsche

Per introdurre l”accurata,  problematica e non scolastica analisi  che Elena Grammann fa di un preveggente scritto, in cui Franco Fortini, verso la fine degli anni Settanta del Novecento, avvertì – tra i primi – i rischi della Nietzsche-Renaissance,  stralcio questo passo da uno dei saggi che Roberto Finelli – un filosofo che spesso ho segnalato  – ha dedicato su “Consecutio Temporum”  del  30 aprile 2019 (qui)  al tema dell’abbandono del pensiero di Marx  dopo la breve fioritura avvenuta a cavallo del biennio “rosso” del ’68-’69 : «Così in breve, a partire da quei fine anni ’70, filosofi, intellettuali, operatori culturali a vario titolo, diventarono quasi tutti heideggeriani e anziché di processo di valorizzazione, di composizione organica, di saggio del plusvalore, di tecnologia come sistema forza lavoro-macchinismo nella produzione di capitale, si cominciò a parlare di «Tecnica» come volontà di manipolazione e potenza di un Soggetto umano nella sua contrapposizione all’Oggetto: e come realizzazione nell’età moderna di una metafisica cominciata nell’età classica di Platone ed Aristotele, quale conseguenza di una rimozione originaria del senso dell’Essere e quale affermazione di un miope quanto ottuso antropocentrismo». [E. A.]

di Elena Grammann

 […] gli ormai numerosi necrofori delle lettere e della critica che vanno gridando «Viva la morìa!», come i monatti, subito dopo tornando a portarsi il fiasco alla bocca.
                            (F. Fortini, Avanguardie della restaurazione)

Continua la lettura di Nietzsche come fondamento della metapolitica?