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Diari

di Adriano Barra

Un diario che non è un diario – Blanchot (1959) è acido e liquidatorio: « C’è, nel diario, la felice compensazione reciproca di una duplice nullità. Chi non fa niente della sua vita, scrive che non fa niente, e così si trova di fronte ugualmente a qualcosa di fatto. Chi non scrive perché si lascia sviare dalle futilità della giornata, si volge a questi niente per raccontarli, Continua la lettura di Diari

Scusi, lei è toscano?

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di Luca Lenzini

In questa Lectio Magistralis, tenuta presso il Circolo A.R.C.I. di Quaracchi (PI) il 1 maggio 2014, Luca Lenzini scende nelle visceri della «toscanità» della «Sinistra Simpatica», figlia sghignazzante e disinibita  del vetero, austero, torvo e iperideologico “comunismo all’italiana”. Da lì è spuntato ora il “Giglio Magico” renziano di cui tutti sentiamo il lezzo. Nel ripercorrere la microstoria che ha portato all’accoppiamento non certo giudizioso dell’«egemonia sottoculturale» del “centro-destra” con la satira di sinistra alla “Blob”,  egli si sofferma sull’ascesa del talentuoso e diavolesco Roberto Benigni. La sua parabola da “Televacca” a Hollywood non è dissimile da quella del politico fiorentino in questi giorni volato da Presidente del Consiglio negli USA. Questa «comicizzazione» del politico (e politicizzazione del comico) ha coperto e un po’ prodotto lo sconvolgimento storico, da cui non sappiamo come uscire. La Lectio di Lenzini sembra un divertissement ma non lo è. Con uno stile alto, amaro e solenne, quasi dantesco, ci rimanda a un urgente e drastico ripensamento della storia di questo Paese. Occhio all’accenno: «l’anno dopo è il 1978, e non è necessario insistere sul giro di boa che quell’anno significò per la storia del paese (e del Pci)».  [E.A.] Continua la lettura di Scusi, lei è toscano?