Archivi tag: migranti

Sugli sbarchi dei migranti

di Maria Grazia Addesa 

Lei è solo una bambina, guarda la superficie del mare attraversata dal loro legno e stringe la mano di sua madre. Quando incrocia il suo sguardo ci legge la paura, che quello che si sono lasciate alle spalle non le abbandonerà mai davvero, che ciò che le aspetta non corrisponda a ciò che immaginano. Continua la lettura di Sugli sbarchi dei migranti

Un privilegio immeritato: undici anni nel Niger

       

di Mauro Armanino

Straniero per scelta è un gran mestiere. Passano i Paesi e scorrono i volti incontrati come in un racconto dove i personaggi sono in cerca d’autore. Si confondono talvolta nella memoria che, come sappiamo, è selettiva e immagazzina quanto basta per non perdersi nel mondo del passato. Straniero in Costa d’Avorio, in Argentina, in Liberia e, infine nel Niger, incastonato nel Sahel come una terra di passaggio. Ad essere straniero di adozione non ci si abitua mai, solo si può, a tratti, dimenticare di esserlo. Straniero e dunque ‘strano’ o meglio, esterno, estraneo, dal latino e dal vecchio francese ‘estrangier’. Una collocazione privilegiata perché definita da limiti, margini e frontiere che, com’è noto, si presentano come mobili, nomadi e negoziabili. Mi trovo comunque in buona compagnia perché, secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati HCR, l’anno scorso le persone che si sono trovate straniere altrove, spesso senza averlo scelto, ha raggiunto la cifra di 84 milioni. Si formasse un Paese a parte sarebbe il diciassettesimo più grande del mondo, prima dell’Iran o la Germania. Sono cittadino di questo unico Paese da una vita. Continua la lettura di Un privilegio immeritato: undici anni nel Niger

Ultime notizie da Vicofaro

di Marisa Salabelle

Dopo un lungo periodo in cui giornali e talk show sembravano aver dimenticato don Biancalani e la sua controversa attività a favore dei migranti, ultimamente i media si sono risvegliati. Ha aperto i giochi, se non mi è sfuggito qualcosa, Il Giornale, un quotidiano di raro equilibrio e di nota obiettività. «Don Biancalani trasforma la chiesa in un centro di accoglienza» titola venerdì 11 ottobre, e apre l’articolo con queste parole: « Decine di materassi in tutta la chiesa e poi scarpe, zaini e vestiti. È l’idea di accoglienza di don Massimo Biancalani, parroco di Pistoia, che ha deciso di ospitare negli spazi della chiesa di Vicofaro, la più grande della città, 250 migranti.»

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Già tra noi…

Storie di migranti raccolte da Jorida Dervishi

a cura di Ennio Abate

Pubblico stralci dell’introduzione e di alcune storie di vite migranti di “La mia storia è la tua storia”, un libro in via di stampa scritto e curato con passione dalla giovane Jorida Dervishi di origini albanesi e tutor universitaria a Milano. L’ ho letto in bozze e la mia riflessione, che ora fa da prefazione al libro, oltre a richiamare temi già toccati qui su Poliscritture, vuole essere anche un riconoscimento convinto del lavoro di integrazione fatto da tanti anni, attraverso i corsi d’italiano a favore dei migranti, dal “Centro di cultura popolare” di Pioltello, in particolare nella sede di Seggiano che ho sia pur saltuariamente frequentato. [E. A.]

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Salire e guardare dall’alto

di Baba Andrea*

 

  1. Finalmente, venti. Ovvero, l’Africa vista dall’Italia

Dopo diciannove lettere scritte dall’Africa, stavolta cambia la prospettiva. Torno infatti in Italia per poche settimane, a distanza di tre anni dall’ultima volta e dopo ormai sei anni in Mozambico. Dopo averle scritte, rileggo le righe che stanno lì sotto e mi rendo conto che – a differenze delle altre lettere – non sono parole che raccontano l’Africa dalla prospettiva dell’Africa. O meglio, lo sono solo in parte. Raccontano, piuttosto, l’Africa a partire dall’Italia. Perché è inevitabile: il luogo dove la testa pensa, il cuore sente e gli occhi osservano cambia il senso di quello che le mani, alla fine, scriveranno. Soprattutto se il luogo è quello dove sei nato, cresciuto e hai cominciato ad orientarti nella vita e nel mondo. Continua la lettura di Salire e guardare dall’alto

Città dell’Accoglienza

 

 

di Marisa Salabelle

Il veleno che ci ammorba si espande ogni giorno di più. Sui media uomini politici, personaggi pubblici e persone comuni approfittano della facoltà, che i social media offrono a tutti, di dire la propria su qualsiasi argomento, per fare a chi la spara più grossa. Dopo che un uovo lanciato dal finestrino di un’auto ha lesionato la cornea di Daisy Osakue, i commenti più insensati si sono sprecati. È stato un gesto razzista, no, non lo è stato; gli aggressori hanno sbagliato bersaglio, Daisy è italiana, è una campionessa di atletica, conosce l’inno di Mameli (in caso contrario, ça va sans dire, il lancio dell’uovo sarebbe stato giustificato). Non è razzismo lanciare uova contro una ragazza nera, anzi, lo è se il lanciatore è figlio di un consigliere PD: oh, goduria! A proposito di padri e figli, saltano fuori voci preoccupanti sulla famiglia di Daisy: eh, ma se i genitori non sono esattamente persone specchiate, allora se lo meritava, quell’uovo nell’occhio! E i leghisti che baciano le uova e se le bevono, cosa vogliono dirci? Che tirare uova addosso alla gente è ben fatto? Che siccome (peccati di gioventù) l’ha fatto anche Salvini, allora è diventato un nobile gesto? O non si saranno bevuti il cervello, piuttosto che l’ovetto? Continua la lettura di Città dell’Accoglienza

Migrazioni. Punti di vista in contrasto

“The Making of Domain Field: Antony Gormley at Baltic” (2003)

Pubblico da POLISCRITTURE FB questo scambio di opinioni tra me e Roberto Buffagni che su è svolto nell’ultima settimana sullo spunto della mia segnalazione di un articolo di Marco Rovelli, Gli specialisti del disumano” e ha fatto emergere anche i nostri diversi e contrapposti retroterra politici e culturali.  Lo faccio perché il problema è davvero complesso,  rischia di diventare ancora più tragico di come oggi si presenta e richiede  l’attenzione e l’intelligenza di tutti per approfondirlo. E anche uno sforzo  – almeno qui su POLISCRITTURE – per uscire dai veleni delle propagande contrapposte dei “buonisti e dei “cattivisti”. [E. A.]
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Appunti politici (7): Visalli e i migranti

di Ennio Abate

Questi appunti si confrontano con l’articolo di Alessandro Visalli, Poche note sulla questione dell’immigrazione: della svalutazione dell’uomo. apparso sul suo blog e segnalatomi da Cristiana Fischer (E. A.)

Ma in sostanza che dice o suggerisce Visalli sulla questione dei migranti?
Vediamo prima il suo ragionamento. Con l’integrazione nell’Europa e la mondializzazione, Il sistema produttivo italiano (io aggiungerei ‘capitalista’), risulta «schiacciato da una parte dalla pressione competitiva generata dai prodotti ad alta specializzazione e contemporaneamente basso costo del nord Europa […] e dall’altra da quelli a media Continua la lettura di Appunti politici (7): Visalli e i migranti

Altri immigratori

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SCRAP-BOOK DAL WEB IN FORMA DI SAMIZDAT

di Ennio Abate
1.
costruiranno muri – per fermare i migranti – tra Ungheria e Serbia – sempre loro – i migranti – spendono miliardi d’euro – per fermare i migranti – i regolari sì – gli irregolari no – decide chi fa i muri – e fa pure i migranti – loro decidono sempre – puah! – loro che «tengono in moto – man mano – l’immenso apparato che produce – e ripartisce i beni – necessari alla vita» – e le frontiere vengono rafforzate – 500 milioni di europei sarebbero gli assediati – centomila migranti e richiedenti asilo gli assalitori – dicono – scrivono – che arrivano dal mare – arrivano dal mare – e li fotografano – arrivano sulle coste – quando non muoiono – come grossi pesci si arenano – quando non muoiono sembrano come noi – bambini stravolti e genitori disperati – come furono in passato i nostri antenati Continua la lettura di Altri immigratori

SCRAP-BOOK DAL WEB – (in forma di samizdat) giugno 2015

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di Ennio Abate

1.

costruiranno muro – per fermare i migranti
tra Ungheria e Serbia – sempre loro i migranti
spendono miliardi di euro – per fermare i migranti

i regolari sì, gli irregolari no – decide chi fa i muri
e fa i migranti – e rafforza i controlli alle frontiere –
500 milioni di europei sarebbero gli assediati – Continua la lettura di SCRAP-BOOK DAL WEB – (in forma di samizdat) giugno 2015