Archivi tag: Parigi

Recupero di due ricordi di Franco Pisano

a cura di Ennio Abate

Il caso.  Una nuova amica di FB  ha  pubblicato sulla sua pagina una mia  poesia, che avevo dimenticato. La scrissi in occasione della morte di Franco Pisano sul vecchio blog Moltinpoesia (qui). Controllando l’assenza sull’attuale sito di Poliscritture  anche del ricordo  di Pisano scritto da Roberto Bugliani il 23 gennaio 2013,  ripubblico entrambi i testi. Per onorare ancora la figura di un militante dei nostri tragici anni ’70. [E. A.] Continua la lettura di Recupero di due ricordi di Franco Pisano

Gabriella Montaldi Seelhorst, La formazione. Lasciare un segno

In «Lasciare un segno nella vita. Danilo Montaldi e il Novecento»
a cura di Goffredo Fofi e Mariuccia Salvati (6)

di Ennio Abate

Ho letto con rispetto e curiosità questo saggio   di Gabriella Montaldi Seelrhost, la vedova di Danilo Montaldi; e, al posto di una breve recensione, mi è venuta fuori una riflessione  lunga e impegnativa. La propongo con la massima disponibilità a confrontarmi (in particolare con  quanti conobbero ben più di me Montaldi) e, se necessario,  a correggerne il taglio forse troppo critico che ha preso. 

Il saggio si concentra sul  periodo di formazione e si conclude con la seconda metà degli anni Cinquanta, quando la  ricerca da autodidatta di Montaldi ottiene il riconoscimento di intellettuali  di valore come Fortini, Vittorini, Pizzorno e le sue prime “storie di vita”  compaiono su importanti riviste italiane.
Continua la lettura di Gabriella Montaldi Seelhorst, La formazione. Lasciare un segno

Piazza Fontana

PiazzaFontana #strategiadellatensione #12dicembre

Con questo primo video prende le mosse la mia nuova serie dedicata alla strage di Piazza Fontana. In sei episodi cercherò di portare alla luce gli aspetti ancora oscuri e inediti della vicenda, attraverso l’analisi comparata delle testimonianze che i protagonisti dell’epoca ci hanno lasciato all’interno di diari, memorie e articoli di giornale. Insieme scopriremo come il dossier Piazza Fontana sia tutt’altro che chiuso.

Un filosofo celaniano

 

di Dario Borso

Gianni Carchia (1947-2000) nel 1974 tradusse 29 poesie da Papavero e memoria, sette delle quali intersecano la recezione italiana di Celan all’altezza del capitolo “Outsiders” del mio Celan in Italia (Prospero Editore, 2020). Il giovane filosofo le aveva inviate nei primi anni Ottanta alla rivista “Erba d’Arno”, dove poi non uscirono. Continua la lettura di Un filosofo celaniano

Montaldi riletto nel 2006

Elogio di un compagno periferico

di Ennio Abate

Io e Montaldi

Ho conosciuto di striscio Danilo Montaldi tra 1973 e 1975, quando ho scambiato con lui alcune lettere e l’ho in contrato in due o tre occasioni. In quegli anni ero un militante di Avanguardia Operaia  e a lui, non so come, era capitata tra le mani un ciclostilato, una “Lettera aperta ai compagni del Pci” di Cologno Monzese che avevamo distribuito  per strada. Continua la lettura di Montaldi riletto nel 2006

La Comune di Parigi (18 marzo-28 maggio 1871)

 Tra “assalto al cielo” e dura e terrena realtà del potere e delle armi dei dominanti.

A veloce introduzione di questa riflessione di Riolo un appunto tratto da una recensione de “il manifesto” del 2. 10. 2019 (qui): « Forse qualche rimpianto ma nessun rimorso per il tempo passato che va solo studiato e compreso; non si torna alla Comune, ma lo spirito di quell’esperienza, la pratica di condivisione e fraternità che ha animato il tempo breve della primavera parigina del 1871 può essere utile per costruire una nuova, radicale comunità dell’Europa». [E. A.]

di Giorgio Riolo

I.

Nella primavera del 1971, centenario della Comune di Parigi, molti di noi, giovani e giovanissimi, cominciammo a conoscere, meglio e profondamente, questo passaggio decisivo nella storia dei movimenti di emancipazione, del movimento operaio in particolare. Avevamo comunque alle spalle il biennio 1968-1969 e la scuola e la pedagogia e l’autoapprendimento della ondata trasformativa di quella particolare fase storica. In Italia e in Occidente e nel resto del mondo. Continua la lettura di La Comune di Parigi (18 marzo-28 maggio 1871)

“I fannulloni nella valle fertile” di Albert Cossery

Centro Sociale il Giardino, venerdì 31 gennaio 2020

di Angelo Australi e Alessandro Franci

ANGELO AUSTRALI

Ora ci conosciamo, molti di voi hanno partecipato alle precedenti iniziative… Questa è la quarta conferenza delle otto previste dal progetto di invito alla lettura La casa degli Strani, promosso dal Giardino Associazione e dal Circolo Letterario Semmelweis, e realizzato grazie al contributo del Comune di Figline e Incisa Valdarno.Una proposta di incontri/lettura, è bene ricordarlo, ideata in supporto alla pubblicazione di un almanacco di racconti edito da Aska Edizioni, che sta riscuotendo un vero interesse.

Continua la lettura di “I fannulloni nella valle fertile” di Albert Cossery

La mano

di Roberto Bugliani

E’ in via di pubblicazione il libro di racconti “Serraglio Italia” dell’amico Roberto Bugliani. Con l’autorizzazione dell’editore Santelli di Cosenza ne anticipo uno dei più interessanti per i richiami (anche dissacranti) alla pittura moderna e l’intrigante costruzione narrativa. [E. A.]

Fu soltanto quando si recò al Museo D’Orsay di Parigi per la seconda volta a rivedere Les deux fillettes dipinte da Vincent Van Gogh come s’era ripromesso subendo il fascino misterioso del quadro, che contemplò in modo diretto e in tutta la sua perturbante consequenzialità il particolare inquietante della mano. Quella mano, la mano sinistra della bambina in primo piano, in prospettiva la più vicina all’osservatore, stretta, meglio: avvinghiata, ecco, proprio così, avvinghiata alla mano della seconda bambina. Era una mano eccessiva, sbilanciata, all’apparenza del tutto fuori luogo se proprio quel dettaglio Continua la lettura di La mano

Da “Superfici di passaggio”

di Giovanni Fantasia

 

1.

sistematico, il mattino mi riveste
d’insistenze elettrostatiche, pensieri
monoblocco, ossidazioni e non ho voglia
di ripetere la vita. in cucina
mangio telecereali
soppesando i movimenti
della lotta quotidiana
riavvolgendo le importanze
su rocchetti scivolosi
fino a farle scomparire.
al distributore automatico, dopo
ritrovo i miei occhi negli occhi di altri
e la vita mi scappa di mano
e rovescio il caffè

Continua la lettura di Da “Superfici di passaggio”

Poesie e Paroleggiando mestamente

di Rita Simonitto

…Orfeo fu a incominciare…

… e noi s’andava come per mannelle
lasciate o sottratte dalla falce
all’ostrica terra che giù ingoia
nelle viscere profonde i semi
come ha sempre fatto d’ogni cosa
lasciandone polvere su polvere. Continua la lettura di Poesie e Paroleggiando mestamente