Archivi tag: pazzo

Tre poesie da “Il lato destro dell’armadio”

di Canio Mancuso


Piccole manovre dell’abbandono

Le prime a cadere sono state le piante
non per volontà del tempo o del destino
ma del finto giardiniere
che le aveva ficcate nella terra. Continua la lettura di Tre poesie da “Il lato destro dell’armadio”

Sulla collina

mayoor sparare

di Lucio Mayoor Tosi


Cosa si nasconde nella testa del pazzo che svolta l’angolo
uscendo dal bar?
Ha due metri di fucile nella spina dorsale, un cappotto
marrone e l’aria
di chi ama osservare da lontano, con le sopracciglia in su
perché ha già visto: Continua la lettura di Sulla collina

Il Deserto di Uség (1)

arturo-martini_gare-invernali

di Arnaldo Éderle

 

Cap.I

Un torrente di caldo scendeva dall’alto
e saliva dalla sabbia del deserto
di Uség. Continua la lettura di Il Deserto di Uség (1)

L’uomo in ansia

uomo sotto il lampione

di Franco Nova

Da due ore ormai, ancor prima che cominciasse ad imbrunire, l’“uomo in ansia” era sotto il lampione all’angolo tra via Fontina e via Gattinara, camminando su e giù a scatti, fermandosi e ripartendo, voltandosi bruscamente non appena si allontanava troppo dal lampione. Girava l’indice tutto dentro il collo della camicia come si sentisse stringere la gola pur avendo la camicia aperta. Subito dopo si fregava freneticamente le mani; soprattutto il polpastrello dell’indice destro continuava ad incalzare il palmo dell’altra mano, rischiando di provocargli qualche lesione cutanea. Poi tentava di fermarsi mettendosi in equilibrio su un piede solo, ma resisteva due secondi, sbandava, si riprendeva e ripartiva a testa bassa come un toro infuriato in piena carica. Continua la lettura di L’uomo in ansia

Storia per l’anno a venire ovvero una partita di troppo

gangster 1

di Luciano De Feo

 

I fuochi di fine anno li ho guardati dalla finestra che dà sull’Oceano, mentre l’ultima mosca che ha banchettato con i resti di Fratello mi sfila davanti, sazia.

E saluta, dannato parassita!
Devo essere pazzo, per starmene qui impalato. Già! PAZZO!
Mi piacerebbe sapere cosa ne direbbe, il Giudice. Che deliziosa persona, il Giudice. Ha due mustacchi, che ci si può appendere il bucato, e un paio di occhioni verdi, gonfi, come melanzane ripiene, che ti verrebbe voglia di prenderli a morsi, tanto sono irritanti. Per tacere del faccione rubizzo, da tirolese ciuccio che … ma che cazzo può fregarmene mai, del Giudice, dico io! Continua la lettura di Storia per l’anno a venire ovvero una partita di troppo