Archivi tag: Stalin

Sul libro di Andrea Graziosi

L’Ucraina e Putin tra storia e ideologia

di Ennio Abate

So che la guerra in Ucraina a quasi  dieci mesi dal suo inizio (24 febbraio 2022) è allo stallo ma continua  a produrre morti e distruzione –  un temporale sul quale incombe il fantasma di un nube apocalittica. So pure che gli schieramenti contrapposti nel dibattito dei primi giorni di guerra si sono stancamente cristallizzati e vengono ripetute  le stesse accuse o gli stessi argomenti. Per lo più propagandismo piatto.  Mi sono, perciò, imposto di seguire da lontano e in silenzio i commenti o gli articoli che sull’argomento riesco a captare. Ma il libro dello storico Andrea Graziosi, segnalatomi da un amico, per scrupolo ho voluto leggerlo e commentarlo. Malgrado avessi letto con sospetto l’elogio che ne ha fatto l’”interventista” Adriano Sofri sulla sua pagina FB. Forse – mi sono detto – offre dati o argomenti che ignoro. O che potrebbero farmi rivedere o correggere la posizione che ho preso  allo scoppio della guerra e nelle riflessioni immediatamente successive (ad. es. qui e qui). Continua la lettura di Sul libro di Andrea Graziosi

Il Poeta e il Potere

Petr Ivanovich Lvov (1882-1944), «Mandel’štam dormiente» (anni Dieci, disegno)

 

di Antonio Sagredo

Col mondo dei potenti io fui solo infantilmente legato,
avevo paura delle ostriche e guardavo in cagnesco i soldati della guardia
e nemmeno con un briciolo dell’anima io gli sono attaccato,
per quanto io non mi sia tormentato dietro ad estranee parvenze. Continua la lettura di Il Poeta e il Potere

Percorsi comunisti. Amedeo Bordiga

a cura di Ennio Abate

Ricopio questa interessantissima intervista a Pietro Basso su Amedeo Bordiga da Jacobin Italia (qui). Uno che “arriva alla definizione del comunismo come piano di vita per la specie umana” va letto e studiato. [E. A.]
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Riordinadiario 1999

di Ennio Abate

14 gennaio

Sogno

A un convegno che dovrebbe essere terapeutico e religioso. Assisto spaesato, tollerante ma non coinvolto emotivamente. Mi ritrovo vicino ad alcuni malati impegnati in un rito che dovrebbe guarirli. Poi vedo alcune persone che, ispirate, cominciano a danzare in fila indiana tremolando col corpo. Ora sono seduto in una poltrona. Degli adolescenti, handicappati e bavosi, cominciano a sputacchiarsi l’un l’altro. Uno di loro  mi viene addosso. Sento uno sgradevole umido di piscio sul mio braccio. Poi mi aggiro su un prato. Qui un’orchestra si prepara a suonare e io mi metto in un angolo per ascoltare. Accanto a me c’è uno di spalle con due cani lupo. Il tizio vuole fotografare uno dei due cani. D’un tratto, però, l’altro cane  si avventa contro di me. Riesco a respingerlo. Ora  ho il compito di dipingere di blu i muri di una cappella. Esaminandoli attentamente mi accorgo però che lì c’è già un affresco. Rappresenta una successione di semicerchi. Sono di colore giallo,  sbiadito però dal tempo. Allora prendo una decisione: dipingerò di blu solo lo zoccolo basso dei muri e rafforzerò il giallo dei semicerchi.

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Pasolini, l’antifascismo, Casal Bruciato, tirapiedi al 100% o all’80%

a cura di Ennio Abate

Pubblico questo scambio su Facebook tra me e Gianfranco La Grassa perché mi pare un buon esempio di come una tradizione di sinistra anche critica, come quella di Pasolini, possa essere usata – per delusione, per disperazione, per volontà di oltranza astratta, per eccesso di realismo politico – non tanto contro la sinistra e a favore della destra ma contro ogni ipotesi (oggi purtroppo cancellata dal dibattito intellettuale e resa quasi impensabile) di spezzare il gioco tra dominatori comunque simili (“tirapiedi” di tipo A o di tipo B). Questa ovviamente è la mia opinione che sottopongo alla discussione. [E. A.]

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In morte di un reazionario

di Ennio Abate

PUNCTUS CONTRA PUNCTUM: CERONETTI/SAMIZDAT

La morte di Guido Ceronetti ha dato la stura ai panegirici sulla stampa: “grande scrittore”, “grande traduttore” di testi biblici, ecc. Mi ha stupito (solo perché sono vecchio) che su Facebook molti “amici” si accodassero agli osanna e condividessero la sua ultima intervista al “Fatto quotidiano” (qui) di Silvia Truzzi, sovranisticamente intitolata “Sono un patriota orfano di patria. Italia, regno della menzogna”, un vero “grido di dolore” reazionario. E allora ho ripescato nel mio salvadanaio culturale alcuni spiccioli di cultura critica del solito Fortini, che Ceronetti l’aveva conosciuto da vicino (qui). I commenti seguiti mi hanno indotto a  contestare punto per punto  le “sparate” di Ceronetti in quella intervista. [E. A.]

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Trockij, Kronštadt e la violenza politica

Riprendo da un post di POLISCRITTURE SU FB (qui) uno scambio di opinioni, in particolare tra me e Luca Ferrieri, sulla violenza nella lotta politica. L’occasione è venuta dalla segnalazione di un ricordo di Trockij da parte dello storico David Bidussa sulla rivista on line STATI GENERALI nell’anniversario della sua uccisione. I brani tratti dal capitolo “Kronštadt, il “punto 7″ e la Nep. Democrazia e rivoluzione” della “Storia del comunismo” di Luigi Cortesi (2010), a cui sono risalito, dovrebbero aiutare ad approfondire la questione. [E. A.]  

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Per ricordare Angelo Maria Ripellino

 

Raccolgo l’invito di Antonio Sagredo a ricordare  A. M. Ripellino (1923-1978), del quale il 21 aprile ricorre il 40° anniversario della morte. E propongo alcune sue poesie che ho tratto dai blog Poetarum silva e Carteggi letterari , Camera, una poesia dello stesso Sagredo che rammemora la Praga del Seicento e, infine, un magistrale saggio del 1974 scritto dal troppo dimenticato Cesare Cases, che rifletteva in modi critici proprio  sul fondamentale e famoso  Praga magica di  Ripellino uscito nel 1973. [E. A.] Continua la lettura di Per ricordare Angelo Maria Ripellino

Da Renzo Tramaglino (meridionale) a Samizdat. Scavando nel mio ’68

di Ennio Abate

1. Che fatica dopo cinquant’anni! Cancellato un futuro possibile, appena intravisto, è – ahimé – ancora: Continua la lettura di Da Renzo Tramaglino (meridionale) a Samizdat. Scavando nel mio ’68

Chi censura chi?

SU «INVERTIRE LA ROTTA» DI POVIA E AMATO

di Ennio Abate

Non bisogna mai trascurare la cronaca, il quotidiano, il locale. Non è facile. Specie per chi è allenato a leggere saggistica, a pensare questioni politiche nazionali o mondiali, a riflettere su temi esistenziali o filosofici e a discutere con chi sa già discutere e pensare. Sembra di scendere nei bassifondi. E sorge  spontanea  la domanda:  ma chi te lo fa fare? non è uno spreco? chi vuoi che ti ascolti? Ma è proprio lì che bisogna andare per misurare quanto le nostre idee siano in grado  di reggere all’urto delle passioni più elementari e dei pregiudizi più radicati e scalfirli.  [E. A.]

Lettera aperta ai cittadini di Cologno Monzese
di Ennio Abate, redattore di “Poliscritture”

Sapete che c’è polemica sul patrocinio concesso dall’Amministrazione comunale allo spettacolo di Povia e Amato, «Invertire la rotta», che verrà replicato il 10 giugno a Cologno nel cine-teatro comunale Peppino Impastato. Continua la lettura di Chi censura chi?