Archivi tag: Sylvia Plath

Una carezza di sonno

Fantastica in esercizio

di Filippo Nibbi

1 febbraio 1935 – 1 febbraio 2022. Sembra quasi un compleanno festeggiato con il suono di parole che fa 87. Ma in questa Fantastica in esercizio spunta anche Silvia Plath, e senza entrare nei luoghi comuni della sua malattia e del suo suicidio, perché è una grande poetessa che si regge anche senza l’appiglio di puntelli romantici, caro Filippo ti rispondo proprio con un suo verso: Il sole sorge da sotto la colonna della tua lingua (dalla poesia Il Colosso, trad. A. Ravano). E, visto che ci siamo, anche con la testimonianza della povera Franchetta Borrelli, estratta dal verbale del processo nel quale fu accusata di stregoneria insieme ad una dozzina di altre donne di Triora, un paesino arroccato sui monti di Imperia: Io stringo i denti e poi diranno che rido. Nel 1587-1588 fu sottoposta per un intero giorno alla tortura del “Cavalletto”. In fondo la poesia non è sempre un po’ stregona? [Angelo Australi] Continua la lettura di Una carezza di sonno

La boccetta di Baudelaire

di Donato Salzarulo

Questo testo nasce da un’intensa corrispondenza intrattenuta con l’amico Adelelmo Ruggieri nella primavera del 2005. Da qui alcuni passaggi colloquiali e allusioni a precedenti comunicazioni. La comprensione, però, è assolutamente possibile e non compromessa. Vista la lunghezza devo soltanto fare appello alla pazienza di chi legge. Del resto, i temi in discussione hanno a che vedere col senso della morte, della vita, della poesia, dell’arte, ecc. Insomma, questioni tutt’altro che secondarie.

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Un gioco interrotto

di Marcella Corsi

Abbiamo fatto un bagno sontuoso e profumato io e mamma, poi curt banana. Così raccontasti a tuo padre quando tornò dal lavoro.

Non ti piaceva affatto entrare nella vasca  piena d’acqua, nonostante il tepore, il libro di gomma e la paperella gialla che ci galleggiavano. Così mi ci infilavo anch’io.  E diventava un bel gioco, anche senza troppa schiuma. Eri piccola piccola, spiritosa e dolcissima. L’acqua non ti piaceva: nel tuo primo giorno di vita qualcuno in clinica ti aveva messo sotto un rubinetto aperto in modo un po’ rude. Lo yogurt alla banana invece ti piaceva molto.

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