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Punti di vista

di Giorgio Mannacio                                     

Il titolo – deliberatamente modesto – vuole sottolineare come ciascuno di noi manifesti, quale che sia il suo campo di osservazione, atteggiamenti e opinioni largamente influenzate dalla propria storia. Anche quest’ultimo vocabolo viene qui utilizzato in una versione modesta. Con esso non si allude alla catena degli avvenimenti  importanti ai quali ha assistito o ai quali ha partecipato ma a tutti quegli elementi della sua esperienza . Questa può consistere sia in avvenimenti visti o vissuti.

Sia in tracce culturali sia infine in superstizioni fossilizzate come verità. Questo percorso di esplorazione ci porta a spiegare i comportamenti e le opinioni . Altro è il problema della loro giustificazione in base a “ valori “  .

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Mi diceva Anastasia

di Arnaldo Éderle

La tremenda storia della  Russia invasa dalle divisioni di Hitler viene narrata attraverso un duplice filtro: il racconto di una donna russa, Anastasia,  e la rielaborazione dell’autore italiano, che la riporta incantato come un bambino-poeta.   Veniamo a sapere della bella, piacevole e pacifica vita  di ricchi  contadini e  dell’orrendo spettacolo di cadaveri tra la neve. Il prima, il poi…Le ragioni della  guerra? Questa poesia non le sfiora. [E. A.]

Mi diceva Anastasia che i suoi parenti
siberiani erano molto ricchi,
russi con tanti rubli che investivano in
elargizioni volontarie alle loro famiglie che
spesso vivevano in Moldavia e lì passavano la loro Continua la lettura di Mi diceva Anastasia

Conoscere la Resistenza

Per disperdere i fumi della retorica e quelli del disprezzo che si addensano sulla Resistenza (e non solo attorno al 25 aprile) pubblico un saggio importante dello storico Claudio Pavone, raccolto in questo libro del 1994 forse oggi introvabile. Chi vuole riflettere, legga queste pagine. Chi vuole continuare a ciarlare, vada altrove. [E. A.]

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Natalizie 2017

L’anno scorso a Natale pubblicammo tre testi di Pasquale Balestriere, Giorgio Mannacio e Armando Tagliavento (qui). Quest’anno è la volta di Virginia Arici, che propone una riflessione su una tregua natalizia   decisa da inglesi e tedeschi nelle trincee del fronte occidentale  durante la Grande Guerra attraverso la memoria di Robert Graves; e di Giulio Toffoli, che ci presenta il suo Tonto affascinato, malgrado il dichiarato agnosticismo, dal silenzio musicale di un’antica chiesa e dal presepio, in cui vede una aurorale affermarsi del blochiano Principio Speranza. Tenace resta anche a Natale la sua grinta polemica  che si volge contro il  (soave) filisteismo di un intrattenitore televisivo e contro il capitalismo  (« il nemico mortale dei valori di cui il natale è espressione archetipica è il capitale»). Sbilanciandosi però, a me pare, verso una difesa troppo rigida del concetto di identità. [E. A.] Continua la lettura di Natalizie 2017

Hans il germanese

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di Giorgio Mannacio

A volte gli alberi, ignari, protendono i loro rami oltre il confine entro il quale sono stati piantati dal loro proprietario. Capita, dunque, che i loro frutti vadano a cadere sul terreno di un altro. I frutti, infatti, seguono la legge di gravità e si affidano al suolo. Anche loro, ignari come le piante che li hanno generati, non sanno a quante complicazioni si vada incontro per questo evento naturale. Continua la lettura di Hans il germanese

Morte di un uomo

Russland, Gefangennahme von Partisanen

di Augusto Vegezzi

Dal romanzo pubblicato in ebook, editore lulu.com, in cartaceo a questo indirizzo http://tinyurl.com/qcqnzsd, col titolo “Quella rossa primavera 1943-1945″.

“Gli elementi erano così composti in lui, che la natura potrebbe levarsi e proclamare a tutto il mondo: “Questo era un uomo!” (William Shakespeare)

Sandrino non si vedeva da un po’ di tempo, sempre più impegnato nella sua fabbrica e preoccupato dalle minacce del capitano Hermann Berg, il controllore tedesco. La produzione aveva subito un forte calo a causa di rotture di pezzi, cadute di corrente, carenza di forniture, diserzioni di operai. Il capitano condusse un’inchiesta ma l ’impegno di Sandrino risultò ineccepibile. Continua la lettura di Morte di un uomo