Archivi tag: Tommaso d’Aquino

Lucido critico, inquieto, mai pacificato…

Un ricordo di Eugenio Grandinetti

di Toto Lucchesi

Ho conosciuto Eugenio agli inizi degli anni ’70: abbiamo insegnato nella stessa scuola, la Media Gemelli, nello stesso corso.
Il primo aspetto che mi colpì fu la sua profonda curiosità, il forte impegno nell’intrecciare poesia e micologia, linguistica e tecnica , entomologia e botanica, fino a qualche anno fa frequentava, unico allievo, all’Unitre di Milano un corso di erpetologia.

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Breve storia eretica della poesia (ovvero scacco in quindici mosse)

di Giorgio Mannacio

Il meglio della religione è che essa suscita eretici
( E. Bloch: Ateismo nel cristianesimo )

1.
In un remotissimo tempo una tribù africana ( in Africa abitarono i nostri progenitori e in Africa torneremo – in mutate forme – alla fine della Storia ) fu colpita da una siccità che sembrava non finire mai. Continua la lettura di Breve storia eretica della poesia (ovvero scacco in quindici mosse)

Sui veri poeti

troppi poeti

di Giorgio Mannacio

[Giorgio Mannacio riprende  la questione  dei molti o troppi poeti (qui) sullo spunto offerto dal discutibile titolo dato ad alcuni incontri della Casa della Poesia di Milano. E’ corretto parlare di “veri poeti” distinguendoli dalla massa senza esplicitare i criteri di tale scelta?  E’ utopistico parlare di molti poeti in fieri? Se la critica non riesce a star dietro e a valutare la produzione di massa (poetica o parapoetica che sia) e si limita a  considerare un contesto sempre più limitato di poeti, quanto peso (generale) hanno i suoi giudizi e quali potenzialità (probabili) vengono ignorate?  Se non ci si lascia  intimidire dai luoghi comuni (“molti sono i chiamati, pochi gli eletti”, “è andata sempre così”, ecc.), si vedrà che iI problema ha davvero un rilievo politico che a prima vista sfugge. La riflessione di Mannacio ha il merito di ricordarlo (E.A.)]
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