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Sulla salvezza

 

di Davide Morelli
Vanno dosate le forze e soppesate le parole. Bisogna evitare di scadere nelle ovvietà e nelle semplificazioni. È lecito contraddirsi perché la realtà è essa stessa contraddittoria. Aveva ragione Walt Whitman: chi si contraddice vuol dire che contiene “moltitudini”. Inoltre è risaputo che chi si contraddice spesso diventa per questo motivo una persona coerente. Mai arroccarsi troppo sulle nostre posizioni. Bisogna andare oltre la sedimentazione del vissuto. Di tanto in tanto quel che resta di un giorno trascorso è una reminiscenza. Spesso non resta niente. Ci sono giorni comuni come fiori di campo e giorni speciali come le rose. Continua la lettura di Sulla salvezza

Su Ermanno Olmi

di Alberto Panaro

Ermanno Olmi, bergamasco, morto a 86 anni ad Asiago, ha fatto tanti film. Ma qui voglio parlare di uno solo, “Il villaggio di cartone”, per le polemiche che scatenò nella cultura cattolica di destra. Il film era stato presentato fuori concorso a Venezia nel 2011. Continua la lettura di Su Ermanno Olmi

A testa in giù

Martedì 21 marzo 2017, alle ore 18, a “Casa Lodi”, via Cappellari 3 a Milano  verrà presentata “LUCI DI POSIZIONE. Poesie per il nuovo millennio. Antologia del Realismo Terminale a cura di Giuseppe Langella”, Mursia, Milano 2017. Saranno presenti: Guido Oldani, Giusy Càfari Panìco, Franco Dionesalvi, Valentina Neri, Marco Pellegrini e Giuseppe Langella.  L’idea del Realismo Terminale è  stata teorizzata nel 2010 da Guido Oldani.  E nel 2014  è stato elaborato e firmato da Guido Oldani, Giuseppe Langella ed Elena Salibra (altri autori poi si sono aggiunti)  il “manifesto breve” del movimento, che viene qui pubblicato con una breve scelta di poesie dei vari autori. Pur avendo fin da subito, nel 2012, espresso un mio parere critico sulle tesi di Oldani (qui), ritengo utile e doveroso un confronto approfondito con poeti e critici che hanno ancora il coraggio di *fare gruppo* e volgere lo sguardo della poesia verso una realtà non da playstation. [E. A.]

MANIFESTO BREVE DEL REALISMO TERMINALE

di Guido Oldani, Giusy Càfari Panìco, Franco Dionesalvi, Valentina Neri, Marco Pellegrini, Giuseppe Langella

La Terra è in piena pandemia abitativa: il genere umano si sta ammassando in immense megalopoli, le “città continue” di calviniana memoria, contenitori post-umani, senza storia e senza volto. Continua la lettura di A testa in giù

E forse parlerai con quello che non sei mai stato

Lucini immagine Corsi

di Marcella Corsi

 

 

Gianmario Lucini è stato un poeta (non aggiungerei aggettivi), un editore coraggioso, un critico attento, sensibile, un umanista, un animatore socio-culturale a tutto campo e… una persona assolutamente amabile. Soprattutto uno che vale la pena leggere.

Ad un anno dalla sua morte, nel ricordarlo, vorrei far ‘vivere’ ancora le sue parole, perché mi hanno convinto, talora affascinato. Mi hanno anche aiutato, e penso possano farlo anche per altri. La sua è una poesia che aiuta a vivere. Continua la lettura di E forse parlerai con quello che non sei mai stato

A Ferdinand Céline

celine

di Leopoldo Attolico

Dalla seconda metà degli anni ’90 mi sono convinto che il disimpegno impegnato- nella sua valenza antimelodrammatica/antielegiaca- può costituire una delle possibili modalità per rappresentare, commestibilmente e senza ulteriori traumi, anche lo strutturatissimo male di vivere contemporaneo. Disimpegno nutrito, all’occorrenza, di ironia, autoironia, giocosità e senso del paradosso.[L.A.]

Ah patereccio, patereccio dell’anima
chi ti si fila più? Che fine hai fatto?
Dove patereccia il libeccio della tua gioventù
mo’ c”o sentimento se nn’è ghiuto? Continua la lettura di A Ferdinand Céline