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Il conflitto con l’ISIS ovvero uno scacco alla razionalità (almeno alla mia)

di Giorgio Mannacio

Per l’affinità col tema del post di Ezio Partesana (qui)  e alcune incursioni anche sul tema delle migrazioni (qui) anticipo la pubblicazione dell’articolo di Giorgio Mannacio, segnalato in un commento da Annamaria Locatelli e che uscirà con molto ritardo – è bene precisare che la sua stesura risale al dicembre 2015 –  nel n. 12  cartaceo di Poliscritture ora in stampa. [E. A.]

1. Non ho alcuna difficoltà a confessare – e dunque lo confesso – di avere scritto almeno quattro versioni, del testo che qui propongo, dal giorno degli attentati terroristici a Parigi (13 novembre 2015) ad oggi. Nessuno mi ha soddisfatto e li ho via via abbandonati incompiuti. Probabilmente tale esito infelice si fonda sull’errato convincimento che la ragione possa spiegare tutto quanto sta succedendo e dare a tale tragica catena di eventi una sistemazione razionale che possa volgerla ad esiti desiderabili di pacificazione. Forse la linea diritta della razionalità non riesce a mettere insieme i pezzi – così disparati e in perenne contraddizione – che costituiscono la trame degli attuali eventi. Ma, abbandonata la razionalità, si apre una domanda drammatica: cosa resta ? Raccolgo i cocci del passato lavoro che ho cercato di svolgere documentandomi sul nuovo che avanza e utilizzando le vecchie convinzioni rimastemi come criterio di orientamento. Sono rimaste, alla fine, indicazioni specifiche, magari scollegate tra loro ed ecco, dunque, il mio percorso nei suoi frazionamenti. Continua la lettura di Il conflitto con l’ISIS ovvero uno scacco alla razionalità (almeno alla mia)

Appunti politici (3): “Comunismo” di F. Fortini


COMMENTO A “COMUNISMO” DI FRANCO FORTINI (1-5) 
articolo apparso su “Cuore”, supplemento de “L’Unità”, 16 gennaio 1989 )

di Ennio Abate

Uno scambio improvvisato tra me e Alberto Rizzi su “Poliscritture FB” mi ha indotto a tentare questo commento a un vecchio testo di F. Fortini. (Per intero in Appendice). Può sembrare uno scritto “vecchio” o “superato”. Non mi pare, anche se lo si confronta coi risultati (per me criticabili ma senza lo spocchioso dileggio usato da alcuni commentatori) della «CONFERENZA DI ROMA SUL COMUNISMO – 18/22 gennaio 2017». Ho diviso il testo fortiniano (qui in maiuscolo) in vari punti, aggiungendo per ciascuno mie veloci considerazioni. Qui pubblico i primi cinque punti. [E. A.] Continua la lettura di Appunti politici (3): “Comunismo” di F. Fortini

Due idee di spazio

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di Giorgio Mannacio

I.
La vastità del mare aperto, che non pone neppure un ostacolo fisso allo sguardo, sembra attuare pienamente quella riflessione circa la successione degli spazi in una serie infinita che è il fuoco centrale di una delle meditazioni leopardiane. Di quest’ultima resta irrisolto però, in una pluralità di significati , il verso finale che suona così: e naufragar mi è dolce in questo mare.
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La Poesia secondo Gianmario Lucini

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Appunti su «Pensiero poetico e critica integrale dell’arte» (CFR 2013) 
per la serata del prossimo 14 ottobre 2016 a Rovellasca su Lucini. 
Scaletta del mio intervento.

 di Ennio Abate

1.

Alla base della scrittura saggistica di  Gianmario Lucini troviamo un’insofferenza etica potente contro ogni concezione  che intenda la poesia come  attività specialistica, professionale,  autonoma o regolata esclusivamente da leggi interne al suo un campo. Continua la lettura di La Poesia secondo Gianmario Lucini

Tre poesie

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G. Courbet, La spiaggia a Palavas, 1868

di Ubaldo de Robertis con una nota di Ennio Abate

(A Max Frisch)

Mare e cielo adunati in un unico sguardo,
visione maestosa, sublime. Ritta sullo scoglio
una minuscola figura, si toglie il cappello
alzandolo il più possibile per sventolarlo.
E non ci sono vele all’orizzonte, angoli ristretti, relitti,
solo stupore, a Palavas, con cui riempirsi gli occhi,
ebbrezza che in un uomo ordinario sparisce.
Non in Courbet. Fierezza, monumentalità,
unisce a quella solitudine, della sua luce
penetra il mondo che si schiude al modo di uno scrigno
e ha bisogno della luce del mondo per esistere. Continua la lettura di Tre poesie

Quale poesia oggi?

di Ennio Abate

Scaletta per un cantiere di Poliscritture

Anders als die Kämpfe der Höne sine die Kämpfe der Tiefe!
(Diverse dalle lotte sulle cime sono le lotte sul fondo[1]).

La domanda che dà il titolo a questa scaletta potrebbe far da premessa a una mappatura della poesia contemporanea (quali sono i testi che oggi vengono giudicati ‘poesia’?) ma anche a un giudizio critico su di essa, che per varie ragioni molti giudicano  insoddisfacente, insufficiente o peggio (non poesia, parapoesia, similpoesia). Continua la lettura di Quale poesia oggi?

La doppia crisi. Su riconoscimento dei poeti e critica militante (2)

flagellazione

di Luciano Aguzzi

Ancora una volta sposto dallo spazio dei commenti e metto in primo piano un intervento di Luciano Aguzzi. Perché riassume e ripropone dal suo punto di vista   ma con estrema chiarezza le questioni affrontate qui.  Mantengo lo stesso titolo e la stessa immagine per  segnalare ai lettori la continuità di questa discussione. [E.A.] Continua la lettura di La doppia crisi. Su riconoscimento dei poeti e critica militante (2)