Supplenti

di Ennio Abate

oh/ solerti nel prendere appunti
nel duro spogliarvi e travestirvi
davanti a studenti sbeffeggianti

in altra direzione è corso il treno
e supplenti viaggiatori
arrancate lungo i corridoi
ingenui/ tappabuchi e scocciatori
come mercanti che hanno sbagliato piazza
e bagagli e cianfrusaglie/ devono riporre
in tempi d’ottone / ormai mutati

potete solo riesaminare il canto X dell’Inferno
visitare musei
i margini/ i confini/ sono irraggiungibili
e via ora/ non a voi tocca più recitare la parte
insegnare/ svelare i segreti / pretendere
di capire l’imbroglio immortale

eppure avevate studiato e dimenticato tutto

4 pensieri su “Supplenti

  1. No, non credo abbiano dimenticato tutto. Fanno finta: di insegnare agli studenti, di capirli, di trasmettere un sapere che una volta loro piaceva: la crisi della scuola è tutta qua. Forse, se ricordassero il loro antico piacere, se riattingessero alle loro stesse radici, trasmetterebbero agli studenti quel piacere.
    Da tanti anni non insegno, ma una volta facevo così.

  2. Ogni generalizzazione e ogni assolutismo sono un pericolo ci sono ottimi supplenti nelle nostre scuole ottimi precari che andrebbero assunti invece di tenerli in sospeso come fa lo stato per sue mire economiche.

  3. ‘supplenti viaggiatori’, ho interpretato diversamente, nessun riferimento a insegnanti supplenti di lunghi periodi, precari e più che preparati, ovvero preparati come tutti gli insegnanti oggi, di ruolo o meno, cioè in difficoltà…ma di supplenti lampo, come i commessi viaggiatori, da una casa all’altra, a tentare di piazzare prodotti indesiderati…Insegnanti dignitosissimi e al massimo frustrati per non avere il tempo neanche per imparare i nomi dei ragazzi, a volte storpiandoli e suscitando ilarità…Un giorno, due giorni, tre giorni e via, tappabuchi di colleghi per brevissime assenze. Ma sembra essere solo un paragone perchè lo sguardo del poeta, credo, si allarga sulla realtà attuale nella sua caotica complessità in cui noi, soprattutto i vecchi verso i giovani, siamo come i dannati dell’Inferno dantesco: sappiamo magari prevedere il futuro, abbiamo studiato, ma non il presente avviluppato in una bolla mistificante: ‘l’imbroglio immortale’…Una interpretazione

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