Leggendo “Composita solvantur” nel giorno della morte di Fortini

Riordinadiario 28 novembre 1994 [da agenda scritta a mano]

 

di Ennio Abate

Soffoco il pianto
al messaggio
                  non sono più arrivato a vederti
	     ad ascoltarti

a Siena la porta chiusa
ancora la targhetta col tuo cognome
                  e in sogno
                  in pianto come per la morte del padre
                  avvertita
                  (sarebbe venuta un giorno/
                    mi tacevo/ il vuoto
                    il buio, il nulla, l’illusione
                    la fine della tua [ma anche nostra] religione)

Come povero ormai, come stanco
nella «stanza dove tutto è ordinato».1

«lo scorpione mentecatto»2
non fugge 
– cresce (a Bihac3 sotto i piedi di noi muti) - 
ha invaso te 
e  noi ora pendiamo
«immobili indifesi
ragni esili»4 

dal tuo fantasma dovevo staccarmi
 («tu infuriavi contro te nel petto»5) 
rimettermi  calmo tra donne e amici
non riprodurre in mezzo a loro
il calco di te rampognante

è un esodo non più la lite
da compiersi

i tuoi non torneranno
non siederanno «nella poltrona sdrucita»6
né io
che t'ascoltai assorbito
dalla tua eloquenza e –
non importa - mi dicevo - 
se parla da solo e troppo -
è vecchio, ha visto da solo e troppo
io ho più tempo 
e pazienza per ascoltarlo 
non sono come altri 
già dentro il delirio nuovo
che lui, col suo, ha combattuto
son contento di ascoltarlo
come un bimbo
che non vide mai il nonno 
e non s’urta
                     delle nuvole
degli squarci d’anni segreti
rapinati in sogno7 
«nel passo [o nel pozzo?] del pensieroso, nella gola della vergine,
nella disperazione che a tutto acconsentì»8
dove si dirigono tanti  «infelici studenti»9

quante volte hai guardato in alto
«oltre gli orti ancora bui, le chiese e i culmini»10
tante volte ho guardato in basso
le cortecce, le foglie indolenzite
il poveraccio immobile in sonno sui cartoni

chiudo il tuo libro composita solvantur
e accompagno veloce in auto una giovane
non ritardi all’occasionale lavoro
nel salvadanaio della sua vita
gli spiccioli contano-
la periferia greve
me la porterò addosso io da solo 
al ritorno

(28 novembre 1994/ 21 gennaio 2024)

 

 

Note

1Composita solvantur, pag. 10

2Idem, pag. 9

3 Nota 2024
Sangue alle porte dì Bihac l’Unità – Archivio storico 
https://archivio.unita.news › main › page_017PDF

23 nov 1994 — Mercoledì 23 novembre’ 1994. mondoEuropa. “Unità pagina 17. BOSNIA. Il raid dell’Alleanza Atìantica non ha minimamente intimidito le truppe ..

4Composita solvantur, pag. 10

5Idem, pag. 19

6Idem, pag. 21

7Idem, Quella che…. pag. 22

8Idem, pag. 24

9Idem, pag. 21

10Idem, pag. 44

*Composita solvantur: epigrafe della tomba di Francis Bacon nel “Trinity College” di Cambridge: cioè si dissolva quanto è composto e il disordine succeda all’ordine.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *