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Scuola, letteratura, mercato

viaggio tra i manuali di letteratura italiana

di Velio Abati e Maria Pia Betti

In una scuola che, a forza di “riforme”, il mercato assimila sempre più, intanto che le forme sociali e della comunicazione mutano in profondità le attese e le condizioni delle nuove generazioni, fino al ricorso recente ma in velocissima diffusione all’Intelligenza Artificiale, quale ruolo va assumendo l’istituzione scolastica? E, in essa, qual è il ruolo della letteratura nell’educazione sentimentale, nella formazione della coscienza civile?
Sono temi che ci appaiono fondamentali per chi voglia ragionare sul destino comune, sui quali tocchiamo la mancanza di studi approfonditi e di dibattito pubblico ampio. Noi, muovendo dalla pratica del nostro mestiere d’insegnanti di letteratura italiana, abbiamo ritenuto nostro dovere portare contributi sul contesto concreto in cui la letteratura incontra le giovani generazioni, ossia la materialità e del manuale e della pratica didattica nell’istituzione scolastica.
In un’epoca in cui l’opinione è spacciata per conoscenza, ci è sembrato indispensabile offrire il regesto puntuale dei dati documentali da cui scaturiscono le nostre riflessioni. La prima impressione di chi legge potrà essere che il nostro lavoro di contesto eluda la domanda sulla letteratura da cui siamo partiti, ma a questi lettori rispondiamo con convinzione che sempre il mezzo è parte costituiva del messaggio, per cui niente è più ingannevole del credere che il saggio di critica di uno studioso sia il medesimo di quello che egli eventualmente firma in un manuale scolastico.
Piuttosto, scorgiamo la carenza in un altro campo decisivo, lo studio della politica industriale dell’editoria scolastica, purtroppo fuori della nostra portata di competenze e possibilità.

v.a., m.p.b. Continua la lettura di Scuola, letteratura, mercato

Satnam Singh e “La Memoria delle piante”

 

di Carlotta Pais

È di pochi giorni fa la notizia della morte di Satnam Singh, bracciante agricolo che, in provincia di Latina, a seguito di un incidente che gli ha causato l’amputazione del braccio, è stato abbandonato senza soccorsi, arrivati quando era ormai troppo tardi per intervenire. Continua la lettura di Satnam Singh e “La Memoria delle piante”

7 luglio 2024. Una boccata d’aria francese?


a cura di Samizdat

Sopresa in Francia, vince la sinistra. Le Pen terza. Attal lascia. Melenchon: governiamo noi
Doccia fredda per la destra al secondo turno delle legislative. Bardella: “Ha vinto l’alleanza del disonore”. Macron, il cui blocco centrista è secondo, invita alla prudenza e attende i risultati definitivi
(https://www.agi.it/estero/news/2024-07-07/elezioni-francia-exit-poll-risultati-le-pen-macron-27049641/)

Primi commenti

Lino Di Martino
La Francia non delude!

Vive la République!
Vive le Nouveau Front Populaire!

Anna Gallizia Rooney
Partecipazione oltre al 67%

MARIA G MERIGGI
Poi verranno i problemi ma stasera è troppo bello per essere vero
La Francia che già nel 1871 ebbe per ministro un lavoratore ungherese governata da un partito che fa della xenofobia la sua ragion d’essere sarebbe stata un insulto insopportabile

Stefano G. Azzarà
Fanculo a Le Pen e a Macron, a Trump e a Biden, a Starmer e a Farage, a Meloni e Salvini, ai postfascisti, ai neofascisti e ai liberali italiani, quelli conservatori e quelli democratici.

Fanculo a Repubblica, al Corriere, a Sky, alla Rai e a La 7.
Fanculo ai servi degli Stati Uniti e ai complici del genocidio palestinese.
Fanculo a tutti quelli che in Europa volevano rendere impronunciabile la parola comunismo e persino la parola sinistra.

Maria Grazia Fabrizi
Politiche 2024.Insomma al giornalismo Italiano, quello dei giornalisti in vista, quelli con il diritto riconosciuto di veicolare le opinioni, la vittoria del NFP guidato Melenchon è andata proprio di traverso. Pare che, in segno di lutto, Rampini abbia indossato bretelle nere e Secchi ,Bocchino, ma anche Alessandro Giuli con Libero e tutto il Corsera non riescano a trovare le parole. Mentana invece si lancia in consigli strategici, sotto forma di ipotesi, per escludere il nuovo fronte popolare dal governo.