Archivi tag: Vicofaro

Ultime da Vicofaro, Pistoia

Vicofaro, Chiesa di Santa Maria Maggiore

di Marisa Salabelle

Quello che doveva capitare, quello che tutti aspettavano a gloria, finalmente è successo. Due ospiti di Vicofaro, la parrocchia del “prete che porta i migranti in piscina”,  sono risultati positivi al Covid. Il sindaco di Pistoia, (Alessandro Tomasi, Fratelli d’Italia col cuore in Casapound) che da tempo segnalava la pericolosità del centro di accoglienza, “una bomba epidemiologica”, “un problema sanitario oltre che di ordine pubblico”, che proclamava la necessità di “sgombrare”, “svuotare” la chiesa e i suoi annessi, senza peraltro muovere un dito per trovare una sistemazione alternativa, ha finalmente avuto pane per i suoi denti. Due contagiati! Quando mai s’è vista una cosa del genere! Due appestati nella nostra città! E neri, per giunta! Gli ospiti di Vicofaro sono stati messi in quarantena preventiva, e su questo non ci sarebbe nulla da ridire, se non fosse per il contorno: la chiesa e le sue pertinenze dichiarate “zona rossa” e, da ieri sera, carabinieri, polizia, vigili urbani, transenne, nastro bianco e rosso da scena del crimine…

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Vicofaro ai tempi del coronavirus

di Marisa Salabelle

Quando hanno cominciato a girare le prime notizie sull’epidemia che poi sarebbe stata battezzata COVID19, l’attenzione di tutto il mondo era rivolta alla Cina. Bisognava in tutti i modi evitare che da lì il contagio si diffondesse, e allo stesso tempo bisognava dimostrare che non si era mossi da pregiudizio o razzismo, ma solo da una prudenza volta a salvaguardare la salute di tutti. In Italia, per esempio, si sono soppressi tutti i voli provenienti dalla Cina, un provvedimento scarsamente risolutivo, se non controproducente, ma non è di questo che volevo parlare. Qui da noi, in Toscana, tra Prato e Firenze abbiamo una delle comunità cinesi più numerose d’Europa. E per un motivo o per un altro tutti ne eravamo preoccupati: vuoi che non ci fosse, in quell’immenso formicaio, qualcuno che era stato da poco in Cina, o che in un modo o nell’altro ne stava per tornare? Il contagio, noi, l’aspettavamo, e l’aspettavamo di là. Il presidente della Regione, Enrico Rossi, aveva stabilito delle misure che ai più sembrarono scarsamente efficaci.

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Bella ciao

di Marisa Salabelle

«Canterò Bella Ciao in chiesa, alla fine della Messa, domenica prossima» aveva scritto Massimo Biancalani sul suo profilo Facebook. Il vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli, lo aveva diffidato. Aveva diffuso una nota nella quale affermava che “in chiesa nelle celebrazioni liturgiche non si possono eseguire canti inadeguati alla liturgia, come del resto il buon senso dovrebbe già far capire”. Il prete però non ha voluto sentir ragioni e domenica scorsa, 24 novembre, al termine della liturgia, dopo il rituale “la messa è finita, andate in pace” ha intonato il canto partigiano, circondato da una trentina di fedeli.

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Ultime notizie da Vicofaro

di Marisa Salabelle

Dopo un lungo periodo in cui giornali e talk show sembravano aver dimenticato don Biancalani e la sua controversa attività a favore dei migranti, ultimamente i media si sono risvegliati. Ha aperto i giochi, se non mi è sfuggito qualcosa, Il Giornale, un quotidiano di raro equilibrio e di nota obiettività. «Don Biancalani trasforma la chiesa in un centro di accoglienza» titola venerdì 11 ottobre, e apre l’articolo con queste parole: « Decine di materassi in tutta la chiesa e poi scarpe, zaini e vestiti. È l’idea di accoglienza di don Massimo Biancalani, parroco di Pistoia, che ha deciso di ospitare negli spazi della chiesa di Vicofaro, la più grande della città, 250 migranti.»

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Vicofaro un mese dopo

di Marisa Salabelle 

Le lotte che nascono dal basso e isolate possono sempre essere soffocate o morire tra l’indifferenza delle maggioranze silenziose.  Questa del  CAS (Centro di Accoglienza Straordinario) di Vicofaro, di cui Marisa Salabelle sta facendo con tenacia la puntuale cronaca, oggi respira male.  E noi pure – almeno quelli che non accettano le politiche di respingimento o di sfruttamento dei migranti – siamo in affanno.  Si ripropone, perciò, il semplice ma sempre più arduo problema: che fare? Chi ha esperienze, anche minime, di militanza  sa la fatica materiale e il coraggio necessari per affrontare nel concreto le situazioni quotidiane, soddisfare i bisogni dei corpi, curare i pensieri e i sentimenti di quanti lottano in prima persona. In questo caso don Biancalani, i migranti, i volontari che a Pistoia non cedono. Ma sa pure che oggi a fiaccare gli animi dei simpatizzanti della Causa dei migranti sono soprattutto i discorsi che stanno prevalendo sul piano politico e culturale a causa della piega repressiva impressa al governo soprattutto dal ministro Salvini.  Dobbiamo impedire che crescano le complicità o le neutralità dei  “non sono razzista ma…”.  E, abbiamo bisogno più che mai  di “provocatori” – preti e non –  che, contro chi  urla: “Prima gli italiani” o tentenna e rispolvera idee di nazione  e di sovranità nazionale,  tornino a dire: “Prima gli umani”, “ Prima chi sta in basso”, “Prima i proletari”.  È una questione di civiltà, come ha ricordato Romano Luperini di recente (qui). Vorrei che su Poliscritture si moltiplicassero i contributi che critichino  i pregiudizi razzisti, religiosi, ideologici. Sarebbe un modo per aiutare la lotta in corso a Vicofaro . [E. A.]    Continua la lettura di Vicofaro un mese dopo