Riordinadiario del 10 ottobre 2023

Dopo la catastrofe di Sergio Franzoi

di Samizdat

1.
Scorrono i discorsi: netanyahu è l’uomo
della simpatia spudorata verso trump e putin,
verso la cina e orban, ha portato
israele a una crisi senza precedenti
di consenso con l’america di biden
e indegnamente non si è schierato subito
a fianco dell’ucraina.

2.
noi,  sì, abbiamo la posizione  giusta
e fur ewig
non contiamo un cazzo ma ribadiamo che
a differenza di tutte le forze che sono in Parlamento,
legate a doppio filo a USA e Israele,
senza se e senza ma
– ( seduti in poltrona e davanti alla TV) –
restiamo con il popolo palestinese
e il suo diritto alla libertà
contro il regime di apartheid israeliano

3.
lo schieratissimo
un macigno di ammirevole  unIlateralità
quella del mastino che addenta  subito e non molla più

se gli altri fanno pulizia etnica
lui li imita in miniatura
e fa pulizia di amici FB non  allineati
al suo dogma:
la distinzione aggressore/aggredito
(stabilita da lui
che ha individuato il cattivo:
l’altro e soltanto l’altro non occidentale)

e se bela l’agnello: con gli accordi di Oslo
entrambe le parti avevano deciso di voltare pagina.
Sono stati consapevolmente sabotati.
Da allora si espropriano terre, si abbattono case,
si sradicano ulivi, si riempiono di cemento i pozzi,
si picchiano perfino i bambini,
si umiliano e vessano gli arabi
che vivono in Israele. Non finirà mai.

risponde il lupo: che pena che fai.
Nessun governo accetterebbe MAI,
dopo 900 assassinati e 150 rapiti.
L’Occidente deve volere la debellatio
di Hamas. Nient’altro.

E se flebile bela  ancora l’agnello: La debellatio di Hamas
non può avvenire senza la debellatio dell’estremismo dei coloni
e delle forze di occupazione.
Sangue chiama sangue.
Chi saprà interrompere questa spirale?

definitivo il nicciano lupo lo  sbrana:
il più forte.

4.
scesi nella catacomba vicina alla mia e udii:
“Ed è proprio questo silenzio che ci rende complici.
La responsabilità più grande è la nostra.
Non siamo stati capaci di imporre
ai governi del mondo una soluzione “

Ah, – borbottai – questo mea culpa generale e moraleggiante!
E la polemica verso gli altri (infidi, tiepidi, opportunisti, silenziosi)
testimonianza di impotenza politica. Non è consolatoria e sterile?

che fare? che pensare?
Non lo so. Non lo so.
So che quel progetto
(o Grande Causa, così la chiamava Fortini)
c’è stato ed è andato in rovina.
Se non vogliamo essere epigoni rassegnati o rancorosi,
si deve tentare di costruirne un altro.

5.
hamas agisce per vendetta o usa politicamente
il desiderio di vendetta prodotto dalla repressione
sempre  più sproporzionata di Israele?

Nel mese di agosto del 2023 ho cominciato
a tenere il conto delle aggressioni dei coloni
israeliani contro i contadini palestinesi,
e delle violenze dei soldati di Tsahal
contro i giovani rinchiusi nei territori occupati,
o nel campo di concentramento di Gaza.

Quasi ogni giorno ho trascritto le informazioni
che trovavo sullo stillicidio di violenze razziste.

La stampa italiana che definisce “terroristi” i militanti di Hamas
non ha mai riferito questi episodi
e non ha mai definito terroristi gli assassini israeliani.

Io so benissimo che Hamas è un’organizzazione islamista
sostenuta dai massacratori iraniani.
So benissimo che la loro ideologia è fondata sulla violenza e sulla vendetta.

Ma so anche che la vendetta è tutto quel che rimane
a chi è oggetto di violenza e di umiliazione sistematica.

6.
Sentite l’ultima. Ora è il tifo, sono le tifoserie avverse
quelle che impediscono che si possa parlare di pace.
Da più parti fior fiore di intellettuali si ergono
ad additare l’inutilità se non l’ostacolo rappresentato (!)
dalle rispettive partigianerie.

Ma il tifo basta? Serve politicamente?
Il modo (parapolitico?) di reagire del tifoso
(passionale, non ragionato, ignaro della storia
di quel conflitto che si trascina da 70 anni
e della realtà dei rapporti di forza)
solo gregario è e nei fatti sterile.
Non sei obbligato ad essere “partigiano”
se non hai chiaro per cosa devi esserlo.
Se non si riuscirà a costruire un’azione politica efficace,
che manca da decenni
i tantissimi discorsi resteranno parole al vento.

7.
La responsabilità dei fatti di sabato 7 ottobre
è del primo ministro Netanyau,
scrive in un editoriale della redazione, il quotidiano Haaretz.

E ora il rifiuto di qualsiasi forma
di mediazione, e nonostante che ci siano di mezzo degli ostaggi.

chiedere la testa di netanyahu
basta?

8.
l’ipotesi che Netanyahu sapesse e abbia lasciato fare
è “complottista”?
son tutte favolette narrate dalla propaganda hamas-sionista?

Quanto l’accaduto è venuto a fagiolo per Netanyahu
e i sionisti che lo sospingono, i sionisti grossi, i soliti noti che in Israele
ci soggiornano a tratti, ma non ci abiterebbero?

9.
hamas e  palestinesi coincidono e, come decreta
Yoav Gallant, “rimarranno senza elettricità, senza cibo,
senza carburante”, perché loro , i Giusti,
stanno “combattendo contro animali con sembianze umane”?

10 .
E poi si sa, ci sono gli scrittori ,come Assaf Gavron
che  – secondo il Grande Inquisitore –
si condannano al belante pacifismo e scrivono:
«Nel Paese dominano due sentimenti:
chi invoca una reazione dura
e altri che sono arrabbiati con Netanyahu
e il suo governo che ci ha portati a questo
e lo invitano a dimettersi.
Le priorità? Ristabilire la sicurezza a Sud,
impedire che la guerra si espanda a Nord.
Riportare tutti gli ostaggi a casa.
E poi la cosa più difficile:
cercare una soluzione diversa al conflitto»

11.
E c’è pure il giulivo anarco-astrattismo
che mentre i missili parlano
spara così:

“Alle bandiere del nazionalismo – indipendentemente
dal colore e dai fregi di ciascuna – va contrapposta l
a lotta comune dei lavoratori palestinesi e israeliani.
Per gli israeliani, il loro più acerrimo nemico
è l’apparato dello Stato ebraico, così come L’Autorità Nazionale Palestinese
e Hamas sono i nemici implacabili del proletariato palestinese. ”

E  altero sbeffeggia se gli ricordi:
“la lotta comune dei lavoratori palestinesi e israeliani
e – perché no – di tutti i lavoratori del mondo
è oggi sepolta.
E’ perciò c’è la guerra tra cosche o élites contrapposte
a suon di bombe e missili.
I proletari di tutto il mondo son folla dispersa.
Testimoni muti di un disastro.

Nota
Questi appunti   utilizzano il materiale verbale da me selezionato  nella giornata del 10 ottobre 2023 su varie pagine Facebook.

3 pensieri su “Riordinadiario del 10 ottobre 2023

  1. Ennio AbatePOLISCRITTURE su Facebook

    DOVE FINIAMO?

    Intanto in vari paesi europei sono state represse manifestazioni in solidarietà alla popolazione palestinese. La ministra dell’Interno Uk Suella Braverman ha dichiarato che sventolare bandiere palestinesi «potrebbe non essere legittimo» se ritenuto una dimostrazione di sostegno ad atti di terrorismo. Non è ben specificato però quali possano essere le circostanze entro le quali il vessillo dimostri appoggio ai terroristi. Nel comunicato ufficiale si parla di reati penali come: «esprimere sostegno ad Hamas pur non sapendo se l’espressione incoraggerà il suo sostegno; indossare indumenti o portare con sé in pubblico articoli che suscitino il ragionevole sospetto che un individuo sia membro o sostenitore di Hamas; pubblicare un’immagine di un articolo come una bandiera o un logo nelle stesse circostanze». Ha inoltre esortato gli agenti di polizia a usare «tutta la forza della legge» contro il sostegno ad Hamas e qualsiasi tentativo di intimidire la comunità ebraica del Regno unito.
    In Germania, invece, nonostante il divieto, un centinaio di persone hanno manifestato davanti la scuola di Berlino in cui, riporta la Taz, un insegnante avrebbe schiaffeggiato uno studente di 15 anni per aver sventolato la bandiera palestinese. La polizia di Berlino aveva giustificato la decisione di vietare la manifestazione perché rappresentava «una minaccia alla sicurezza e all’ordine pubblico».
    Anche a Marsiglia i residenti hanno manifestato a favore della Palestina nonostante il divieto imposto dalle autorità. Martedì la polizia della provincia di Bouches-du-Rhone aveva vietato il raduno di alcuni residenti previsto ieri pomeriggio. Come riporta Paris Today, il ministro degli Interni francese Gérald Darmanin aveva già annunciato il divieto di organizzare manifestazioni a sostegno della Palestina nella città di Lione.
    A Roma è stato sfregiato il murales in memoria di Shireen Abu Akleh, corrispondente palestinese di Al Jazeera, brutalmente uccisa dall’esercito israeliano l’11 maggio 2022. A Bologna da un lato corteo di 500 persone per il popolo di Gaza, dall’altro fiaccolata pro-Israele.

    (https://ilmanifesto.it/censura-ad-harvard-divieti-in…)

    DALLA PAGINA FB DI
    Vincenzo Costa·
    Crimini di guerra
    Le azioni di Hamas sono deprecabili, ma sono le azioni di un’organizzazione terroristica.
    Ora siamo di fronte ad azioni criminali da parte di quello che dovrebbe essere uno Stato, fatto di leggi, rispettoso del diritto internazionale.
    Si tratta in realtà oramai di uno Stato etnico, che tollera l’omicidio a sangue freddo dei palestinesi da parte di coloni convinti di avere licenza di uccidere (chi vuole legga Occhio per occhio e tutto il mondo è cieco di Franco Berardi Bifo).
    Ma non è solo questo Stato da sempre al di sopra della legge, che da sempre distingue esseri umani di serie A e di serie B ad avere qualcosa di insano: è l’intero Occidente ad aver perso ogni senso di umanità, oltre che di realtà.
    Senza andare troppo indietro, senza ricordare quanti bambini palestinesi sono stati uccisi dal 2008 ad oggi, mettiamo insieme qualche punto su che cosa sta accadendo in queste ultime ore nella striscia di Gaza e i crimini che stanno avvenendo con la benedizione dell’Occidente.
    1. Israele ordina l’evacuazione di UN MILIONE E CENTOMILA PALESTINESI ENTRO 24 ORE. Le nazioni unite dicono che è assurdo, che genererebbe una catastrofe umanitaria. Ma niente, tutto è legittimo. Peraltro, lo scopo di tutta questa cosa è svuotare Gaza non di Hamas, ma di tutta la sua popolazione. Come si chiama questa cosa?
    2. SONO STATI UCCISI DAGLI ISRAELIANI, SOLO NEGLI ULTIMI GIORNI, 447 BAMBINI (fonte CNN).
    Per gli israeliani, nel loro concetto di rappresaglia, quanti bambini palestinesi devono essere uccisi per ogni bambino israeliano? 300 a 1, 1.000 a 1? Che valore hanno le vite degli altri? O sono solo animali, come illustri esponenti di Israele amano chiamare gli altri?
    3. La chiusura delle forniture di elettricità, acqua e gas significa che IL SISTEMA SANITARIO PALESTINESE NON PUÒ CURARE I FERITI, vittime dei bombardamenti sulla popolazione civile. feriti che vengono quindi condannati a morte.
    Con la benedizione della Ursula von der Leyen e della UE, che un giorno dovrà essere anch’essa citata per crimini contro l’umanità.
    4. La stessa CNN, che evidentemente capisce che il livello di orrore sta superando ogni livello sinora raggiunto dalla storia, fa notare che l’interruzione di fornitura di energia elettrica porterà alla MORTE DEI BAMBINI PALESTINESI NELLE INCUBATRICI.
    A questa domanda l’ex primo ministro israeliano Naftali Bennettu risponde “ma siete scemi a farmi una simile domanda? Ma qui abbiamo altre cose per la testa”.
    4. È documentato L’USO DI BOMBE AL FOSFORO, PROIBITE, che uccidono e fanno morire di una morte atroce. Le regole e il diritto qui non valgono. Ma state attenti: stiamo spalancando le porte all’inferno. Dopo di ciò chiunque potrà usarle, e se l’Occidente critica si sfiorerà il ridicolo. Tutto il mondo ormai ride di noi e dei soliti due metri e due misure.
    5. Il ministro della difesa israeliano ha dato ordine ai suoi soldati di sentirsi liberi, che non ci saranno processi per atti criminali contro il nemico.
    Significa che tutto è lecito. Nessun rispetto di regole di guerra. Significa che chi si arrende sarà ucciso, come accaduto spesso in passato e come ammesso, con ilarità, da un ex comandante israeliano.
    6. La UE cerca di CHIUDERE ANCHE TELEGRAM o di dominarlo, dimostrando di essere oramai solo l’espressione di un dominio totalitario, che si impone sempre più man a mano che perde di credibilità.
    Chi non la pensa come la von der Leyen non ha diritto di parola. Parlare di democrazia, o semplicemente di stato di diritto, è oramai ridicolo.
    7. SI POSSONO FARE MANIFESTAZIONE A FAVORE DI ISRAELE, MA NON A FAVORE DEI PALESTINESI. Si chiama totalitarismo, la democrazia non esiste più. Il dissenso non ha diritto ad esprimersi. Ogni voce di dissenso deve essere messa a tacere, devono circolare solo le notizie che il regime (oramai si deve chiamarlo così) impone.
    8. SONO STATE BOMBARDATE ALEPPO E DAMASCO, CIOÈ UNO STATO SOVRANO. Ci pensate se la Russia bombardasse Varsavia e la Polonia? È una violazione del diritto internazionale, della sovranità di uno stato. Esistono ancora leggi internazionali? Esiste ancora un diritto internazionale?
    Tutti abbiamo paura a esporci, a scrivere. Come non avere paura? Io ho molta paura, perché qui ci sono poteri che possono distruggerti come niente.
    Ma non si può tacere. Parlando ognuno pagherà un prezzo, lo sappiamo. Ma l’orrore è troppo grande e chi tace lo autorizza.
    E non è solo Gaza e la popolazione civile palestinese ad essere sotto attacco.
    C’è un tentativo totalitario, di annullamento di ogni opposizione, dissidenza.
    È la libertà di tutti noi, di ognuno di noi, la democrazia da noi, la libertà di espressione, di informazione ad essere in pericolo.
    Non si può tacere.

  2. Impossibili umanamente posizioni “in dissenso” o “a favore”, l’orrore non accetta differenze quantitative né qualitative. La stupidità umana (soprattutto giovanile, ma è più comprensibile, in quanto “sviamento”: da parte di chi?) invece, manifesta per questi e per quelli.
    Riflettevo con mio marito stamane che stiamo cadendo in uno stato di tristezza, per impotenza di decidere e di agire.
    La mossa del cavallo di Vincenzo Costa sottolinea che è “la libertà di tutti noi, di ognuno di noi, la democrazia da noi, la libertà di espressione, di informazione” che si trova ad essere in pericolo: e qui andiamo sempre sul sicuro.
    Ma a chi non manifesta, né gli viene proibito di farlo, resta solo una desolante tristezza, che potrebbe virare verso una depressione di massa, temo.

  3. SI HA PAURA, SI MUORE….

    1. Audio da Il manifesto
    https://www.facebook.com/ilmanifesto/videos/233213076409387

    2. Testimonianza scritta da Il manifesto
    https://ilmanifesto.it/fermate-questo-genocidio-appello-da-gaza-sotto-le-bombe?fbclid=IwAR0ORHgNtsI3iXtFVZu9Zr5PFcimNYeqQNApIi6gTJ_NoIlT7H4o-xLwsRA

    «La situazione è al limite della dignità umana»
    Pubblichiamo la testimonianza dalla Striscia di Gaza del capomissione della ong Ciss Jacopo Intini.
    Nel link la trascrizione di un altro lungo messaggio audio che abbiamo ricevuto dal giornalista palestinese Ahmed Dremly, in fuga dai bombardamenti israeliani insieme alla sua famiglia
    https://ilmanifesto.it/fermate-questo-genocidio-appello-da-gaza-sotto-le-bombe?fbclid=IwAR0ORHgNtsI3iXtFVZu9Zr5PFcimNYeqQNApIi6gTJ_NoIlT7H4o-xLwsRA
    hmed Dremly, GAZA
    La situazione a Gaza è terribile soprattutto dopo la dichiarazione minacciosa rilasciata da Avichay Adraee, capo della “divisione media arabi” delle Forze di difesa israeliane (IDF), che invita gli abitanti di Gaza a evacuare nel sud della Striscia. Tutti i palestinesi che vivevano ai confini di Gaza sono già fuggiti nel centro. Poco dopo i bombardamenti israeliani hanno spazzato via l’intera area di Al-Rimal, solitamente il posto più sicuro nel cuore della città.
    Si tratta di un esodo di massa. I palestinesi sono bloccati per strada: alcuni con i bambini in braccio, altri portando con sé solo una misera bottiglia d’acqua vuota, molti in fuga con i loro parenti più anziani. Il numero di coloro che fuggono verso il sud della Striscia è esorbitante, un’area che è già sovrappopolata e non può accogliere tutti.
    Ho una gomma dell’auto bucata. Guardandomi intorno, sono impressionato dall’enorme numero di civili bloccati. La situazione è straziante. Israele ha ucciso diversi medici, oltre ai giornalisti, e finora hanno colpito più di 12 ambulanze.
    Non abbiamo internet, né energia, né elettricità. Stanno bombardando i generatori elettrici e i provider internet. Non riusciamo nemmeno a comunicare e i giornalisti sono senza connessione internet. È terribile.
    Israele ha commesso decine di massacri, spazzando via intere famiglie e colpendo i civili. Stanno bombardando le case senza allertare i residenti. Oltre il 60% delle vittime sono bambini. Sono morte molte donne. Stanno commettendo un genocidio a Gaza, una pulizia etnica, proprio come nella Nakba del 1948.
    Non c’è un solo posto sicuro a Gaza in questo momento. Nessuno è sicuro.
    Israele sta cercando di intimidire le famiglie. Mandano annunci di evacuazione per dirgli di evacuare. Poi però non bombardano e colpiscono da un’altra parte, in zone i cui abitanti non erano stati avvertiti.
    Questo è il momento più sanguinoso di sempre. La “Palestine Tower”, alta 14 piani e nella quale abitavano 82 famiglie, è stata completamente rasa al suolo. Ora queste famiglie dove dovrebbero andare?
    Come giornalista sono bloccato e impossibilitato a seguire tutte le notizie e quelle che stiamo cercando di inviare non vengono ricevute.
    Non posso nemmeno essere sicuro che i miei messaggi vi raggiungano e, soprattutto, non sono sicuro che sarò ancora vivo quando li riceverete.
    Abbiamo appena ricevuto una telefonata da un amico che era in viaggio verso il sud della Striscia che ci detto che stanno uccidendo i palestinesi che stanno cercando di fuggire verso sud.
    Qui dove mi trovo ora siamo in 50, potete sentire le voci dei bambini che piangono. Molti media stanno cercando di contattarmi senza riuscirci. Ogni palestinese di Gaza ha perso almeno una persona cara o un familiare. Le case delle mie due sorelle sono state completamente distrutte. La figlia di mio zio è stata uccisa e non abbiamo più notizie del suo fidanzato.
    Dov’è l’Occidente? Dove sono questi diritti umani di cui tutti parlano? Dov’è il diritto internazionale? E le organizzazioni internazionali? Dov’è l’ONU? Qui sono in corso dei crimini di guerra ed è violato ogni diritto previsto dai trattati internazionali. Questo è un genocidio e dovrebbe essere fermato immediatamente.
    Riteniamo tutti i governi arabi e occidentali responsabili per il sostegno all’occupazione e di consentire al governo di Israele di commettere atrocità contro l’umanità. Non sono sicuro che resterò qui più a lungo, questo potrebbe essere il mio ultimo messaggio vocale.

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