Per il mio
compleanno Elisa, la nipote dott.ssa in filosofia, mi ha regalato un libretto
di Theodor W. Adorno. Titolo: «Aspetti del nuovo radicalismo di destra»
(Marsilio, 2020, pp.90).
E’ bene avvertire il lettore che questo “Dialogando con il Tonto” fa riferimento ad un articolo di Guido Mazzoni, “Le parole del Sessantotto: Rivoluzione” comparso su “Le parole e le cose” e consultabile qui . [E. A.]
Avevo ricevuto un invito in questi termini: “Domani è
l’Epifania, perché non incontrarci oggi pomeriggio davanti a Feltrinelli?”
Così sono arrivato, fedele alla linea, sotto i Portici e
sono stato accolto da un sorriso del Tonto:
“Ci contavo, memore di quando ci si vedeva in via Manzoni
nella sede storica della Feltrinelli a Milano mezzo secolo fa. Ricordi, si
entrava e sulla destra accanto alla cassa c’era la bacheca dove facevano bella
mostra di sé le riviste: Giovane Critica. Nuovo Impegno,
Quaderni Piacentini, Ombre Rosse, L’erba voglio e una serie inesauribile di
altre testate. Sulla destra invece lungo la parete una serie di pamphlet
stampati direttamente dalle Edizioni della Libreria e poi le ultime novità”.
Quella che segue è la relazione tenuta a Vigevano il 5 maggio 2018 nell’incontro pubblico dedicato a Marx a 200 anni dalla nascita. L’incontro si è tenuto nell’ambito del ciclo di conferenze dal titolo “Scuola di cultura e politica”, a cura del Collettivo Culturale Rosa Luxemburg di Vigevano.
Il pubblico di queste conferenze era formato da attivisti politici e da persone interessate al tema, ma senza preparazione specifica. Pertanto il discorso ha voluto essere intenzionalmente non troppo approfondito, senza però, almeno negli intendimenti, perdere in rigore.Continua la lettura di Marx nostro contemporaneo→
Le note che seguono sono l’estratto di un più ampio studio, da me come cittadino recentemente condotto, e che ho fatto pervenire ad Ennio, il quale s’è detto disposto a recepirlo su Poliscritture, in formato, appunto, ridotto.
Su POLISCRITTURE FB ho segnalato l’articolo contro «lo stalino-nazista Minniti » di Franco Berardi Bifo (qui) con questa breve nota introduttiva: «Le analogie storiche vanno sempre manovrate con le pinze e l’indignazione impotente di Bifo (“C’è modo di fermare questo orrore? Non lo so. “) non mi piace, ma la sua denuncia si basa su dati reali allarmanti e va meditata. Pubblico ora la puntuale e severa critica di Ezio Partesana al medesimo articolo. [E. A.]
Nessuna migrazione nella storia umana è avvenuta in modo pacifico, per quanto ne sappiamo neanche quella dagli alberi alla terra ferma. Sperare che quelle odierne possano essere affrontate con razionalità anziché con la forza significa fare della Ragione un feticcio, un mito al quale affidarsi in attesa e mancanza di altro. Continua la lettura di Endlose Endlösung→
I. – Venerdi 24 febbraio 2017. Verso sera mia moglie mi fa vedere un video abbastanza sconfortante. Una donna spaventatissima, chiusa nel container dei rifiuti di un supermercato – visto dall’alto una specie di gabbia – , piange e urla verso due giovani (uno di questi ha la barba) che, soddisfatti per la situazione, si divertono a dileggiarla e ripetono: «Non si può entrare nell’angolo rotture della Lidl…». Non capisco bene ciò che sta succedendo, ma il sadismo allegro e feroce di questi giovani appare innegabile. Giuseppina è turbata, sconsolata. Continua la lettura di Trump e i Trumpini italiani→