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L’intellettuale da asporto

di Canio Mancuso

 Il riciclo secondo lo spazzino
 
 I testi sono chiari:
 non ti lasciano
 soltanto le persone;
 anche gli oggetti
 alla fine del gioco
 allineati lì sulla banchina
 per dirti un addio allegro. 
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Mi diceva Anastasia

di Arnaldo Éderle

La tremenda storia della  Russia invasa dalle divisioni di Hitler viene narrata attraverso un duplice filtro: il racconto di una donna russa, Anastasia,  e la rielaborazione dell’autore italiano, che la riporta incantato come un bambino-poeta.   Veniamo a sapere della bella, piacevole e pacifica vita  di ricchi  contadini e  dell’orrendo spettacolo di cadaveri tra la neve. Il prima, il poi…Le ragioni della  guerra? Questa poesia non le sfiora. [E. A.]

Mi diceva Anastasia che i suoi parenti
siberiani erano molto ricchi,
russi con tanti rubli che investivano in
elargizioni volontarie alle loro famiglie che
spesso vivevano in Moldavia e lì passavano la loro Continua la lettura di Mi diceva Anastasia

Due poesie inedite

 

di Canio Mancuso

 

Addestramento sul lago

Ripetiamo i gesti delle anatre
il sonno scivola con noi
sull’acqua dal collo
al grasso delle piume
spruzza le ortensie
fino al nodo dei canneti.
La luce acquosa che ci rassicura
e i nostri voli da riva a riva
le indigestioni di molliche
lanciate da coppie svizzere.
Neanche la montagnola
accartocciata sul lago ci spaventa. Continua la lettura di Due poesie inedite

Tre poesie da “Il lato destro dell’armadio”

di Canio Mancuso


Piccole manovre dell’abbandono

Le prime a cadere sono state le piante
non per volontà del tempo o del destino
ma del finto giardiniere
che le aveva ficcate nella terra. Continua la lettura di Tre poesie da “Il lato destro dell’armadio”

Con queste mani

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Drammaturgia in versi per voce sola e indignazione molta

di Mariella De Santis

Il testo che segue è stato ispirato da una coraggiosa intervista di Emilio Quadrelli ad Anna (nome di fantasia), apparsa su Alias (nr. 10 anno 5 del 3 febbraio 2007), inserto culturale del quotidiano il Manifesto, allegato al giornale ogni sabato. Dall’articolo riporto quali veri il  rapimento di Anna nel 1996, a 13 anni, per essere portata a lavorare in una fabbrica italiana, i ripetuti stupri e la deportazione in un bordello per militari, paramilitari e civili operanti in Albania dal 1998, la liberazione a mano armata nel 2004 da parte del fratello al comando di una milizia di trafficanti d’armi e la sua condizione di vita al momento dell’intervista.Molto altro di quello che ho scritto mi è stato raccontato da donne immigrate incontrate vivendo…Per questo motivo nel mio testo, la protagonista l’ho chiamata Milena e non Anna. Il resto è da considerarsi mia creazione artistica cosa questa, come sappiamo, non sufficiente ad attribuirle lo statuto di finzione. Questo mio testo è dedicato ai giornali e ai giornalisti indipendenti che molestano le nostra visione delle cose, alle colonne della mia famiglia Lina, Angela e Roberta e alle migliaia di sorelle ignote  che vorrei tutte abbracciare. [M. De S.] Continua la lettura di Con queste mani

Politiche del lavoro

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Badante: una vita per una vita [Fototeca Tifernate online]
di Cristiana Fischer

un paese libero e sciolto
perché il denaro estragga interesse
dal vento di scorrerie
siano sciami di insetti e di uccelli
a spolpare carogne
come le api operose raccolgono
e i bombici oziosi fecondano
i fiori del bosco
come i serpi divorano i topi e le rane
e allevano cani fedeli crudeli obbedienti
per sorvegliare gli incroci e i recinti
e battono le selezioni
per arruolare le menti migliori

perché i figli moltiplicano
e i figli dei figli grani di polvere
come le foglie e il limo sulla terra
gli inutili corpi gli opachi voleri
che non rischiarano i duci del mondo
coi loro pensieri Continua la lettura di Politiche del lavoro