In memoria di Claudio G.
«Una mosca.»
«Oh, sì, una mosca.» Continua la lettura di L’alba
di Canio Mancuso
Piccole manovre dell’abbandono
Le prime a cadere sono state le piante
non per volontà del tempo o del destino
ma del finto giardiniere
che le aveva ficcate nella terra. Continua la lettura di Tre poesie da “Il lato destro dell’armadio”
Appunti (di solito mattutini) raccolti al volo da gennaio ad agosto 2017
di Ennio Abate
Che rapporto c’è fra l’io e il noi? Quali interferenze? Quando e perché si distanziano o si avvicinano? Cosa alimenta gli estremi a cui tendono: il solipsismo o la fusione/confusione (mistica, gregaria) nel noi ( massa o élite)? Invece di un saggio, provo a offrire spunti per risposte e riflessioni a tali domande selezionando alcuni miei appunti. ‘Sbratto’ sta per ‘stanza da sbratto’ [ = che riceve tutti gli oggetti ingombranti o di cui ci si serve di rado]. Spero che altri poliscrittori ne propongano di propri e così si vedrà meglio se sia possibile o no quell’ io/noi capace di reggere la contraddizione fra le due facce. [E. A.]
di Luigi Paraboschi
La storia del cammino dell’umanità ( non solo nel nostro paese ) è ricca di esempi di disastri ecologici. Da Seveso a Casalmonferrato, da Cernobil a Fukuyama, per citare quelli più noti, ogni tanto il mondo si è imbattuto in qualche strage dovuta al prezzo da pagare al progresso, ma il disastro di Taranto ed in particolare al quartiere Tamburi vicinissimo a quella che un tempo di chiamava Italsider e successivamente Ilva, è qualcosa che si avvicina moltissimo allo sterminio di massa della popolazione condotto in modo silenzioso e che si è perpetrato negli anni.
Ogni tanto i giornali ne riparlano. In questi giorni sta succedendo. Pare che finalmente i cosi detti “ saggi “ ( i commissari addetti al salvataggio dell’azienda in questione ) abbiamo valutato le varie offerte pervenute e deciso di assegnare la fabbrica, commissariata dal 2013 , alla cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia per l’ammontare di 1,800 miliardi. Continua la lettura di Su “L’adatto vocabolario di ogni specie” di Alessandro Silva
di Rita Simonitto
A Tuja
22.06.2007
“Tu non dovevi o cara
togliere la tua immagine dal mondo…” [1]
Ecco esplodere l’urlo
che poi s’acquieta
e si smorza il grido
carezzevole vagando
sul filo di dettagli
ormai perduti.
E poi ancora torna
sull’onda della pena.
Così pianse il poeta. Continua la lettura di A proposito di gatti. Memorie.
di Ennio Abate
È andata bene. Giancarlo Majorino ha letto diverse poesie di Fortini, gli ha reso gli onori («solennità vissuta»). C’era un bel po’ di gente. Ho potuto dire meno di un quarto delle cose che mi premeva dire, ma le cerimonie letterarie hanno le loro regole spietate. E comunque, dopotutto abbiamo ricordato vari aneddoti sul Fortini, secondo alcuni «non facile da frequentare». Pubblico qui gli appunti che avevo preparato. [ E. A.] Continua la lettura di Dopo la serata su Fortini al Laboratorio Formentini di Milano
di Emilia Banfi
Dèmone
Lascia credere al poeta che la storia è questa
che nessuno la può cambiare
lasciagli bere ancora alla sua fonte Continua la lettura di Quattro poesie
di Antonio Sagredo con un’analisi critica di Ennio Abate
Teatro
mia cecità
mancanza o mia rovina:
rombo di mani:
Tamerlano!
—————Tamerlano!
——————————Tamerlano! Continua la lettura di Il Poeta e la sua Rovina