Gli amici morti

Pink and Green Sleepers 1941 Henry Moore OM, CH 1898-1986 Presented by the War Artists Advisory Committee 1946 http://www.tate.org.uk/art/work/N05713

di Ennio Abate


Da un’ombra gli amici morti 
annunciavano: vorremmo aiutarvi.

Impossibile, tra me dicevo. Esitavo, 
però, e, per non rompere con loro,
cominciavo: siamo tanto diversi.
(Voi morti ormai, noi vivi, intendevo).

In sogno ancora vi parliamo, dicevano.

Più in allarme, allora, mi chiedevo:
come fossimo vivi? o tutti già morti?
E, per uscire dal dubbio, proponevo:
su, prendiamo un caffè insieme.

Ma no. Volevano restare nel sogno,
non uscirne. E in coro insistevano:
aiutarvi, guidarvi, passarvi la nostra
saggezza.

Sempre scettico aggiungevo: come 
riconoscervi? Siete  in una folla
immensa. E stizzito: O avete continuato
a invecchiare e a capire più di noi?
Solo morendo, potremmo darvi retta. 

Sorridevano ora: con le vostre guerre
che fate, se non morire e far morire?
Troppo ingrossate il popolo dei morti
e trascinate nella nostra ombra
l’azzurro del cielo e del mare, il vento,
gli amori. Avvertirvi, fermarvi, vorremmo.

(9 settembre 2024)

1 pensiero su “Gli amici morti

  1. una poesia viva e vera: la richiesta di aiuto viene prima, credo, dell’offerta di aiuto da parte di chi ci ha preceduto in vita e vive di ombra ma puo’ affacciarsi a noi in sogno. Una folla di gente che la saggezza l’ha conquistata sul campo di battaglie immaginabili e inimmaginabili…Mi colpisce l’atmosfera amicale o anche familiare che si vuole instaurare con persone oltre una linea di confine (labile?) a cui si offre un caffè giusto per dare il via ad una calma conversazione…C’è un diniego, ma arriva anche un giusto rmprovero e accorato avvertimento per la nostra umana disposizione a dimenticare la lezione del passato e a persistere con le guerre che accellerano il nostro arrivo tra le ombre: “…Troppo ingrossate il popolo dei morti/ e trascinate nella nostra ombra/ l’azzurro del cielo e del mare, /il vento,/ gli amori. Avvertirvi, fermarmi, / vorremmo.”

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