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vuoto, pieno, mezzo pieno…buum!

Paolo Di Marco, Banchetto

di Paolo Di Marco

Nel mio articolo e negli articoli e nei commenti di Merlo e Agamben si parla di scienza, ma non parliamo della stessa cosa.

Nel mondo allegorico di Agamben scienza, religione e capitalismo sono sullo stesso piano, tutte e tre ridotti forse a ideologie; e la scienza ha vinto tutti. Ma i rapporti sociali di produzione non si piegano alle ideologie, le usano; ma anche così una scienza ridotta a ideologia è mero fumetto, come anche quel poco di scientismo che si ritrova in fumosi retrobottega è del tutto inadatto al controllo delle menti. E forse la religione sta scomparendo, ma certo non è la scienza che ne prende il posto.

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Dalla statistica alla simulazione

di Paolo di Marco

Introduzione

Decenni di successi tali da poter cambiare completamente il nostro rapporto col mondo e l’immagine che ne abbiamo: la scienza oggi sta su di un piedestallo molto alto ( anche se non sempre riconosciuto e ancor più raramente apprezzato).

Ma non è la stessa scienza delle origini. Tutto il dibattito che la Filosofia della Scienza ha sviluppato (con Popper e Feyerabend come estremi) rimane sfuocato rispetto all’effettivo divenire del suo soggetto, un percorso già intuito da un geniale Poincarè e poi maturato nel secondo dopoguerra.

E troppo poco se ne parla. Quindi cominciamo qui un discorso di approfondimento sul come effettivamente funziona oggi la scienza: non sul suo ‘esterno’, sui rapporti tra scienza e potere, ma direttamente sul suo ‘interno’, sul metodo scientifico oggi.

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Il guaio col metodo scientifico

di Paolo Di Marco

Con questo articolo inizia una nuova rubrica (dall’omonimo titolo) in cui Paolo Di Marco (qui nel n. 11 di Poliscritture del marzo 2015 la sua Intervista a Carlo Rovelli) ci condurrà nei meandri – complessi, affascinanti e ambivalenti – della ricerca scientifica. [E. A.]

Decenni di successi tali da poter cambiare completamente il nostro rapporto col mondo e l’immagine che ne abbiamo: la scienza oggi sta su di un piedestallo molto alto ( anche se non sempre riconosciuto e ancor più raramente apprezzato). Ma non è la stessa scienza delle origini. Tutto il dibattito che la Filosofia della Scienza ha sviluppato (con Popper e Feyerabend come estremi) rimane sfuocato rispetto all’effettivo divenire del suo soggetto, un percorso già intuito da un geniale Poincarè e poi maturato nel secondo dopoguerra. E troppo poco se ne parla. Quindi cominciamo qui un discorso di approfondimento sul come effettivamente funziona oggi la scienza: non sul suo ‘esterno’, sui rapporti tra scienza e potere, ma direttamente sul suo interno’, sul metodo scientifico oggi.

1- pregi

L’elemento centrale della fiducia riposta nel metodo scientifico sta nel processo di controllo dei risultati: ogni risultato deve essere pubblicato in una certa forma, che comprende tutti i dati ottenuti, le fonti e i metodi utilizzati; ma prima della pubblicazione ufficiale deve essere analizzato da altri ricercatori esperti che controllano il percorso e i dati; e prima ancora, particolarmente nel caso di Fisica e Matematica, passa in genere attraverso un altro confronto (su un archivio pubblico come Arxiv) dove arrivano le opinioni di altri esperti ed interessati.

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