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“La ragazza di nome Giulio” di Milena Milani

edizione SE, 2017

Venerdì 9 ottobre, presso il Centro Sociale il Giardino di Figline Valdarno (FI), si è tenuta la penultima delle otto conferenze del progetto di invito alla lettura “La casa degli Strani”, ideato dalle associazioni Il Giardino e Circolo Letterario Semmelweis, e realizzato grazie al contributo del Comune di Figline e Incisa Valdarno. In questo penultimo incontro io e Laura Del Lama abbiamo parlato del romanzo LA RAGAZZA DI NOME GIULIO di Milena Milani. Non credo di aver bisogno di presentazioni, visto che spesso collaboro con Poliscritture, ma permettetemi due parole sull’altra relatrice.

Laura Del Lama è nata a Firenze nel 1975, è operatore tecnico del LIS (Lingua dei Segni Italiana). Oltre a racconti su riviste e antologie tra cui Drgus (Guanda, 2011) ed È tutta una follia (Guanda, 2012), ha pubblicato il romanzo Non so dove ho sbagliato (Cult/Barbes, 2009), e la raccolta di racconti A cosa servono gli occhi (Noripios 2017).

Buona lettura …

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Gli strumenti della poesia. (Lezione 1)

lezioni sulla poesia

di Ennio Abate

Invitato da L’isola che non c’è, un’associazione culturale  che opera a Saronno, sto tenendo tre incontri sulla poesia rivolti ad un vivace gruppo locale di “cultori della materia”. Pubblico  qui sul blog a  puntate le varie introduzioni alla discussione.  [E.A.]

Vi anticipo subito  che nelle mie intenzioni questi incontri dovrebbero servire a ripensare la poesia in maniera critica, a vederla come problema aperto e  e non come  un valore indiscutibile o da riverire. In secondo luogo vorrei mettervi in guardia dal pensare agli strumenti della poesia – in primis quelli tecnici che si sono accumulati in secoli di esperienze e di studi e in vari paesi del mondo – in modo neutro e classificatorio. Non bisogna illudersi: sbaglia chi volesse accostarsi alla  poesia  in fretta o pensasse che la conoscenza della metrica, delle figure retoriche o delle funzioni del linguaggio sia una buona scorciatoia per entrare più facilmente in un territorio che è sfuggente, mutevole , ricco di sorprese e di trappole. Tanto più che una risposta definitiva o del tutto convincente alla domanda – ineludibile ma irrisolta – su cosa sia la poesia non esiste. Continua la lettura di Gli strumenti della poesia. (Lezione 1)