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Pertini e la volontaria di Milano

di Paolo Saggese

40 anni fa il terremoto in Irpinia. « Nella serata del 23 novembre 1980 un sisma di magnitudo 6.9 devasta l’Irpinia e provoca quasi 3000 vittime». Grazie al legame che Donato Salzarulo  ha mantenuto col suo paese, Bisaccia di Avellino, numerose sono su Poliscritture le testimonianze di quel che accade in quelle zone del Sud. Questa di Paolo Saggese  rende umanamente bene il clima di  afflato popolare  simboleggiato in quell’occasione dal presidente della Repubblica Sandro Pertini. Il confronto implicito col presente dominato dalla pandemia e noi chiusi in casa è umiliante.  «La sera, davanti al fuoco, mangiando salsicce, si parlava di tutto, soprattutto di futuro», ricorda Saggese.  Cosa oggi impossibile. [E. A.]

Ognuno di noi ha sedimentate nella memoria alcune immagini indelebili, che hanno fatto la storia della nostra Nazione. Alcuni di questi fotogrammi hanno per protagonista il Presidente Sandro Pertini, in particolare due immagini, una di gioia spontanea, l’altra di dolore.

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Dal “Taccuino” di Samizdat (1969-1972)

Materiali (4) per una storia sociale e politica di Cologno Monzese
MICROSTORIA DELLA SCUOLA MATERNA DEL QUARTIERE STELLA (1969-‘72)

Tra i partecipanti a questa microstoria c’era anche Samizdat. Un suo taccuino è stato trovato tra riviste e volantini in una soffitta. Leggiamo cosa scriveva. Anche se ad un certo punto questa specie di diario s’interrompe e non sappiamo perché. [E. A.]

1. [A] conferma i miei sospetti. I bambini vengono castigati spesso. E qualche volta picchiati. Potrei anche non credere completamente alle sue parole. Ma due donne come  fanno a curare da sole più di sessanta bambini? E per un’intera giornata? E in un ambiente ben poco attrezzato per svolgere un’azione educativa? Continua la lettura di Dal “Taccuino” di Samizdat (1969-1972)

Costruire il Tempo

di Piero Del Giudice

Questo scritto di Piero Del Giudice  tocca temi (per es. le correnti migratorie)  presenti anche nel documento “Per Poliscritture 2” da poco pubblicato (qui, qui e qui). Con taglio, riferimenti, sottolineature ed esigenze non sempre coincidenti ma non del tutto dissimili. Spero e sollecito un serrato confronto. [E. A.]   

 Il presente e il progetto

È un periodo questo di tali possibilità di risorse disponibili e futuri immaginabili che – nonostante l’assetto sterile, renditiero, preindustriale della distribuzione della ricchezza e del potere (l’oligarchia delle 100 famiglie che detengono la metà dei beni globali) – ci sentiamo parte di una società in rapido sviluppo, in dinamico collegamento, ci sentiamo cioè trasportati e anche protagonisti di un analogo destino collettivo. Continua la lettura di Costruire il Tempo

Su “L’adatto vocabolario di ogni specie” di Alessandro Silva

Illustrazione di Giovanni Munari

di Luigi Paraboschi

La storia del cammino dell’umanità ( non solo nel nostro paese ) è ricca di esempi di disastri ecologici. Da Seveso a Casalmonferrato, da Cernobil a Fukuyama, per citare quelli più noti, ogni tanto il mondo si è imbattuto in qualche strage dovuta al prezzo da pagare al progresso, ma il disastro di Taranto ed in particolare al quartiere Tamburi vicinissimo a quella che un tempo di chiamava Italsider e successivamente  Ilva, è qualcosa che si avvicina moltissimo allo sterminio di massa della popolazione condotto in modo silenzioso e che si  è perpetrato negli anni.

Ogni tanto i giornali ne riparlano. In questi giorni sta succedendo. Pare che finalmente i cosi detti “ saggi “ ( i commissari addetti al salvataggio dell’azienda in questione ) abbiamo valutato le varie offerte pervenute e deciso di assegnare la fabbrica, commissariata dal 2013 , alla cordata Arcelor Mittal-Marcegaglia per l’ammontare di 1,800 miliardi. Continua la lettura di Su “L’adatto vocabolario di ogni specie” di Alessandro Silva

Il Tonto e il pensionato

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DIALOGANDO CON IL TONTO (4)

 

Me lo aspettavo che non avrebbe perso l’occasione per colpire. Infatti da poche ore i sindacati confederali avevano indetto: “L’apertura formale di una grande vertenza sulle pensioni”, che trovo appeso al cancello di casa un manifesto scritto a caratteri cubitali che ripete, con una serie di punti interrogativi artisticamente disposti, lo slogan della mobilitazione: “A testa alta: tutti insieme per rivendicare diritti e dignità dei pensionati”. Continua la lettura di Il Tonto e il pensionato