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Le armi segrete dell’impero, e la sua nemesi

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Cavaliere o pedone?

di Paolo Di Marco

Del lestofante testè morto tutti ricordano l’aspetto esteriore e gli atteggiamenti da guitto ma pochissimi (il solo Fatto) le malefatte; e anche qui con molta discrezione e tutti i distinguo (“la magistratura ha sempre archiviato”…).
E invece mi sembra buona occasione per ricostruire un pezzo significativo di storia patria con tutti i suoi intrecci espliciti e sotterranei. Continua la lettura di Cavaliere o pedone?

Una newsletter di “Valigia Blu”

23 luglio 2022Apri la newsletter sul browser
a cura di E. A.
  • Il governo Draghi: né migliore né peggiore dei suoi predecessori

Anche il Governo Draghi è arrivato al capolinea. Fino a ridosso del suo insediamento, data la caratura del personaggio e il difficile momento politico (si era nel pieno dell’emergenza pandemica), la nomina di Draghi ha suscitato forti reazioni nella stampa. Da un lato l’adorazione a tratti eccessiva del Presidente del Consiglio da parte dell’intellighenzia liberale del paese: basti pensare all’appellativo Governo dei Migliori. Dall’altro, il governo di Mario Draghi è stato accusato di essere un governo che porta il paese sulla strada della rovina, un liberista spietato. Entrambe queste visioni in realtà non fanno altro che sposare una linea drammatica rispetto al governo Draghi, un governo della provvidenza, in un caso distruttivo, nell’altro rigenerativo. La verità, ben più banale, è che il Governo Draghi è stato né più o meno alla pari dei suoi predecessori.

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Collage da FB del 21 luglio 2022

dalle ore  7, 15 alle ore 18,52

a cura di Ennio Abate

il primo gesto politico che dovrebbe fare oggi enrico letta è stracciare queste ridicole primarie in sicilia con i cinquestelle per scegliere un candidato comune alle elezioni regionali. un errore fino a ieri, un orrore oggi. sarebbe forse più giusto ancora che letta si dimettesse – la sua segreteria segnata dal “campo largo” all’inseguimento di giuseppe conte è stata disastrosa. e non è esente da colpe, in nome di questo patto rovinoso, nella caduta del governo draghi.

tu che speravi che draghi cadesse. assumitene le responsabilità, almeno: per essere contro “l’uomo delle banche”, consegni il paese a salvini. che così difenderà le ragioni sociali

L’invasione degli economisti che come una metastasi hanno occupato tutti i gangli della vita civile: e del resto non poteva essere così, se nel mondo l’unica cosa che conta è che il panetto di burro non cresca di prezzo dello 0,1% all’anno gli economisti sono gli unici depositari degli Arcana Mundi in grado di decifrare la Vita e l’Universo. Dopo trenta anni di questo andazzo, il paese è completamente annichilito, demolito, distrutto, devastato. Un cumulo di macerie fumanti creato da questi sapienti del Mondo Nuovo, da questi rabdomanti dello spread, da questi sacerdoti del moltiplicatore keynesiano, da questi alchimisti della partita doppia.

Vorrei chiedere al sindaco Gualtieri – che ha detto pochi giorni fa: «in due anni trasformerò Roma in una città pulita e vivibile come un borgo del Trentino» – quando intende iniziare a far rimuovere i detriti dell’ultimo incendio al Parco archeologico di Centocelle: l’olezzo molto trentino, in queste calde mattine d’estate al borgo, sale aulentissimo e arriva fino ai Castelli Romani.

Poi una volta capito che il governo non aveva più la maggioranza in Parlamento, s’è annunciato che lo spread stava già salendo, che s’era trattato di una «tragica scelta» (Di Maio) e addirittura che eravamo in presenza d’un «Parlamento contro l’Italia». Questa mattina sulla prima pagina della «Stampa» campeggia un inequivocabile titolone: «Vergogna».
La profezia inizia a compiersi: la crisi derivata da una guerra che interessa gli Usa ma non l’Europa sta generando crisi politiche in tutti i paesi. Ci sono poche figure che rappresentano più di Draghi l’establishment del potere europeo. Ma questo non annulla la politica. E in Italia c’è ancora politica, anche se purtroppo non c’è una presenza di una sinistra parlamentare come a molti di noi piacerebbe

Il PD come Staatspartei. O (magari!) come la vecchia DC.

La repressione in Italia ovviamente non è paragonabile a quello che succede in Russia, ma gli arresti dei Si Cobas sono molto preoccupanti. Non oso pensare cosa succederebbe con un governo nero verde

L’8% dell’inflazione segnalato dall’ISTAT (si tratta del valore più alto dal 1986) è il risultato dell’aumento dei prezzi dell’energia causato dalle riduzioni russe e dalla speculazione, contemporaneamente, sulle materie prime. Si sta propagando agli alimenti e, in misura più contenuta, ai servizi. E aumenta le differenze di classe: la spesa delle famiglie meno abbienti è passata dal + 8,3% del primo trimestre al +9,8% del secondo trimestre 2022, mentre per quelle più abbienti dal +4,9% al +6,1%. I più colpiti sono i minori poveri, ci dice Save The Children. Qui le ragioni basilari di chi chiede da due anni l’estensione del “reddito di cittadinanza”: ma senza risposta. Del tema, infatti, Draghi non ha mai voluto sentir parlare.

ho espresso pubblicamente dure critiche al governo Draghi, ma ascoltando per ore e ore i vari interventi al Senato dei critici di Draghi, son costretto a dire che, scomparso il governo Draghi, faremmo il tragico salto dalla padella alla brace.

Elezioni: Unione Popolare si sbrighi a nascere e, se ci sarà questo spazio, sostenga Conte. Non bisogna lasciarsi terrorizzare e ricattare da chi dice che vince Meloni. Al tempo stesso, però, bisognerebbe attrezzarsi per evitare che vinca davvero, organizzandosi e ricominciando a fare politica.
 Draghi per conto mio è stato un pessimo governante, non ha risolto un solo problema, ha azzerato la democrazia, ha abbracciato una posizione guerrafondaia che mi fa venire i brividi. D’altra parte chi l’ha affondato non è migliore di lui
The Italian leader....was a key architect of the tough sanctions against Russian president Putin". Si tratta di una battuta d'arresto, scrive il Financial Times", per l'alleanza occidentale contro Mosca.

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Mattarella e il governo di “alto profilo”

di Giuseppe Natale

Che la crisi della democrazia si debba risolvere strangolandola e che gli strangolatori –  per  litigiosità e insipienza – debbano essere proprio i partiti, rappresentanti del “popolo”, incapaci di governare prima e ora tutti (tranne – formalmente – FdI) genuflessi davanti a Draghi, una specie di podestà catapultato apparentemente dall’esterno, è cosa pericolosa e inaccettabile. Forse nulla contiamo più, ma testimoniare – ciascuno con le proprie convinzioni – il nostro dissenso mi pare il minimo. Pubblico perciò la denuncia a caldo di Giuseppe Natale, collaboratore di Poliscritture. Si tratta di una lettera che ha inviato a «il manifesto» (e al «Fatto quotidiano»). [E. A.]

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Tre poemetti da “ODISSEO NOTTURNO”

di Lidia Are Caverni

Lidia Are Caverni ha scritto da una vita versi, racconti e romanzi e continua a scriverne. Numerosi sono gli interventi critici sui suoi lavori, alcuni tradotti in varie lingue. E attualmente, continuando ad interessarsi a studi di carattere antropologico, storico e linguistico, collabora con  diversi blog letterari. Nei poemetti che mi ha inviato per Poliscritture ce ne sono diversi (“Il Ciclope risvegliato”, “Proserpina”, “Odisseo notturno”)  che rielaborano le figure del mito, addolcendone  – a me pare – i tratti oscuri, ambivalenti e anche  minacciosi. Ho scelto però di pubblicare tre testi:  “La casa”, dove le figure arcaiche del mito sono assenti e un simbolo di solitudine si offre in tutta la sua dichiarata finzione; “Incantesimo”, per  la immersione quieta e solenne in un paesaggio trasognato;  e  “ Oscure meraviglie”, dove l’osservazione dei fenomeni naturali vuole essere più oggettiva. Con l’intento non  di mettere tra parentesi  la sua produzione su temi mitici ma di evidenziare la levità del suo sguardo poetico, che – mia ipotesi interpretativa – ha altre origini. (Riporto comunque in Appendice  il primo componimento omonimo di “Odissseo notturno” e invito a leggerne altri apparsi sul Web, in modo che  i lettori si facciano la loro opinione). [E. A.]

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