Archivi tag: Giancarlo Majorino

Una serata con Majorino

di Donato Salzarulo

La scuola, che ho diretto per un quarto di secolo, programmava annualmente tre “Incontri con la poesia” e invitava i poeti a parlare della loro attività, partendo, magari, dal loro ultimo libro pubblicato. Nella serata del 14 Ottobre 2008, l’invitato era Giancarlo Majorino. L’ultimo suo libro da cominciare a conoscere, assaggiando, per l’occasione, qualche pagina era «Viaggio nella presenza del tempo» (Oscar Mondadori, 2008, pagg. 424, euro 13). L’incontro venne introdotto dal sottoscritto: un po’ nei panni del dirigente scolastico che fa gli onori di casa, un po’ in quelli del lettore di poesia che frequentava (e frequenta) da tempo, anche se con una certa discontinuità e con attrazione intensa ma altalenante, l’opera omnia del poeta milanese. Di seguito, la mia introduzione alla serata e gli appunti sulla conversazione che ne seguì, stimolata anche dalle domande che Ennio Abate gli rivolse. [D. S.]  Continua la lettura di Una serata con Majorino

Ciao, Giancarlo Majorino/ veleno a me vicino!

– Sai, un po’ io l’ho fatto (scelte, letture, manifestazioni, ma tieni conto della mia età e degli impegni che mi prendono interamente (lo scrivere anzitutto).. Proprio non ce la faccio a leggere tutti i libri di poesia che arrivano. È difficile fare un discorso in generale.  Credo che ognuno debba farlo concretamente in base al proprio tipo di vita.  Sono straconvinto che siamo tutti gravati da una frenesia folle, da un gremito non fasullo, vero. Con tutti gli amici che un tempo vedevo  adesso non riusciamo mai a incontrarci. La quotidianità di ciascuno, soprattutto in città, è diventata convulsa. Io faccio una lunga mattina di lavoro dalle cinque alle due. Se mi salta, già m’incomincio a innervosire. Poi il pomeriggio e la sera cerco di liberarmi, di non legger più, di fare un’altra cosa, di vedere gente. Io alle due, per dirti, non ho più voglia di legger niente, ma davvero: anche libri di persone che conosco, poeti veri. Sono semistremato. Allora questa curiosità legittima verso quello che fanno gli altri è  ancora più soffocata, se vuoi. Tieni poi conto che  pratico fonti scritte e fonti viventi. Mentre con le fonti scritte bazzico continuamente, ho come l’impressione che, al di là di risentimenti corporativi discutibili, al di là di certe ambiguità della cosa, sia difficilissimo spalancarsi con disponibilità a migliaia di sconosciuti. È difficile, perché che cosa spingerebbe a questo? Un letterato potrebbe anche analizzare che tipo di tecniche passano in questa produzione, ma la forma che ti arriva è quasi sempre una forma non pienamente realizzata. Mentre, invece, se vi fossero  studi attendibili e rigorosi che dicessero che cos’è questo fenomeno, li leggerei davvero. Ma fino a quando questo non c’è… Io non riesco a guardare neanche le antologie. C’è una vera restrizione del nostro orizzonte di curiosità, di attenzione,  che tutti quanti proviamo. Non c’è la libertà, la disponibilità all’ascolto. E questo non  dipende solo da arroganza o saccenteria.

(da Una conversazione con Giancarlo Majorino, 5 giugno 2002)

Il viaggio di un cetomedista

di Ennio Abate

O Dio, se si potesse leggere nel libro del destino
e vedere come il volgere del tempo
appiana le montagne, e i continenti,
stanchi di restar solidi, si stemperino
nel mare; e veder altre volte
che la cintura costiera dell’oceano
 è troppo larga per i fianchi di Nettuno; come i giochi
 del caso e il mutamento colmino la coppa
 dell’instabilità con liquori diversi!
Oh, se questo si vedesse, anche il più spensierato
dei giovani, guardando il suo cammino futuro,
 i pericoli passati e le prove a venire,
chiuderebbe quel libro e vorrebbe morire»

(Shakespeare, Enrico IV  citato in Viaggio nella   presenza del tempo, p. 294)
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Moltitudine poetante 2004

RIORDINADIARIO.

BILANCIO RETROSPETTIVO DI UN’INCHIESTA NON PUBBLICATA.

di Ennio Abate

Con questa  inchiesta del 2004 sulla “moltitudine poetante” (termine più tardi sostituito da “moltinpoesia”)  cercai di condividere con alcuni amici di Milano  le riflessioni sulla poesia che avevo maturato in anni precedenti nel confronto con Franco Fortini e Giancarlo Majorino. Tema dell’inchiesta: la scrittura di massa (di versi soprattutto), fenomeno che riceveva allora e riceve tuttora condanne moralistiche e snob invece che indagini serie. Il questionario [1] fu preparato  e limato da me, Paolo Rabissi, Lelio Scanavini, Franco Tagliafierro e Adam Vaccaro. Lo inviammo a un centinaio di potenziali interlocutori e, tra dicembre 2003 e giugno 2004,  ci occupammo della raccolta  e sistemazione delle risposte. Ne arrivarono trentuno. Nel 2005 stavamo  per pubblicare  un libro-rendiconto di quel non trascurabile lavoro di gruppo,  ma per le divergenti valutazioni dei risultati dell’inchiesta [2], pur avendo preparato persino una prefazione di compromesso [3], non se ne fece nulla.  E il materiale già pronto rimase in una delle cartelle del mio PC  e forse in quelle degli altri promotori.

Oggi, a distanza di tanti anni, pubblico: – il questionario; – due note (di Franco Tagliafierro e Paolo Rabissi) della discussione interna al gruppo; e la prefazione concordata.  Non – almeno per ora – le pur interessanti e articolare risposte dei 31 interlocutori [4]  che occuperebbero troppo spazio. Continua la lettura di Moltitudine poetante 2004

Riordinadiario 1998

Tabea Nineo, Nel bosco di Vicosoprano, 1992

di Ennio Abate

5 gennaio

Leggendo/rileggendo Fortini (Disobbedienze)

Pur leggendo i suoi articoli su il manifesto e Quaderni piacentini per tutti gli anni ’70, ero distante dal suo modo di pensare e problematizzare, condizionato parecchio dall’essere studente lavoratore e militante di Avanguardia Operaia. Non è stato un caso che cominciai a intendere meglio le sue critiche dal 1977. La mia lettura di Questioni di frontiera avvenne quando già ero uscito nel 1976 da Avanguardia Operaia che confluiva in Democrazia Proletaria.

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Appunti e disappunti

NEI DINTORNI DI G. MAJORINO 2/1995

“Manocomete – quadrimestrale di profondità e superficie” è stata una rivista culturale fondata e curata da Giancarlo Majorino tra il 1994-1995.  Fu un generoso ma troppo breve tentativo di  rimettere a pensare assieme, in uno spazio che Majorino voleva spostato (memore di un precedente: Il corpo), intellettuali di varie competenze e generazioni, alcuni attivi già negli anni Sessanta, altri dopo il 1968.

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E il desiderio disse: niente!

Riordinadiario / In margine ad un convegno su Elvio Fachinelli del 1998

di Ennio Abate

Ripubblico questo mio resoconto ragionato di un convegno su Elvio Fachinelli tenutosi a Milano nel 1998 dopo aver letto su LE PAROLE E LE COSE un ricordo di lui nel trentennale della sua morte scritto da Sergio Benvenuto (qui). Ho letto varie opere di Fachinelli e ho spesso citato il suo scritto “Gruppo chiuso e gruppo aperto” (ad es. nel 2011 qui) . Non l’ho mai conosciuto di persona (l’intravvidi solo una volta, attorno al 1988, in mezzo al pubblico alla Casa della Cultura di Milano) ma ho sentito parlare spesso di lui da Giancarlo Majorino. E mi hanno sempre particolarmente colpito il suo scontro con Franco Fortini e l’autocritica postuma di quest’ultimo nei suoi confronti. (Il «diverbio» con Fachinelli Fortini lo rievoca in una nota di «Psicoanalisi e lotte sociali», pag. 229 di
Non solo oggi). L’attenzione e lo scrupolo da cronista, con cui allora segui quel convegno privilegiando ancora in un’ottica da insegnante (sarei andato in pensione in quell’anno), dimostra il mio interesse per i problemi sollevati da Fachinelli ma anche la mia diffidenza per la piega impolitica/apolitica con la quale i suoi amici e colleghi psicanalisti lo ricordarono in quel convegno, esaltando – proprio come oggi fa in maniera definitiva Sergio Benvenuto – il lato amicale e liberal-libertario del suo pensiero fin quasi a far scomparire la sua permeabilità e sensibilità alle inquietudini sociali e politiche di quegli anni. Non condividevo né condivido il ripiegamento di tanti intellettuali nei “culti amicali, cultural-editoriali e professional-corporativi ” e neppure il nuovo dogma della leggerezza antideologica oggi di moda. E trovo fiacca, puerile e sospetta l’apologia del Fachinelli “dionisiaco” di Benvenuto e il suo viscerale antimarxismo. Tanto più che lui stesso è costretto a chiedersi: ” Ma allora, come accade che, puntualmente, questa carica creativa dell’inconscio si congeli in quella che chiamò “la freccia ferma”, nei marmi rigidi delle istituzioni, della burocrazia, del gelido rigore ossessivo? “. E deve ammettere che ” la contrapposizione tra pulsione di vita e pulsione di morte è un modo di descrivere – certo eloquentemente – il problema, non di risolverlo”. E allora? Confermo pienamente quanto scrivevo da isolato in quel lontano 1998: “Il limite astorico dell’inconscio o del desiderio dissidente è problema enorme e irrisolto per qualsiasi progetto, sia esso di spostamento o di rinnovamento o di rivoluzione. Allora [nel ’68] la contraddizione era visibile; e Fachinelli e Fortini polemizzavano fecondamente. Oggi, ridotte politica e gestione psicanalitica dell’inconscio a professioni ipocritamente rispettose del proprio specialismo, la contraddizione non si sa se c’è o non c’è più. E, così restando, indisturbate, non ci sarà possibilità reale né di politica innovativa né di desiderio costruttivo”. [E. A.]

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9 novembre 2006. Agli inizi del Laboratorio Moltinpoesia

Archivio
POESIA/MOLTINPOESIA/POESIA ESODANTE

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 di Ennio Abate

Pubblicherò mano mano e con miei brevi commenti di riepilogo i materiali (testi poetici, resoconti di incontri, testi critici, discussioni e scambi di mail) miei o di altri amici e amiche che dal 2006, in modi ora militanti ora distaccati, hanno ripensato i concetti di poesia, moltinpoesia e poesia esodante.
Questo documento del 9 novembre 2006 annunciò la fondazione a Milano del “Laboratorio Moltinpoesia” (2006-2012).

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Su “Il tempo dei desideri” di Alberto Mari

di Giò Ferri

Mercoledì 3 aprile 1919 alle ore 18 presso la Libreria Popolare di via Tadino,18 – Milano, Angelo Lumelli e l’attore Roberto Carusi presentano il libro di Alberto Mari. Qui un’analisi da parte di Giò Ferri. [E. A.]

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