Archivi tag: Luca Chiarei

CANTIERI DI POLISCRITTURE Sull’ecologia

cina-inquinamento

di Luca Chiarei e Marcella Corsi

La redazione di Poliscritture dedicherà il prossimo numero 12 del cartaceo al tema Guerra&Guerre (qui), il 13 alla questione ecologica e il 14 alla poesia (“Quale poesia oggi?”). Pubblichiamo le  due scalette sulla questione ecologica preparate da Luca Chiarei e Marcella Corsi [E. A.]  Continua la lettura di CANTIERI DI POLISCRITTURE Sull’ecologia

COMMENTI IN EMERGENZA 1

 1emergenza

FIN QUANDO NON SARA’ RISOLTO IL GUASTO AL SERVERE CHE IMPEDISCE LA PUBBLICAZIONE DEI COMMENTI NELL’APPOSITO SPAZIO PREGO DI INVIARE AL MIO RECAPITO MAIL O A poliscritture@gmail.com EVENTUALI COMMENTI CHE PROVVEDERO’ IO A INSERIRE COME ARTICOLI [E.A.]

Commento di Luca Chiarei al post https://www.poliscritture.it/2015/07/31/molti-in-poesia-e-poesia-esodante-appunti/#comment-21156

Molto interessanti le osservazioni di Rita Simonitto sulla proposta/rielaborazione di Ennio riguardo la poesia esodante. Le riprendo a partire da una domanda che Simonitto, dopo aver riflettuto su bellezza e orrore ed il fatto che “vediamo o questo o quello” si pone: “come mai a fronte di questo *orrore* della storia vi è chiamata a rispondere la poesia?” Continua la lettura di COMMENTI IN EMERGENZA 1

Del fine vita e dintorni

buona morte

di Luca Chiarei
Non tutti i libri sono “belli” da leggere, non tutti i libri sono piacevoli ma non per questo valgono meno la pena di compiere lo sforzo per arrivare all’ultima pagina. Uno di questi è il libro di Andrea Tarabbia “La Buona morte” Manni editore. Il titolo provoca subito un primo disorientamento per quello che potremmo considerare un ossimoro: come è possibile che la morte sia “buona”? La contraddizione leggendo il libro si rivelerà subito apparente. Continua la lettura di Del fine vita e dintorni

Esercizi di poesia

Locatelli luna

di Annamaria Locatelli

Per  tornare  ad approfondire il fenomeno  dei tanti che ricorrono al linguaggio poetico per uno dei motivi elencati da Marcella Corsi in un suo commento (qui) o altri ancora e tener conto anche delle obiezioni mosse da Luca Chiarei (qui) pubblico con il titolo di “Esercizi poetici” due testi di Annamaria Locatelli e una sua Nota “di poetica”. E contro ogni rigidità classificatoria che taglia in modi netti e spesso arrogantemente elitari il confine tra poesia e non poesia, ribadisco la convinzione che esso è mobile, che il fluire degli scambi nei vari sensi (dai “centri” alle “periferie”, dall'”alto” al “basso” e viceversa) è segno di vitalità e vantaggioso per ogni tipo di ricerca. Rafforzano  autorevolmente questa prospettiva sia il giudizio  anch’esso “fluido” di Fortini su cosa sia poesia (qui) sia un recente invito di Giorgio Agamben (qui) a chiedersi  «se ciò che chiamiamo poesia non sia in verità qualcosa che incessantemente abita, lavora e sottende la lingua scritta per restituirla a quell’illeggibile da cui proviene e verso cui si mantiene in viaggio». [E.A.]
Continua la lettura di Esercizi di poesia

Esercizi di poesia nelle pieghe della quotidianità

saba e quotiadanità

Non è svalutativo il titolo sotto il quale raccolgo alcuni dei testi inviatimi negli ultimi tempi da amici/che del giro di “Poliscritture”. Da una parte mi pare ancora necessario rendere conto almeno di tanto in tanto su questo sito, come feci in passato ai tempi del “Laboratorio Moltinpoesia” (2006-2012), delle tante e disperse ricerche individuali che testardamente insistono a oltrepassare, spostare o allargare i “confini della poesia”. Dall’altra, pur simpatizzando con questo  caotico “contrabbando” tra i territori della poesia e della non poesia, sempre instabili e di difficile definizione, mi pare che continui a mancare o è del tutto insufficiente l’indispensabile lavoro critico sui tantissimi testi prodotti e pubblicati (in cartaceo e ora soprattutto sul Web) e letti (distrattamente) da un pubblico di bocca buona che, non avendo più criteri validi per distinguere, ragionando e faticando, tra poesia e non poesia, consuma di tutto e tutti per qualche minuto applaude. Secondo me non resta,  per ora, che mantenere la porta aperta al “contrabbando” senza però mai rinunciare al lavoro critico, fosse pure quello minimo che si può e si deve fare  negli spazi commenti di questo sito. [E. A.] Continua la lettura di Esercizi di poesia nelle pieghe della quotidianità

Sul Festival dell’economia di Trento

festival economia

di Luca Chiarei

Dopo due giorni e mezzo di incontri, dal festival dell’economia di Trento, dedicato a “Classi dirigenti, crescita e bene comune”, la prima impressione che si ricava è che si è parlato molto delle prime e della seconda, mentre del terzo aspetto assai meno. Che il paese abbia un problema di classe dirigente in termini di competenza e credibilità questo è indubbio, come la cronaca politica e economica ci ricorda quasi quotidianamente. E’ però altrettanto vero che un ragionamento di prospettiva non possa non sviluppare adeguatamente anche l’altro aspetto del problema: l’accesso ai beni comuni, sempre più problematico, per la fetta maggioritaria della popolazione che classe dirigente non è e che gli effetti delle scelte di politica economica li subisce. Continua la lettura di Sul Festival dell’economia di Trento