di Donato Salzarulo
Nella curva d’autunno c’è chi muore da solo. Intubato, affamato d'aria, dentro una gabbia di vetro.
di Donato Salzarulo
Nella curva d’autunno c’è chi muore da solo. Intubato, affamato d'aria, dentro una gabbia di vetro.
di Rita Simonitto
La riflessione in varie forme (poetiche, narrative, saggistiche, giornalistiche) sull’incubo pandemico che stiamo vivendo sembra oscillare tra razionalismo e irrazionalismo; e smuovere immaginari che vanno da visioni idilliache quasi new age (qui) a tenebrose e barocche lamentazioni (qui) a interrogazioni sulla dimensione tragica (dell’individuo e della società). Come in questo breve racconto di Rita Simonitto in continuità con altri suoi scritti recenti (qui, qui e qui) ma anche con la sua raccolta di poesie, “Per ordine di verso”, che purtroppo finora ho potuto soltanto segnalare (qui). [E. A.]
di Ennio Abate
Può un vecchio – intellettuale periferico che ancora s’occupa di Marx e di comunismo, poeta sconosciuto – polemizzare con una «poetessa, drammaturga, performer, organizzatrice culturale, autrice e conduttrice di programmi culturali per RAI Radio 3, critica letteraria per il quotidiano “il manifesto” », che considero anche brava e che ha quasi l’età della mia prima figlia? Sì, mi dico, se non vogliamo crepare di accondiscendenza ipocrita alle mode e non vogliamo seppellire la ricerca critica sotto le buone maniere.
Continua la lettura di Contro le “pappette” poetichedi Canio Mancuso
Il riciclo secondo lo spazzino I testi sono chiari: non ti lasciano soltanto le persone; anche gli oggetti alla fine del gioco allineati lì sulla banchina per dirti un addio allegro.Continua la lettura di L’intellettuale da asporto
di Rita Simonitto
A Tuja
22.06.2007
“Tu non dovevi o cara
togliere la tua immagine dal mondo…” [1]
Ecco esplodere l’urlo
che poi s’acquieta
e si smorza il grido
carezzevole vagando
sul filo di dettagli
ormai perduti.
E poi ancora torna
sull’onda della pena.
Così pianse il poeta. Continua la lettura di A proposito di gatti. Memorie.
di Luigi Paraboschi
Con questa raccolta edita da “Pietre vive”, Polvani, già noto per numerose altre pubblicazioni poetiche di valore, ha espresso tutta la sua filosofia di vita dentro il titolo stesso : il mondo è – a suo parere – il frutto di una serie di colossali sbagli, e attraverso poco più di una trentina di testi, tenta di convincere il lettore della validità della sua affermazione, dalla cui concretezza siamo talvolta tutti persuasi a seconda delle nostre formazioni etiche, politiche o religiose. Continua la lettura di Su “Il mondo come un clamoroso errore” di Paolo Polvani
Testi inediti per “Poliscritture”
di Guido Oldani
La rivolta
i social, come tanti tritacarne,
annullano i giornali in carta e inchiostro
e il parlottare dei televisori,
sfiancati buttafuori dei poteri.
e i computer, se una parola sola,
al cittadino pur così imbeccato,
dicessero ma vera sui denari,
allora il meteo si prodigherebbe:
rosso allarme, pericolo di spari. Continua la lettura di La Rivolta
DIALOGANDO CON IL TONTO (5)
di Giulio Toffoli
E’ il 3 luglio, una domenica assolata e afosa. Sono uscito per la solita passeggiata con annesso acquisto del giornale e sosta in un qualche locale in centro. Mi siedo, una sedia al bar di piazza Duomo, al riparo dal sole e con un refolo di vento che rende la situazione più tollerabile. Continua la lettura di Camminando sulle acque
di Franco Nova
IL COCCODRILLO IMBECILLO
Il coccodrillo piangeva che sembrava una fontana. I coccodrilli d’altronde piangono sempre quando hanno mangiato la loro preda. E non si tratta di dolore, ma di sottile compiacimento. In effetti, quanto più è prelibato il cibo, tanto più fluiscono le lacrime da quegli occhi vitrei e ottusi. Quel giorno il coccodrillo aveva imbandito un pasto da Re, un succulento bocconcino sotto forma di tenera fanciulla mora con capelli fluidi e occhi da cerbiatta. L’avrebbe risparmiata perché si era sentito smosso fin nelle sue immonde viscere dal suo aspetto di sogno, ma la malcapitata non aveva voluto nemmeno per un momento fissarlo, dargli attenzione, magari chiedergli di risparmiarla. Continua la lettura di Tre racconti sciocchi
di Donato Salzarulo
Continua la lettura di Sulla felicità come tranquillità interiore